Buongiorno,
vi scrivo per sottoporvi un quesito in materia di salute e sicurezza per la ristrutturazione di un appartamento.
Trattasi di una manutenzione straordinaria con rifacimento di un bagno e demolizione/costruzione di due spallette.
Il DL ha indicato nella CILA come impresa un lav autonomo (che da camera è un idraulico), questo subappalta parte del lavoro, ovvero tutta la parte edile, a n.3 lav. autonomi.
A questo punto l'idraulico indicato nella pratica come impresa affidataria redige il POS, perché per questo cantiere fa impresa.
Durante la verifica dei contenuti minimi del POS, essendo un lav autonomo, mancano molti dati obbligatori quali: medico competente, rspp, valutazione rumore, primo soccorso, antincendio... e così via.
A mio parere questa situazione non è ammissibile in un cantiere, ma quando ho sollevato il problema con il committente mi è stato detto che questo lav. autonomo ha sempre operato così e nessun CSE ha mai fatto problemi.
Vi chiedo se vi è mai capitata una situazione simile ed in caso come è stata gestita.
Grazie a tutti
MFLR : [post n° 480086]
lav. autonomo con subappalto
Situazione che purtroppo si riscontra spesso anche per carenze di chiarezza del dlgs 81/08 e il fatto che sia anacronistico rispetto la situazione italiana attuale.
In ogni caso a stretta lettura legislativa, il lavoratore autonomo se privo di dipendenti, non può subappaltare in quanto può firmare contratti d'opera ma non di appalto.
Qualsiasi forma associativa quali ATI a parte avere un proprio preciso iter per essere costituita (notaio) è sempre di dubbia legittimità.
Premesso che la verifica ITP è del committente, se si propongono di firmare un POS non dovuto, si stanno dichiarando a tutti gli effetti impresa di fatto, con quanto ne consegue a livello di eventuali controlli da parte di organismi ispettivi e quindi devono rispettare all XV se non lo rispettano il POS non è adatto e non possono entrare.
Se richiesto da parte tua è una richiesta non dovuta perchè solo gli ODV possono individuare se è un impresa di fatto o meno.
L'unica soluzione sensata seppure border line è la formazione di un contratto d'opera per ogni lav. autonomo che dovrà però effettivamente lavorare in autonomia e su opere differenti.
Poi dal punto di vista meramente fiscale io non ne entro mai in merito e come gestiscono le fatture sono problemi loro
In ogni caso a stretta lettura legislativa, il lavoratore autonomo se privo di dipendenti, non può subappaltare in quanto può firmare contratti d'opera ma non di appalto.
Qualsiasi forma associativa quali ATI a parte avere un proprio preciso iter per essere costituita (notaio) è sempre di dubbia legittimità.
Premesso che la verifica ITP è del committente, se si propongono di firmare un POS non dovuto, si stanno dichiarando a tutti gli effetti impresa di fatto, con quanto ne consegue a livello di eventuali controlli da parte di organismi ispettivi e quindi devono rispettare all XV se non lo rispettano il POS non è adatto e non possono entrare.
Se richiesto da parte tua è una richiesta non dovuta perchè solo gli ODV possono individuare se è un impresa di fatto o meno.
L'unica soluzione sensata seppure border line è la formazione di un contratto d'opera per ogni lav. autonomo che dovrà però effettivamente lavorare in autonomia e su opere differenti.
Poi dal punto di vista meramente fiscale io non ne entro mai in merito e come gestiscono le fatture sono problemi loro