Leggo la notizia da molti portali specializzati (peccato che il mio ordine tace ...). Ma cosa significa esattamente questo:
"Illecito grave accettare o sollecitare compensi da terzi
Viene considerato illecito grave accettare o sollecitare premi o compensi da terzi interessati in qualunque forma alla propria attività. In questo caso la sanzione della sospensione può arrivare fino a 180 giorni."
Io interpreto così, ma non so se è giusto: se un arch. mi chiede di fare un'ape che firmo io (perché lui non è abilitato) e lui mi da una percentuale del compenso tenendosi il resto perché è suo cliente. Questo può essere uno dei casi di illecito?
davide : [post n° 488599]
nuovo codice dentologico
ritengo si intendano attività di "procacciamento". Tecnicamente quello che descrivi già non si poteva fare. Al massimo il tecnico si fà pagare per intero ed è poi lui che ti salda il compenso per la "collaborazione"....nel caso questi sia comunque abilitato perché diversamente non potrebbe ricevere alcun compenso per la mera intermediazione.
Questo argomento è trattato all'art. 14 (Rapporti con i committenti) al comma 4.
Pertanto ritengo si riferisca alla fattispecie in cui, semplificando, il professionista percepisce un "premio" dal fornitore di turno per consigliare al committente di utilizzare quel prodotto specifico piuttosto che un altro.
Pertanto ritengo si riferisca alla fattispecie in cui, semplificando, il professionista percepisce un "premio" dal fornitore di turno per consigliare al committente di utilizzare quel prodotto specifico piuttosto che un altro.
Credo, anzi, sono quasi certo, si faccia riferimento al malcostume di esigere o accettare una percentuale su prestazioni/fatturato di imprese, fornitori e maestranze (il 10% sui mobili, il 7% sulla fattura dell'idraulico, ecc, ecc).
Fenomeno sommerso sempre più diffuso che ha sconfinato (me lo confermano o propongono di continuo) nell'acquisto diretto da parte dell'architetto per poi "rivendere" al committente (sarei curioso di capire come giustificano fiscalmente la cosa, a maggior ragione i forfetari).
Personalmente è una pratica che mi manda in bestia poiché finisce per "drogare" il mercato, tanto dei prezzi finali al consumatore, quanto delle parcelle. Capisco che è un modo come un altro per sopravvivere in un mercato professionale svenduto e scarsamente retribuito, ma magari io, come professionista, finisco per apparire costoso, poi ci sono "collehi" che sembrano economici, ma che incul@no i clienti prendendo migliaia di euro di mazzette da cani e porci.
Fenomeno sommerso sempre più diffuso che ha sconfinato (me lo confermano o propongono di continuo) nell'acquisto diretto da parte dell'architetto per poi "rivendere" al committente (sarei curioso di capire come giustificano fiscalmente la cosa, a maggior ragione i forfetari).
Personalmente è una pratica che mi manda in bestia poiché finisce per "drogare" il mercato, tanto dei prezzi finali al consumatore, quanto delle parcelle. Capisco che è un modo come un altro per sopravvivere in un mercato professionale svenduto e scarsamente retribuito, ma magari io, come professionista, finisco per apparire costoso, poi ci sono "collehi" che sembrano economici, ma che incul@no i clienti prendendo migliaia di euro di mazzette da cani e porci.
esatto: tale pratica che ho sempre rifiutato anche per motivi non deontologici (ulteriori responsabilità e rotture di c...i per cosa? no grazie preferisco rimanere povero) è una delle cause che hanno determinato la svendita dei compensi poichè la parcella risulta sottostimata perchè tanto il compenso rientra da un'atra parte....
Avete perfettamente spiegato la questione con casi reali. Significa prendere soldi dalle imprese. Se qualcuno obbietta che siamo cari ma in realtà siamo sicuri di aver fatto una parcella onesta, bisogna eventualmente ricordare che i soldi non arrivano da altre parti per cui la cifra è adeguata alla prestazione e viceversa bisognerebbe farsi due domande su parcelle troppo basse. Comunque devo essere sincera, a me nessuna impresa ha fatto proposte particolari per fortuna, vuole dire che è gente per bene e non ha paura di una D.l che verifica la contabilità. Però so che succede
@Archifish condivido il pensiero, vedo molti colleghi però che aggirano il sistema aprendo società parallele che comprano e vendono prodotti e materiali per i propri cantieri aggirando il problema deontologico.
E purtroppo mi duole dirlo ma non c'è niente di illecito in ciò. Ovviamente lo fa chi ha le spalle grandi, per i più piccoli che non potevano avere società di comodo toccherà riallineare le parcelle a prezzi più alti.
E purtroppo mi duole dirlo ma non c'è niente di illecito in ciò. Ovviamente lo fa chi ha le spalle grandi, per i più piccoli che non potevano avere società di comodo toccherà riallineare le parcelle a prezzi più alti.