paola2 : [post n° 480588]

Scia in sanatoria a livello condominiale e sanatorie interne a 4 appartamenti.

Buongiorno,
come già accaduto ad altri, ho un immobile di diversi appartamenti, che negli anni sono stati oggetto di diversi interventi sui singoli (autorizzati, ma alcuni privi di varianti finali) che ad oggi presentano un quadro globale che necessita di riordino della documentazione dei fronti.
Il tutto nasce dalla iniziativa di vendere di 2 clienti di appartamenti in colonna (uno sopra l'altro con i fronti in comune).
Il tecnico comunale mi chiede 1 Scia in sanatoria a livello globale perchè oltre i fronti, ogni appartamento ha una distribuzione interna conforme alle pratiche autorizzative ma con minime differenze nella posizione dei tavolati interni.
Scia con la firma di tutti i proprietari su tutte le tavole e tutti i documenti.
Con sanzione di 1.000 euro a proprietario.

Domanda: una Scia in sanatoria di questo tipo comporta la richiesta di agibilità?
Il tecnico comunale non me ne ha parlato ma vorrei avere chiaro il quadro cui vado incontro.
Cosa mi si potrebbe richiedere a livello di richiesta di agibilità ?
Variazione catastale ok.
Altro?


Cambierebbe qualcosa (al di là dei costi per i clienti, ma io farei pagare loro 1 sola pratica) se facessi una Scia in sanatoria a livello di fronti (per allineare le aperture) e successivamente 1 Cila in sanatoria per ogni appartamento?

Vorrei alleggerire, laddove possibile, il mio campo di lavoro e di conseguenza le mie responsabilità...


Altra cosa:
il fabbricato ha dei sottotetti condonati ad uso abitativo (monolocale con bagno) che però non hanno i parametri della agibilità.
Pertanto con i limiti alla vendita legati a questa situazione.
I clienti starebbero pensando ad un cambio di uso da abitativo ad accessorio senza opere (la parete cucina presente verrà smontata e chiusi gli attacchi) e diventerebbe un sottotetto (categoria catastale C2) con bagno.

Cè tanta carne al fuoco, e infatti vi chiedo un parere:

Il cambio di uso Sarebbe fattibile contestualmente alla Scia in sanatoria o andrebbe fatta successivamente?

Spero di essere stata chiara.
Ringrazio per i vostri pareri.
archspf :
Fermo restando che la sanatoria non implica necessariamente l'aggiornamento/ottenimento dell'agibilità, considerando che esistono delle concessioni in sanatoria derivanti dal condono, occorre consultare il tecnico locale poichè la procedura potrebbe differire: es. a Roma in presenza di condono si deve chiedere all'ufficio di scopo (ancorché la richiesta è spesso, come il caso di specie, in deroga). Le casistiche per l'obbligo di dotazione/aggiornamento dell'agibilità sono indicate all'art. 24 DPR 380/2001.
Ai fini della stessa, tra gli altri sono richiesti:
- documenti in merito alla statica dell'edificio: collaudi, autorizzazioni, idoneità statica, verifiche di sicurezza ecc.
- documenti in merito al contenimento energetico (legge 10/91, ape ecc.) o dichiarazione asseverata di non sussistenza dei requisiti
- allaccio in fogna
- certificati di collaudo e conformità degli impianti
- inquinamento acustico o dichiarazione asseverata della non applicabilità delle disposizioni in materia di rispetto dei Requisiti Acustici degli Edifici
- barriere architettoniche o dichiarazione asseverata della non applicabilità delle disposizioni in materia di superamento delle barrire architettoniche
- dichiarazione rispondenza norme igienico-sanitarie

Se non hai uno stato legittimo, come pretendi di poter presentare una pratica? Qualsiasi variazione (anche la semplice modifica interna) rispetto alla situazione esistente, su immobile con irregolarità, non è possibile: prima si sana e poi si pensa ad altro.
Attenzione poi agli interventi su immobili condonati poichè l'unica possibilità data è il mantenimento del bene: peraltro un bagno (non wc) in un sottotetto è un locale con "permanenza" di persone. Attenzione a metter in campo queste richieste dubbie (e francamente assurde/controproducenti per l'utilizzo ed il valore del bene).
paola2 :
Direi che mi hai dato più di un consiglio.

Circa le mansarde condonate, verrà mantenuta la destinazione del bene ma ho riscontrato che :
- le finestrelle sono più strette di quanto riportato nel condono (E' stata riportata la luce interna tra le spallette e non quella esterna (il Rai cambia di pochissimo)
- in un paio di punti è stata erroneamente riportata l'altezza dell'assito e non del sottotravetto.
E' possibile correggere con la Scia in sanatoria?
Grazie
archspf :
Se vi sono gli estremi valutare le condizioni di cui all'art. 34 bis (2% di tolleranza). Quanto all'altezza, salvo che i regolamenti locali non dispongano diversamente, trovo del tutto normale calcolare la quota al "soffitto".
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