Andreavv : [post n° 478927]

Difformità tra ante operam DIA e ultimo titolo edilizio

Salve a tutti,

scrivo per avere un parere in merito alla seguente questione:

durante la negoziazione con il venditore per l'acquisto di un appartamento, a seguito dell'esame della documentazione mi sono accorto che la planimetria cosiddetta ante operam allegata all'ultimo titolo edilizio (DIA del 2006) non corrisponde con la planimetria allegata al precedente titolo (una concessione in sanatoria del 1997).

Le difformità riguardano l'abbattimento di tramezzi, lo sdoppiamento di un bagno (da un bagno ne sono stati ricavati due), l'apertura di un nuovo e la chiusura di un precedente accesso sul terrazzo.

Preciso che il post operam della DIA è conforme allo stato di fatto attuale.

Sapreste dirmi cosa comporta la situazione attuale? Qual è il livello di gravità delle difformità? Con che adempimenti possono essere sanate?

Grazie in anticipo
desnip :
In realtà non c'è nulla da sanare al momento, perchè il post operam corrisponde allo stato di fatto.
Piuttosto c'è da risolvere un problema di false dichiarazioni del tecnico che ha presentato la pratica e non ha verificato la conformità.
Andreavv :
Quindi a tuo parere il fatto che, per esempio, l’amministrazione non abbia potuto rilevare l’apertura di un nuovo accesso al terrazzo (in precedenza una semplice finestra) in quanto non rappresentato nella DIA, non comporta un vizio del titolo?

Da quanto ho capito la DIA si consolidava con il meccanismo del silenzio assenso. Ma come faceva l’amministrazione a carpire le modifiche e valutarle, se queste sono state omesse dalla DIA?

In sostanza l’amministrazione non è stata resa edotta dell’apertura di tale accesso al terrazzo, quindi non ha potuto esprimere il proprio diniego. Per questo motivo mi verrebbe da dire che il titolo è viziato…
desnip :
Certamente il titolo è viziato, ma l'immobile non si può considerare difforme.
Kia :
Manca un titolo intermedio per un ante opera legittimo. Da me te lo farebbero sanare per aver uno stato attuale legittimo. Tanto è che nelle vecchie concessioni edilizie (anni 90 per esempio) c'è una frase mitica che dice che la concessione in oggetto non costituisce sanatoria per cui se nel futuro vengono fuori discrepanze del genere.... Ahia! Dovrò affrontare una situazione simile anche io prossimamente....
Andreavv :
Sicuramente allo stato attuale il titolo necessita di una sanatoria.

Quello che non riesco a comprendere bene è la gravita della situazione attuale, in particolare alla luce del fatto che è stata chiusa una portafinestra che dava sul terrazzo e ne è stata aperta un'altra al posto di una finestra. Da quello che so questa tipologia di lavori sono abbastanza rilevanti.
Kia :
Ma dipende dal tuo Comune se sono rilevanti o meno, se sei in zona di vincolo paesaggistico o se invece no, ecc. ecc. Per la mia esperienza (legata al mio contesto lavorativo di centro storico con vincoli molto stringenti) le cose veramente rilevanti e che possono rendere le sanatorie incasinate (e a volte impossibili) sono gli aumenti di volume o di superficie utile.
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