Ciao a tutti!
Scrivo qui perché avrei bisogno di qualche consiglio, soprattutto da chi ci è passato prima di me o sta affrontando lo stesso momento.
Mi sono appena laureata in Architettura (magistrale) e sto cercando il mio primo “vero” lavoro da architetta. Durante la triennale ho lavorato quasi due anni come collaboratrice, e poi ho avuto esperienze sia in studi (anche rinomati nella mia zona) sia in interior design. Tuttavia, non ho mai avuto un contratto — solo collaborazioni, a volte anche molto formative, ma mai ufficializzate.
(Eh sì, il magico mondo dell’architettura…)
Amo questo lavoro e voglio davvero farlo. Non voglio ritrovarmi a fare un mestiere che avrei potuto fare anche senza una laurea. Per questo motivo sto cercando opportunità fuori dall’Italia: sono pronta a partire, anche per l’Australia!
Parlo bene inglese, spagnolo a livello conversazionale (non tecnico), ovviamente italiano. Farò anche l’Esame di Stato il prima possibile.
Ho un portfolio accademico che sto cercando di rendere il più rappresentativo possibile, ma gran parte del lavoro più concreto che ho svolto negli studi non posso inserirlo per questioni di proprietà del materiale. E questo mi blocca un po’…
Sto inviando candidature tramite LinkedIn, ma temo che il fatto di trovarmi ancora in Italia renda tutto più difficile.
Avete consigli su come muovermi? Come avete trovato il vostro primo lavoro all’estero? Meglio partire direttamente sul posto o continuare a candidarsi da qui?
C’è qualcosa che avreste voluto sapere all’inizio?
Grazie a chiunque vorrà condividere anche solo un consiglio!
BraC : [post n° 493610]
Lavoro post laurea Europa/Estero
In bocca al lupo! Io ero riuscito a fare un tirocinio all'epoca; tra i requisiti dovresti inserire che vivi in quella città straniera, e cercare di avere un numero di telefono straniero. Nel 99% dei casi fanno un colloquio telefonico per capire se parli la lingua ecc. Ricordati anche che la tua laurea+esame di stato, all'estero non vale, anche se europa. Dovrai omologarla e, in base ai requisiti del paese, passare un certificato di lingua. Per omologarla può passare anche un anno, e ti possono dire che ti manchino degli esami da fare.
Ho vissuto e lavorato all’estero per molti anni, al mio studio arrivavano tantissimi CV di persone che non risiedevano in loco, e ti assicuro che sono scartati a prescindere. Il rischio è, se ti metti dall’altra parte, di spendere tempo per fare selezione e ore di colloqui e poi ritrovarsi all’ultimo con un selezionato che ti dice “non parto più”. Ti consiglio di partire, esplorare la tua destinazione per qualche settimana e poi cercare sistemazione. Ti auguro il meglio e buona fortuna!
Buondì,
se vuoi espatriare, restando nell'Unione Europea, puoi vedere se sei ancora in tempo per poter fare un Tirocinio all'Estero (https://erasmus-plus.ec.europa.eu/es/opportunities/opportunities-for…): il passaparola continua ad avere un certo rilievo al momento di cercar lavoro, sicché la cosa migliore per trovare un "lavoro vero" all'estero, è vivendoci 3-6 mesi a spese del Programma Erasmus+.
Sebbene sia vero che l'Esame di Stato italiano potrebbe non essere valido per iscriversi ad un Ordine estero, non è vero che il Titolo di Laurea Magistrale non sia riconosciuto: dal 1995 esiste il Riconoscimento Automatico di Titoli (a qualunque livello) e Professioni Tutelate (ahimé, solo a livello Magistrale), per cui si tratta solo di aver la pazienza di cercare i Requisiti del Paese in cui ci si vuol trasferire. Considera anche la possibilità di Trasferirti Prima, e Cercar Lavoro poi, approfittando che sei nell'Unione Europea.
