Mi sono occupato della richiesta di PdC x un'attività artigianale. Verificando le premesse di fattibilità dell'intervento non sono emersi vincoli di sorta. A documentaizone presentata il Comune sospende la procedura perchè ritiene che l'area oggetto di intervento ricada nella fascia di rispetto di un corso d'acqua "tutelato".
Da consultaizone delle tavole del PSC, per la porzione di corso d'acqua prospicente l'are di intervento, la fascia di rispetto risulta "interrotta" o comunque non presente.
Chiedendo chiarimenti all'U.T. comunale mi viene spiegato, informalmente, che c'è una sorta di disaccrdo con la soprintendeza, ovvero la fascia risulta sul portale cartografico regionale, ma non sullo strumento urbanistico, quindi, loro, come ente pubblico, si muovono in auto tutela e chiedono comunque l'autorizzazione paesaggistica. Mi dicono che non potevo sapere, ma che avrei dovuto controllare il sito della regione.
Faccio notare che sul portale dei vincoli della regione (che avevo diligentemtne visionato), la campitura delle fasce di rispetto dei corsi d'acqua prosegue anche all'interno del territorio urbanizzato, ovvero dove non sussite obbligo di richiedere autorizzazione paesaggistica, ragione per cui, quel portale, non mi fornisce indicazioni operative attendibili su quali aree siano effettivamtne sottoposte a vincolo, cosa che dovrebbe fare lo strumento urbanistico (strumento che, per altro, prima dell'adozione, dovrebbe essere visionato ed approvato dai vari enti, tra i quali anche la soprintendenza).
Ad oggi, la committenza, nonostante le mia spiegazioni in merito al fatto che non potevo certo immaginare una simile situazione, insiste nell'attribuirmi le responsabilità di un aggravvio del procedimento nonchè di ingenti danni economici. Va detto che alla committenza, il Comune, ha fornito una versione differente dalla mia (sempre che sia vero) che la colpa è del suo tecnico (io) che non ha verificato la presenza del vincolo. Stessa cosa sostengono "colleghi" deontologicamente poco rispettabili ai quali ha chiesto pareri a mia insaputa. Altri, addirittura, sostengono che io avrei dovuto richiedere una CDU. Faccio presente che avevo proposto al committente di chiedere parere preventivo formale, ma si è rifiutato perchè gli bastava sapere che il fabbricato si poteva costruire (ed in effetti si può , visto che ad oggi hanno rilasciato il PdC dopo infinite tribolazioni ed un accanimento sul progeto del verde degno di un film di fantascienza).
Ora, pur essendo piuttsto tranquillo sul mio operato, ho la pessima abitudine di mettermi sempre e comqunque in discussone. Non posso fare ameno di domandarmi se effettivamente avrei potuto approfondire ulteriormente o diversamente. Per contro, come potevo avere il sospetto, se dal mio punto di vista non sussitevano dubbi in merito non presenza di un vincolo? Come avrei potutot chiedere o approfondire, se lo strumento urbanistico dice "no" ed il portale cartografico regionali non fa distinzioni tra aree soggette e non soggette, ma si limita solo ad identificare i corsi d'acqua nella loro totalità di sviluppo (compresi tratti non più esistenti ed interrati!!!!).
A voi la libertà di giudicare.
Archifish : [post n° 491729]