Ciao, sto comprando una piccola casa in provincia di Milano. è una casa vecchia dove devo fare dei lavori di ordinaria manutenzione: piastrelle, impianto idraulico ed elettrico.
Quindi non c'è la necessità di una CILA da come ho capito. i lavori verrebbero fatti da mio papà in pensione e i miei zii che sono stati nel settore per anni. quindi non pagherei la manodopera. ma posso almeno per l acquisto del materiale/mobili usufruire delle agevolazioni fiscali?
Enrica : [post n° 494805]
Agevolazioni fiscali senza impresa edile
Che io sappia, ma sono una capra in ambito fiscale (anche nel resto ma so mascherare) la detrazione è per opere di manutenzione straordinaria quindi serve una pratica fiscale.
Poi dipende da che lavori fai, solo rifacimento impianti?
Poi dipende da che lavori fai, solo rifacimento impianti?
per materiali devi farti emettere fattura (che avrà iva al 22 e non al 10) con indicazione estremi della CILA e devi pagare con bonifico parlante, in casi simili miei clienti hanno fatto così.
solo vedi di chiarire bene se la cila serve o no perchè se sono opere di manutenzione ordinaria non ti spetta detrazione, senti un commercialista che è meglio
solo vedi di chiarire bene se la cila serve o no perchè se sono opere di manutenzione ordinaria non ti spetta detrazione, senti un commercialista che è meglio
Sfortunatanemte questo è un forum di architettura e non agevolazioni fiscali, pertanto ti consiglio di sentire un commercialista o caf, che sicuramente sono più esperti di noi.
Non è necessario presentare obbligatoriamente una CILA per portare in detrazione le spese per rifacimento impianti ma per come scrivi (lavori senza fattura) non hai diritto a nessuna agevolazione (materiali compresi).
Il classico rifacimento del bagno (tutto compreso impianti) è agevolato senza presentazione di pratiche edilizie se il comune non lo richiede. Questo l'agenzia delle entrate lo ha chiarito ormai da tanto. Stessa cosa se uno deve rifare l'impianto elettrico per cui anche il lavoro del muratore di apertura e chiusura delle tracce. Se inizi a spostare tramezze invece sarà necessario la Cila. Concordo però con i colleghi, non siamo esperti fiscali di tutti i casi particolari che possono capitare. Conviene che ti rivolgi ad un consulente fiscale e gli spieghi bene come hai intenzione di condurre il cantiere per acquisti e manodopera
Fermo restando che in teoria, per avere diritto agli incentivi, anche qualora non occorra una pratica edilizia per usufruirne, sarebbe indispensabile adempire agli obblighi in materia di sicurezza sul lavoro. Come la mettiamo con la notifica preliminare? Tutti autonomi? tutti autonomi + una sola impresa? Oppure, come emerge, tutti senza titolo e qualifiche per per poter effettivamente lavorare?
E le conformità degli impianti?
E gli smaltimenti del materiale da demolizione e dei rifiuti?
E' una realtà dura da accettare, ma ad oggi, nonostante ciò che ricade in edilizia libera conceda un certo margine di autonomia esecutiva, ci si dovrebbe rassegnae al fatto che non sia più percorribile la strada del fai da te. Ok, occhio non vede, cuore non duole (in edilizia libera, di solito, funziona così), ma se ci si mettono di mezzo incentivi ed Agenzia delle Entrate, meglio andarci coi peidi di piombo.
E le conformità degli impianti?
E gli smaltimenti del materiale da demolizione e dei rifiuti?
E' una realtà dura da accettare, ma ad oggi, nonostante ciò che ricade in edilizia libera conceda un certo margine di autonomia esecutiva, ci si dovrebbe rassegnae al fatto che non sia più percorribile la strada del fai da te. Ok, occhio non vede, cuore non duole (in edilizia libera, di solito, funziona così), ma se ci si mettono di mezzo incentivi ed Agenzia delle Entrate, meglio andarci coi peidi di piombo.
Grazie per la risposta. Quindi anche che in famiglia si ha avuto lo zio elettricista e il papà muratore quindi se si vuole usufruire delle agevolazioni fiscali
Meglio pagare un impresa edile anziché fare in edilizia libera.
