Jhon : [post n° 476496]

Problema di natura deontologica

Gentilissimi Colleghi, sono inscritto all'albo della provincia di Treviso, ma non mi sono ancora messo in libera professione e per il momento non intendo farlo. Però ho alcuni amici che hanno bisogno di una mano da me a livello professionale e mi farebbe grande piacere aiutarli. Premetto che per la questione che hanno non si sono ancora rivolti a nessun professionista avendolo in casa per così dire, ma ora sono bloccato da atroci dubbi. Fino a che punto posso spingermi avendo l'iscrizione senza infrangere il codice deontologico? Non avendo partita IVA posso lo stesso aiutarli anche rinunciando, in favore del buon rapporto d'amicizia, a qualsiasi forma di compenso pecuniario?
Ho veramente bisogno da parte vostra di una delucidazione in questa materia, in quanto avendo appena iniziato non ho idea di come barcamenarmi in queste situazioni complesse, e soprattutto non voglio assolutamente infrangere il codice deontologico.
Confido in tutti voi gentili colleghi, in particolare a chi è già accaduta una situazione simile.
Ringrazio anticipatamente chiunque mi darà anche la più piccola informazione in merito.
Miriam :
Credo tu possa svolgere l'incarico entro la soglia dei 5000€ quale compenso di prestazione occasionale senza PI. Devi però avere attiva l'assicurazione professionale che è obbligatoria.
mia :
Purtroppo non è un problema deontologico, bensì fiscale. Leggi qui:
https://www.partitaiva.it/prestazione-occasionale-iscritti-albo/
Jhon :
Sorge spontanea una domanda allora, se sono un professionista ma non ho una partita IVA aperta posso firmare documenti? Anche a titolo personale?
sclerata :
chiarisci in cosa consiste questa "mano" che devi dare.
se devi scegliere le tende e i colori delle pareti ecc... è un conto
se inceve questa mano comporta deposito di elaborati in comune, direzione dei lavori ecc... sono documenti che non firmi "a titolo personale" ma a titolo di professionista, coi suoi pro e i suoi contro.
archspf :
Invece è un problema prima di tutto deontologico (oltre che anche civilistico): è stato più volte chiarito anche dal Consiglio Nazionale, che il professionista è colui che opera con carattere di abitualità, sistematicità e ripetitività, qualità che non possono essere riconosciute nell'attività di tipo occasionale.
ponteggiroma :
se non hai partita iva non puoi firmare proprio niente, eccetto cambiali
ArchiFra :
Miriam ma cosa dici? Hai le idee un gran tanto confuse.
Jhon :
ponteggiroma se non posso firmare senza partita IVA a cosa serve darmi il timbro all'iscrizione all'albo? E soprattutto perché senza partita IVA posso richiedere la firma elettronica da architetto con annessa Carta Nazionale dei Servizi? Secondo me se confuso. Una cosa è chiara fatturare o ricevere compenso a livello fiscale mi è occluso in quanto professionista facente parte di un albo, ma resta comunque il fatto chiaro come il sole che in assenza di partita IVA ho comunque le carte in regola per firmare progetti e documenti , su questo non ci piove, altrimenti non ha senso per gran parte dei miei colleghi che si iscrivono all'albo ma non aprono partita IVA. Considerando poi che se dovessi presentare i progetti di casa mia cosa che in un prossimo futuro dovrò fare non posso farlo? Starei agendo per me stesso sia in veste di proprietario dell'immobile sia in qualità di professionista e ovviamente non mi devo retribuire compensi di sorta.
ArchiFra :
john seic onfuso tu, ma tanto tanto. ponteggi ne sa eccome, come tutti noi che lavoriamo da almeno 20 anni, e la normativa la digeriamo a differenza tua.
abbassa la crestina e sii un minimo umile. fai le domande perchè vuoi imparare o perchè vuoi conferme a quello che vuoi sentirti dire in sfregio alla normativa che presuppone oneri????
arch_mb :
Jhon, leggiti il link di Mia e mettiti il cuore in pace, i colleghi hanno ragione. Senza partita IVA un professionista non firma. L'unica cosa che potresti fare in prestazione occasionale sono attività saltuarie NON connesse con l'esercizio della tua profesisone (scrivi un articolo, fai una torta...)
archspf :
caro Jhon, se posti una domanda si presume che tu non abbia la giusta/completa conoscenza dell'argomento.
Ti è stato dedicato anche fin troppo spazio rispetto ad una questione chiara a tutti gli addetti ai lavori e per la quale troverai qualche centinaio di post simili.
Trarre conclusioni del tutto personali, mettendo peraltro in dubbio la risposta data da colleghi che, al tuo contrario, sanno di quello che parlano sulla scorta di una esperienza che dimostri tu stesso di non possedere e soprattutto sulla base della conoscenza ed applicazione di norme e regolamenti che teoricamente dovresti già conoscere, non ti porterà ad avere conferme.

