Buongiorno,
vorrei un chiarimento tecnico in merito al calcolo dell'altezza di un edificio. In particolare, quando si parla di altezza “dal piano di posa delle fondazioni al colmo”, si intende che vanno incluse anche le travi di fondazione (anche se interrate) e i muri portanti visibili in cantina o nel seminterrato?
Oppure, per le pratiche edilizie e strutturali (come ad esempio il collaudo statico o la verifica del limite di 10,50 m), il calcolo parte dal piano di campagna e non considera la parte interrata dell’edificio?
Chiedo cortesemente se esiste una distinzione tra la valutazione strutturale (sismica, statica) e quella urbanistica-edilizia per il calcolo dell’altezza, e se possibile anche un riferimento normativo o prassi del Genio Civile o Regolamento Edilizio.
Grazie in anticipo a chi potrà aiutarmi.
Pampers : [post n° 494667]
Altezza edificio: si misura dalle fondazioni o dal piano di campagna?
Il Regolamento Edilizio non è uguale in tutta italia, bisogna andarsi a leggere quello del comune specifico.
A seconda della regione ci possono essere anche delle circolari tipo definizioni parametri urbanistico edilizi.
A seconda della regione ci possono essere anche delle circolari tipo definizioni parametri urbanistico edilizi.
Grazie mille, un'ultima domanda il Genio Civile può richiedere oltre il certificato di idoneità statica, anche la perizia giurata del condono già concesso ad integrazione e altri documenti, tipo sanatoria e grafici? In caso di avvio della pratica del collaudo statico in sanatoria? O la pratica sarà del tutto nuova tipo: il progressista del calcolo strutturale in sanatoria e la ditta, la devo nominare io, con il consenso del committente, mentre il collaudatore la terna del Genio Civile?
urbanistica è una cosa, strutture un'altra. per l'urbanistica solitamente si intende lo spiccato ma non è una regola invariabile ed universale (anche rispetto al fatto di includere il piano fondale) bensì, come ti è stato anticipato, sottoposta alle soggezioni locali.
sulla seconda domanda ti consiglio di rivedere le procedure in quanto non mi risulta esista il "collaudo statico in sanatoria".
sulla seconda domanda ti consiglio di rivedere le procedure in quanto non mi risulta esista il "collaudo statico in sanatoria".
Una domanda, il committente suo padre costrui abusivamente in proprio nel lontano 1980, era un semplice operaio, ovviamente la ditta non esisteva, come del resto quando si costruivano opere abusive poi successivamente condonate. Se volessi fare ora un collaudo statico sulla struttura esistente con prove di carotaggio ecc., dovrei nominare la terna dal Genio Civile in quanto il committente ha costruito un'opera senza ditta o posso incaricare direttamente il collaudatore e progettista strutturale vista la legge 1086 art 7 e le norme NTC 2008. Ti ringrazio.
Mi sembra un caso abbastanza complesso, difficilmente troverà le risposte che cerca su un forum.
Da come espone i fatti non è chiaro se lei sia committente, professionista, istruttore p.a. (a un certo punto parla di "nominare la terna" del genio civile).
Le suggerisco di rivolgersi a un professionista locale che si occupa di questa tipologia di pratiche.
Confido che i punti evidenziati non saranno gli unici in dubbio in questo tipo di procedura, è necessario analizzare la situazione nella sua completezza.
Da come espone i fatti non è chiaro se lei sia committente, professionista, istruttore p.a. (a un certo punto parla di "nominare la terna" del genio civile).
Le suggerisco di rivolgersi a un professionista locale che si occupa di questa tipologia di pratiche.
Confido che i punti evidenziati non saranno gli unici in dubbio in questo tipo di procedura, è necessario analizzare la situazione nella sua completezza.