Il mio primo lavoro all'estero (Assistenza Post-Vendita di un Colorante Integrale per Calcestruzzo Faccia a vista), l'ho trovato come hai provato tu: 7 mesi di Candidature in remoto, perché il Messico non è Unione Europea, e pertanto dovevo trovare un Datore di Lavoro che mi facesse il Visto da Lavoratore. Son durato 3 settimane, ed il lavoro successivo (tuttofare in uno studio di 10 persone: Rilievi e Misure in Cantiere, Planimetrie con AutoCad, Preventivi per Finiture, ecc) l'ho trovato dopo neanche 2 mesi, mandando candidature online sui portali più conosciuti in loco (Computrabajo, OCC Mundial).
Avrei voluto sapere fin dall'inizio quanto sarebbe stato difficile farsi assumere stando a 9900 km dai Datori potenziali: sarebbe stato più facile sposarsi subito, e col Visto per Vincolo Familiare in mano, trasferirmi per iniziare la Ricerca di lavoro in loco e mista (qualche cv stampato e consegnato a mano, qualche candidatura online). E mi avrebbe davvero fatto comodo un portale simile a quello di Europass, dove elencano tutto ciò che devi sapere su un Paese (Stile di Vita, Consuetudini, Norme Fiscali e di Immigrazione, Redazione di Cv, ecc).
Nota al margine: i lavori che hai svolto negli studi, li hai svolti tu e l'Iscritto all'Ordine li firmava, o tal Iscritto all'Ordine faceva tutto e tu ti limitavi a guardare? Nel primo caso, togli qualunque riferimento sensibile (indirizzo, nome dello studio, ecc), e aggiungili al tuo portfolio: è lo scotto che devono pagare per le "collaborazioni mai ufficializzate" ed il "mai avuto un contratto"
se vuoi espatriare, restando nell'Unione Europea, puoi vedere se sei ancora in tempo per poter fare un Tirocinio all'Estero (https://erasmus-plus.ec.europa.eu/es/opportunities/opportunities-for…): il passaparola continua ad avere un certo rilievo al momento di cercar lavoro, sicché la cosa migliore per trovare un "lavoro vero" all'estero, è vivendoci 3-6 mesi a spese del Programma Erasmus+.
Sebbene sia vero che l'Esame di Stato italiano potrebbe non essere valido per iscriversi ad un Ordine estero, non è vero che il Titolo di Laurea Magistrale non sia riconosciuto: dal 1995 esiste il Riconoscimento Automatico di Titoli (a qualunque livello) e Professioni Tutelate (ahimé, solo a livello Magistrale), per cui si tratta solo di aver la pazienza di cercare i Requisiti del Paese in cui ci si vuol trasferire. Considera anche la possibilità di Trasferirti Prima, e Cercar Lavoro poi, approfittando che sei nell'Unione Europea.
Il mio primo lavoro all'estero (Assistenza Post-Vendita di un Colorante Integrale per Calcestruzzo Faccia a vista), l'ho trovato come hai provato tu: 7 mesi di Candidature in remoto, perché il Messico non è Unione Europea, e pertanto dovevo trovare un Datore di Lavoro che mi facesse il Visto da Lavoratore. Son durato 3 settimane, ed il lavoro successivo (tuttofare in uno studio di 10 persone: Rilievi e Misure in Cantiere, Planimetrie con AutoCad, Preventivi per Finiture, ecc) l'ho trovato dopo neanche 2 mesi, mandando candidature online sui portali più conosciuti in loco (Computrabajo, OCC Mundial).
Avrei voluto sapere fin dall'inizio quanto sarebbe stato difficile farsi assumere stando a 9900 km dai Datori potenziali: sarebbe stato più facile sposarsi subito, e col Visto per Vincolo Familiare in mano, trasferirmi per iniziare la Ricerca di lavoro in loco e mista (qualche cv stampato e consegnato a mano, qualche candidatura online). E mi avrebbe davvero fatto comodo un portale simile a quello di Europass, dove elencano tutto ciò che devi sapere su un Paese (Stile di Vita, Consuetudini, Norme Fiscali e di Immigrazione, Redazione di Cv, ecc).
Nota al margine: i lavori che hai svolto negli studi, li hai svolti tu e l'Iscritto all'Ordine li firmava, o tal Iscritto all'Ordine faceva tutto e tu ti limitavi a guardare? Nel primo caso, togli qualunque riferimento sensibile (indirizzo, nome dello studio, ecc), e aggiungili al tuo portfolio: è lo scotto che devono pagare per le "collaborazioni mai ufficializzate" ed il "mai avuto un contratto"