Sintetizzando: senza partita iva non sei considerabile "professionista" la cui definizione è stata già ampiamente riportata, ma appunto lavoratore "non abituale": l'iscrizione all'albo è uno dei presupposti fondamentali ma non l'unico in quanto l'attività, e soprattutto la responsabilità connessa all'apporre il proprio timbro su un progetto/istanza, presuppone altri requisiti tra cui il possesso della p.iva che testimonia - fino a prova contraria - lo svolgimento di una attività professionale continuativa.
Se ancora nutri dei dubbi puoi sempre rivolgerti al tuo ordine di appartenenza....poi ci fai sapere...
mia :
Jhon purtroppo non si parla di competenza o carte in regola, ma fiscalità. Tempo fa si poteva lavorare con la prestazione occasionale anche nel nostro campo ma ti parlo di qualcosa come 20 anni fa. In qualità di architetto iscritto all'albo oggi puoi firmare i progetti per te stesso, partecipare a concorsi pubblici degli enti locali che richiedono abilitazione ed iscrizione all'ordine, oppure se sei dipendente anche privato come me puoi firmare per il tuo studio perchè in quel caso la P.Iva è la loro e l'assicurazione professionale copre anche te. I tuoi prossimi anni da architetto saranno importantissimi: se l'intenzione è di diventare davvero un libero professionista, prima lo fai meglio è; altrimenti da dipendente ti distrai un momento e sono passati 18 anni di contributi all'Inps, quindi difficilmente puoi pensare di aprire partita iva e passare ad Inarcassa ... Forse per chiarire meglio come muoverti potresti chiedere direttamente all'ordine, ma vedrai che ti confermeranno ciò che hai letto qui.
sclerata :
jhon la firma elettronica con CNS la può fare anche mio papà 80enne in pensione..
sottoscrivo quanto hanno scritto i colleghi.
Arch. Esaurimento :
"Non avendo partita IVA posso lo stesso aiutarli anche rinunciando, in favore del buon rapporto d'amicizia, a qualsiasi forma di compenso pecuniario?"

definisci "aiutarli". Se con aiuto intendi impiegare il tuo tempo gratis nel preparare un progetto preliminare, o un'idea di distribuzione interna, arredo, lo puoi fare.

Se intendi richiedere un compenso la cosa che ti consiglio di fare è rivolgerti ad un commercialista, perché come ti è già stato fatto notare hai le idee molto confuse. Quindi sicuramente può esserti utile a capire come devi muoverti dal punto di vista fiscale per iniziare la professione.

Firmare progetti come libero professionista (firmare significa depositare elaborati e documenti presso un ente, che può essere un comune, soprintendenza, regione, ecc) richiede necessariamente una partita iva, oltre ad una polizza assicurativa professionale (dal momento che i progetti li firmi e li presenti perchè vengano realizzati).

Fanno eccezione i dipendenti dei suddetti enti, di cui i colleghi ti hanno fatto vari esempi, poiché lavorando all'interno di una determinata struttura agisci come dipendente.

Detto questo, se davvero intendi lavorare gratis e fare un favore a un amico, il consiglio che ti do è quello di circoscrivere il più possibile i limiti di quello che intendi fare. Devi fare una planimetria per dare un'idea di come arredare un interno? Decidi il tempo da dedicare a questa cosa, e spieghi dove intendi fermarti.

Se invece pensi di:
- Rilevare
- Progettare
- Presentare e firmare progetti
- Seguire cantieri

Alcune o tutte queste cose sono illegali, in base alla misura in cui pensi di poter svolgere queste attività senza P.IVA e RC professionale.

Immagino che se fai questa domanda, e pensi di poter firmare e presentare progetti in comune, è proprio perchè non lo hai mai fatto in vita tua. Diversamente se il favore è presentare una pratica, che è soggetta a integrazioni, modifiche, asseverazioni, ecc. ecc. e farlo gratis, oltre che fortemente sconsigliato anche qualora tu avessi una partita iva, è enormemente sconsigliato.

Se intendi presentare dei progetti devi aprire una partita iva, quindi commercialista e ordine li devi interpellare e farti spiegare cosa devi fare.

Sul resto puoi decidere se ascoltare i consigli di chi ci è già passato prima di te, o pensare di avere già tutte le risposte.

SPOILER: te ne mancano moltissime
Jhon :
Vi ringrazio vivamente per le cortesi risposte. Scusatemi di avervi portato a pensare che non ascoltassi. Ho infine consigliato i miei amici di rivolgersi ad un collega in libera professione. Al massimo mi limiterò a consigliarli da dietro le quinte, in quanto il collega è anche amico mio.
Ringrazio vivamente tutti voi che mi avete ben consigliato, e rinnovo ulteriormente le mie scuse.
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