Elisa : [post n° 479907]

Consigli su situazione delicata: richiesta di pagamento di pagamento ad amici

Ciao a tutti,

mi rivolgo a voi in cerca di consigli perché mi trovo in una situazione complicata nel mio lavoro di architetto libero professionista. Dal 2017 gestisco uno studio autonomo e attualmente mi trovo coinvolta in una situazione delicata legata alla ristrutturazione di una casa di amici.

Ho iniziato il progetto con uno studio di fattibilità completo, che ha incluso ricerche al catasto terreni e fabbricati, nonché una verifica dell'archivio comunale per la conformità urbanistica e catastale dell'immobile. Successivamente, dopo aver elaborato relazione tecnico-descrittive e illustrative della situazione dello stato di fatto, ho elaborato una progettazione preliminare, definendo il progetto, redigendo gli elaborati grafici e stendendo il computo metrico. Tuttavia, recentemente i miei amici mi hanno comunicato la decisione di sospendere i lavori a causa di questioni famigliari legate all'immobile.

Inizialmente, ho sottovalutato l'importanza di avere il disciplinare d'incarico firmato e il preventivo accettato. Attualmente, dovrei richiedere il pagamento di 2090€ per il lavoro svolto. Nonostante la situazione familiare complicata dei miei amici, vorrei trovare una soluzione che tenga conto della mia situazione economica e del tempo investito nel progetto.

La mia domanda è: come dovrei comportarmi in questa situazione? Vorrei andare incontro ai miei amici, ma non vorrei nemmeno rimetterci economicamente. Quali passi consigliereste di intraprendere?

Ringrazio anticipatamente chiunque possa darmi qualche indicazione o condividere esperienze simili.

Grazie,
archspf :
L'errore è sempre quello di sottovalutare la necessità (oltre che obbligo) del disciplinare di incarico e credere che il nostro know-how e tempo non debbano essere ricompensati.
Dato che immagino non sia stato prodotto nemmeno un preventivo, al limite si può fare riferimento al DM Parametri per simulare la parcella "congrua" per quanto svolto e da qui proporre uno "sconto" che permetta perlomeno di rientrare delle spese.
davide :
Anche io mi sono trovato (e mi trovo ancora in una situazione simile). Faccio un conto orario e considero un costo orario piuttosto basso. Oppure faccio un 50% di sconto. Se un lavoro (parlando poi di cifre così basse) mi rende meno, pazienza. E non pensare che guadagno molto, però per un amico, questo ed altro, soprattutto se tutto il lavoro va bene e non ci sono problemi
nikosky :
io non ho mai avuto problemi. il lavoro è lavoro.
l'errore è quello di non partire subito con una richiesta economica e aspettare che sia l'amico o il parente a fare il primo passo.
bisogna far capire all'amico o al parente che in una situazione normale avresti chiesto X, ma visto il rapporto che vi lega farai un X-Y.
se è un vero amico, capirà.
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