Alessandro : [post n° 493274]

Lavori in economia con CILA a Napoli: demolizione e ricostruzione tramezzi con i

Ciao a tutti,
sto per iniziare una ristrutturazione in un appartamento di proprietà della mia futura moglie, sito nel Comune di Napoli.
Vorremmo eseguire in economia (quindi senza impresa edile) la demolizione e ricostruzione di alcuni tramezzi, molti dei quali coinvolgono passaggi di impianti (elettrico e idraulico).

Mio padre, in pensione ma esperto nel settore edile, si occuperebbe della parte muraria, mentre chiamerei un elettricista e un idraulico abilitati e con DURC regolare per rifare gli impianti, che sarebbero poi certificati da loro stessi.

Ho già sentito parlare della possibilità di fare lavori in economia con CILA, ma vorrei sapere:

È realmente possibile eseguire questi lavori in economia a Napoli in questo modo?

Qualsiasi consiglio o esperienza personale è ben accetta
Archifish :
Resto del parere, più volte espresso, che non sia possibile eseguire lavori in economia. A maggior ragione in caso di manutenzione straordinaria e se sono coinvolte altre imprese/maestraze. Per questioni afferenti i requisiti tecnico professonali, gli smaltimenti e la normativa in tema di sicurezza.
Alessandro :
Buongiorno e grazie per l'attenzione ricevuta.
Mi scusi se mi permetto , è solo una domanda. È un suo parere oppure per legge la vede una cosa impossibile.
Nel caso per smaltimento macerie ci sono ditte specializzate , riguardo la sicurezza sul lavoro un tecnico (geometra), ha le competenze tali per garantirne . ?
Grazie mille ancora
ivodivo :
In economia si possono fare solo opere di "modesta entità" (concetto molto vago), ma sicuramente demolire e spostare tramezzi rifacendo impianti, sono senza ombra di dubbio modifiche sostanziali che tra l'altro necessitano di certificazioni impianti e rilascio di certificato di agibilità che solo un tecnico abilitato può asseverare.
Tra l'altro la presenza contemporanea di più imprese impone la redazione di un PSC a firma sempre di un tecnico abilitato.
Per sintetizzare in economia si possono rifare ad esempio intonaci e tinteggi, sostituire porte interne, rifare i pavimenti, sempre e comunque senza intervenire su impianti.
lorenzo_px :
I lavori in economia hanno il presupposto di opere di modesta entità (della serie bricolage amatoriale)

Qui c'è da rifare gli impianti (come da lei specificato) e presumo anche opere murarie di una certa entità, viene per tanto meno il discorso "in economia", per cui nell'ambito del rispetto del D.Lgs. 81/2008 in tema di sicurezza è opportuno designare un coordinatore della sicurezza e a questo punto anche per stare sereni affidarsi ad un impresa edile piuttosto che al pensionato (anche per evitare potenziali infortuni).
MARA :
Mi intrometto attestando quello che sostiene il collega. In più le dico che al comune di Napoli per la presentazione della CILa sono anche molto pignoli, soprattutto in materia di sicurezza e smaltimento, per cui vorranno non solo comprova dell'avvenuto pagamento di almeno una fattura al tecnico e all'impresa ma anche tutte le dichiarazioni per i formulari di conferimento.
Magari le converrebbe farsi un giro sulla piattaforma su cui si caricano tutti i documenti.
archsp :
I lavori in economia come si intendevano negli anni 80/90 sono terminati nel momento in cui sono subentrati criteri conservativi della normativa e della sicurezza, demandando a tali fattispecie solo lavori di modestissima entità e che in nessun caso configurino attività specialistiche o che richiedano specifiche certificazioni, ivi incluse quelle che anche se astrattamente potrebbero essere ricondotte in quelle realizzabili in proprio, interferiscano con altre lavorazioni escluse (esempio tipico proprio il passaggio degli impianti ancorché esistenti).
Non è necessario peraltro il ricorso ad una "impresa edile" ma si può sempre incaricare dei singoli artigiani/lavoratori autonomi.
Inoltre si ha un concetto della sicurezza e del ruolo del tecnico molto confuso: all'infuori delle casistiche per cui sia necessario il coordinamento (con nomina formale ed incarico del tecnico competente in materia), l'impresa e/o gli artigiani si autogestiscono, mentre al professionista non è richiesta alcuna attività di coordinamento, gestione ed organizzazione delle maestranze, e anche se volesse essere a questi richiesta tale attività, il compenso dovutogli potrebbe far venir meno il ricorso stesso a "lavori in economia".

Consiglio: limitare lavori in economia ad interventi realmente eseguibili senza qualifica come la gli smontaggi/rimozioni e la demolizione/costruzione di finiture (massetti/sottofondi, pavimenti/rivestimenti, intonaci/rasature, tinteggiatura).
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