Filip : [post n° 491791]

Progetto ristrutturazione non approvato

Ho chiesto un consiglio per un villetta che ancora dovrò fare il rogito ,ho chiamato questo tecnico geometra per farlo vedere e avere un consiglio .Tutto ok ci siamo parlati senza però ne fare preventivi di tutto i lavori abbiamo parlato solo a voce su come sarà la sua parcella comunque lui a preso i rilievi e mi ha fatto un computo metrico che io ho usato per iniziare a fare i preventivi,ciò inizio subito a non tornarmi perché del computo metrico alcune voci che aveva scritto non mi interessavano ,ho fatto fare 7 preventivi alle ditte e tutti mi dicevano chi ti ha fatto questo computo metrico perché c erano voci che oltre a non mi interessare erano inutili va be o lasciato fare però non ero convinto di come si procedeva allora ho deciso di non fare più niente perché tutto ciò che poi mi interessava a me oltre tutto aveva sempre da dire quindi la casa sarà mia e deciderò io come voglio la scala,che muri togliere insomma non mi e piaciuto più fare andare avanti con questo geometra quindi vado in ufficio e gli dico cosa vuole del lavoro mi dice dammi 500 euro però voglio anche i soldi del progetto,io ci rimango e gli dico ma quale progetto che oltre tutto non ho nemmeno la casa ancora e poi progetto di cosa che io non son d'accordo su come imposta le cose volevo chiedere ma devo pagarlo il progetto?
ArchiFra :
non possiamo formulare soluzioni o giudizi su questioni così, a maggior ragione se espresse in modo confuso. Si rivolga al collegio geometri cui è iscritto il suo tecnico per chiedere una valutazione sulla congruità del richiesto. Preciso che da anni è obbligatorio un discplinare di incarico sottoscritto da entrambe le parti in cui vengono esplicitati i compensi e le fasi.
ponteggiroma :
ok, ma ti avrà dato un progetto immagino o no? Altrimenti su che basi poteva redigere il computo
arch.sergio :
Si rivolga a professionegeometra
Kia :
Di solito il computo si fa su un progetto, per quanto di massima, ma comunque si ragiona su una ipotesi approvata dal cliente. Non ho idea di quale cortocircuito si sia creato tra di voi ed è anche difficile trovare risposte su un forum per cose delicate come i rapporti professionali.
archspf :
Fermo restando quanto già anticipato dai colleghi in particolare sull'obbligo del disciplinare e sul corretto modus operandi (il computo deriva da un progetto), sull'utilità o meno delle "voci" di lavorazione ritenute superflue, non sono certo le imprese a stabilirlo, sia in quanto si devono attenere a quanto indicato dal professionista (incaricato per tutelare gli interessi del committente), sia in quanto il loro scopo è altro (solitamente minore impegno, massimo introito. Lavorazioni scomode guarda caso vengono "indicate" con opere inutili): poi è chiaro che non avendo nulla in mano ci si può solo basare sull'interpretazione di quanto affermato, e non certo su elementi oggettivi.
Detto questo per quanto non le vada a genio e sia casa sua (peraltro ancora non lo è da quello che scrive, ma questo è secondario), ci si rivolge ad un professionista proprio in quanto non sarebbe in grado di discernere se le sue intenzioni siano fattibili, ammissibili e non ultimo conformi alle norme ed ai principi: quindi può senz'altro fare quello che vuole, ma solo in totale autonomia, in quanto il tecnico non è un burattino.

Detto questo il professionista va remunerato per l'attività svolta in quanto la sua è una obbligazione di mezzi e non di risultato: quando va dal medico, benché non gli piaccia la diagnosi, lo paga lo stesso per il SERVIZIO reso.
arch.sergio :
Io una volta all'università ho fatto un laboratorio e ho fatto "Come sarebbe il ristorante di Dante Alighieri oggi"
Non mi ha pagato.
Filip :
Ciao non abbiamo sottoscritto nulla ma solo parlato il computo metrico precisava i lavori esterni ed interni il problema e nato perché le ditte che son state a fare il preventivo mi hanno tutti detto che ci sono voci che non vanno bene e sono inutili e costosi(per dirmelo la ditta che ci guadagnano)secondo me il progetto non lo ha fatto e ha fatto questo computo metrico indicativo di cosa grosso modo secondo lui sarebbe da fare gli ho dato 500 euro ma lui vorrebbe anche metà del lavoro del progetto che io nn sono dd accordo a darglieli
ivodivo :
Filip, mio parere spassionato....far fare sette preventivi a sette imprese diverse per una ristrutturazione di una villetta (così sembra anche se la tua descrizione è piuttosto confusa) non depone a tuo favore e delinea la tua figura quale tipico "committente da evitare". E' evidente che se chiedi così tanti pareri ognuno ti dice una cosa diversa e soprattutto ognuno ti dice che lui è più bravo! Ma soprattutto sembra proprio che tu lo faccia per tirargli il collo e spuntare il prezzo più basso, evidentemente a discapito della qualità e della professionalità.

Non funziona così, ma così: ci si affida ad un tecnico di fiducia (con incarico) che fa un progetto condiviso con il committente, a quel punto si contattano massimo tre/quattro imprese (possibilmente anch'esse di fiducia e conosciute) che fanno le loro considerazioni tecniche (se il tecnico di fiducia ha lavorato bene non ci saranno molte obiezioni) e produrranno le loro offerte economiche. Insieme, tecnico e committente scelgono l'impresa che ritengono migliore (non quella che fa lo sconto più alto....) ed apportano eventuali modifiche tecniche al progetto eventualmente suggerite dall'impresa (il tecnico non è infallibile...). Edilizia ed architettura sono materie complesse, mai univoche, spesso ci sono più soluzioni allo stesso problema, tutte valide.
archspf :
La Ditta le dice quello che gli conviene e spesso, come già indicato, il concetto di convenienza non è lo stesso che lei immagina: un intervento complesso ad esempio richiede tempo e operai specializzati (senza contare eventuali apprestamenti), pertanto più la ditta si protrae in quel cantiere e più spese è tenuta a sostenere limitando il proprio profitto. Contrariamente all'impresa, che vantaggio avrebbe il tecnico ad indicarle lavorazioni "inutili"? La domanda non credo se la sia posta pertanto la esorto a rifletterci.
Aggiungo che l'impresa senza conoscere le MOTIVAZIONI (e spesso neanche la situazione di partenza!) non è nella posizione di giudicare il lavoro del tecnico il quale avrà effettuato delle scelte basate su delle valutazioni.

"Secondo me" appare presuntuoso se non sostenuto da prove oggettive, ed in ogni caso all'infuori dei suoi "desiderata", il resto rimane di competenza tecnica che di certo non possiede, diversamente avrebbe titolo e capacità per procedere in autonomia.
Un computo a meno che non trattasi di "romanella" (ma in quel caso mi sfugge il ricorso al professionista) deriva da un "progetto" e questo lei non può e non deve metterlo in discussione poichè non siamo nel campo delle opinioni ma dei fatti. Inoltre il concetto di progetto è particolarmente ampio e non è nemmeno detto che coincida con un elaborato grafico (altra idea comune che facciamo solo disegnini).
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