Arch.scala : [post n° 475685]

Come sanare una scala abusiva - Roma

Buongiorno, avrei bisogno di un consiglio in merito alla procedura per sanare una scala abusiva all'interno di un appartamento a Roma. Il cliente ha costruito negli anni 70 una scala unendo due appartamenti senza effettuare delle pratiche edilizie. Nel 2012 un geometra a cui avevano incaricato di sistemare tutto ha semplicemente effettuato una fusione dei due subalterni che esistevano prima della scala in un unico subalterno non presentando la pratica di Scia. Attualmente per sanare la scala vorremmo procedere con una Scia in sanatoria, ma alcuni colleghi mi hanno detto che al municipio di riferimento non è possibile procedere con questa pratica. Loro consigliano di riaccatastare l'immobile separatamente, procedere ad una Scia e poi accatastare nuovamente l'immobile con un unico subalterno. Ora premettendo che il comune di Roma permette di realizzare una Scia in sanatoria è possibile che il municipio non lo permetta? Inoltre essendo il catasto non probatorio è necessario effettuale due accatastamenti ? Grazie
ArchiFra :
consiglio di farsi affiancare da un collega esperto in modo da acquisire esperienza sul campo
desnip :
"Loro consigliano di riaccatastare l'immobile separatamente, procedere ad una Scia e poi accatastare nuovamente l'immobile con un unico subalterno. "... in pratica ti consigliano di "far finta" che la scala non ci sia? Questa è l'unica cosa che non devi fare.
Generalmente è possibile fare una sanatoria non tanto della scala in sè, quanto dell'accorpamento "abusivo", Ovviamente, salvo diverse prescrizioni della normativa locale.
Come dice ArchiFra, fatti affiancare da qualche collega per acquisire quella esperienza che al momento sembri non avere ancora.
archspf :
Non ha senso (oltre che non corretto) presentare accatastamenti come se non ci fosse un domani: il problema è principalmente di natura urbanistica!
Frazionamenti e fusioni che non hanno comportato interessamento delle strutture si sanano in CILA, diversamente SCIA in accertamento di conformità (ex art. 37), a patto che l'intervento strutturale sia congruo con la normativa sismica locale.
Il problema non è sanare urbanisticamente l'unione degli appartamenti (salvo condizioni da valutare), quanto piuttosto la realizzazione della scala ovvero le opere che hanno inciso strutturalmente per creare il "passaggio".
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