paola2 : [post n° 494366]

intercapedine al piano interrato: non considerata SNR, ma è stata ingrandita: ??

In una delle mie pratiche di sanatoria mi si presenta questa situazione:
Al piano interrato l'intercapedine lungo 2 lati della mia proprietà (anni '90 per capirci) è stata realizzata 15 - 20 cm più larga.
L'originale CE prevedeva 70 cm.
Nella realtà me ne trovo 90 cm su un lato (che per altro è anche quello della autorimessa che in effetti mi ritrovo più larga di circa 16 cm..) e 85 cm sull'altro lato.
Nella Variante finale non sono proprio state messe le misure aggiornate ne di box ne di intercapedine (ma guarda te...)
Catastalmente l'intercapedine è di proprietà del mio cliente.
Ora, sto quantificando le maggiori superfici accessorie allo stato attuale.
L'autorimessa è più ampia in virtu' di questo spostamento mentre l'adiacente locale "disimpegno" si è rimpicciolito (dalla parte del box e dalla parte del vano scala che è stato realizzato più stretto.)
Ma se mi è chiaro il meccanismo di verifica di superfici utili accessorie, volumi accessori e RAI alla luce delle tolleranze, per quanto riguarda il box ed i locali accessori, come mi comporto con la intercapedine che nella pratica edilizia del '90 non venne proprio conteggiata (per cui non ho un parametro di riferimento)?
Mi limito a segnalare la semplice situazione attuale, oppure calcolo la superficie della intercapedine di allora (usando i pochi dati a disposizione) e la confronto con quella di oggi?
Nel complesso le variazioni della unità immobiliare sono contenute nella percentuale di tolleranza di riferimento.
Grazie
archspf :
Non venne conteggiata perché, se di altezza contenuta, non è generalmente una superficie "praticabile" per l'appunto in quanto intercapedine (vuoto). Ci sarà eventualmente un problema strutturale più che di natura urbanistica.
paola2 :
Dunque, la altezza della intercapedine è pari all'altezza del piano interrato.
Ovvero 2.60m.
Ricordo che 30 anni fà le intercapedini (quando realizzate e ancorchè accessibili come in questo caso), non venivano computate come SNR (in quanto la loro realizzazione era legata più ad aspetti igienici ovvero di protezione delle murature del piano interrato dalla terra di contenimento).
Dovevano essere però contenute nel 1.00 m di larghezza.
E nel mio caso così è.
Ma all'oggi le intercapedini accessibili, sono invece computate come Snr.
Secondo aspetto:
Cosa intendi per "problema strutturale"?
Dovrei forse fare richiesta della denuncia dei C.A. per accertarmi che le dimensioni effettive della intercapedine fossero state già presenti?
Ne dubito fortemente.
Non aggiornavano la parte urbanistica figurati le denunce dei c.a. .......
E aggiungo che la questione ampliamento "intercapedine" è fondamentale per giustificare l'allargamento della autorimessa (di cui un lato è proprio il prolungamento del lato della intercapedine)...
archspf :
Devi vedere nei regolamenti dell'epoca quali fossero i limiti (oltre la profondità).
Considerando che verosimilmente il muro dell'intercapedine è di contenimento, ancorchè in m.p. e non necessariamente c.a., devi verificare la possibilità di attivare la procedura di cui all'art.34-bis comma 3-bis ("sanatoria sismica") in quanto stai trattando una modifica strutturale: se ricadi in zone 3 o 4, stando alle interpretazioni, non dovresti fare invece nulla (v. soggezione locale ex Genio civile/Regione se hanno deliberato in merito).
paola2 :
Il comune in questione ricade nella zona sismica 3 per cui la questione "sanatoria sismica" non mi dovrebbe riguardare.
Ma come mi comporto per l'ampliamento di Snr della intercapedine?
In relazione dettaglio che non viene considerata SNR in quanto superficie a suo tempo considerata superficie "non praticabile" (anche se accessibile dal locale taverna tramite aperture).
I regolamenti locali dovrebbero essere negli archivi dei comuni immagino..
Chiederò.
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