Meglio pagare un impresa edile anziché fare in edilizia libera.
Anche se NON c'è pratica edilizia perchè è attività libera restano validi tutti gli altri adempimenti. Fare la sicurezza (notifica e tutto il resto) è disgiunto dalle pratiche edilizie. Se devo per esempio fare il ripasso del coperto (attività edilizia libera) e ho muratore, lattoniere e qualche altra impresa si fa il piano della sicurezza ma non ho obbligo di cile o altro con il comune. Scusate la digressione ma è bene ricordare che non è perchè uno fa una CILA e allora l'intervento è detraibile, funziona diversamente. "Meglio pagare un impresa edile anziché fare in edilizia libera", non è corretto. L'attività è libera o soggetta a titolo edilizio a prescidendere dal se paghi una impresa o meno. Non è che se hai l'impresa, l'attività non è più libera.
Per gli impianti poi occorrono le certificazioni a fine dei lavori. Per cui l'impiantista in pensione di per sè (attività libera o meno) non è strada percorribile perchè non è più in attività, non è più iscritto alla Camera di Commercio, non può fatturare e non può rilasciare certificati. Non è pensabile far fare un impianto elettrico così, se succede qualcosa è anche problematico a livello di assicurazione.
Per gli impianti poi occorrono le certificazioni a fine dei lavori. Per cui l'impiantista in pensione di per sè (attività libera o meno) non è strada percorribile perchè non è più in attività, non è più iscritto alla Camera di Commercio, non può fatturare e non può rilasciare certificati. Non è pensabile far fare un impianto elettrico così, se succede qualcosa è anche problematico a livello di assicurazione.
Buongiorno Enrica,
meglio:
- Incaricare un tecnico per presentare una pratica, prima di iniziare i lavori, qualche mese prima;
- Incaricare un tecnico per la sicurezza;
- Pagare i lavori delle diverse imprese o artigiani con fattura (indipendentemente che siano parenti o meno);
- Farsi dire da un commercialista cosa dev'esserci scritto nelle fatture;
Per i colleghi:
- Verissimo che non siamo commercialisti, e che in teoria di temi fiscali dovrebbe occuparsene chi fa quello di lavoro;
- Altrettanto vero che molti commercialisti a domanda precisa scaricano il barile sul tecnico.
meglio:
- Incaricare un tecnico per presentare una pratica, prima di iniziare i lavori, qualche mese prima;
- Incaricare un tecnico per la sicurezza;
- Pagare i lavori delle diverse imprese o artigiani con fattura (indipendentemente che siano parenti o meno);
- Farsi dire da un commercialista cosa dev'esserci scritto nelle fatture;
Per i colleghi:
- Verissimo che non siamo commercialisti, e che in teoria di temi fiscali dovrebbe occuparsene chi fa quello di lavoro;
- Altrettanto vero che molti commercialisti a domanda precisa scaricano il barile sul tecnico.
Le opere di M.O. nella singola unità immobiliare non sono agevolabili al netto delle eccezioni di seguito richiamate (aggiornate al 2025) che derivano da specifici interpelli rilasciati dall'ADE (in particolare nn. 283 e 287 del 2019)
a) rifacimento del bagno
b) sostituzione generatore (con sistema a fonti rinnovabili o ibrido)
c) sostituzione serramenti
In tutte le ipotesi che accedono al beneficio (opere superiori alla M.S. ed eccezioni), è possibile detrarre anche l'acquisto delle sole forniture indipendentemente dalla manodopera.
Non esiste correlazione "univoca" tra la necessità di un titolo edilizio e la possibilità di agevolare delle opere giacchè se ne deve inquadrare la natura: non si presenta o meno una pratica edilizia per poter beneficiare di una agevolazione in quanto permangono due contesti separati (ambito urbanistico da una parte, e fiscale dall'altra), che per un annoso e notoriamente irrisolto problema, non sono in perfetta sovrapposizione.
a) rifacimento del bagno
b) sostituzione generatore (con sistema a fonti rinnovabili o ibrido)
c) sostituzione serramenti
In tutte le ipotesi che accedono al beneficio (opere superiori alla M.S. ed eccezioni), è possibile detrarre anche l'acquisto delle sole forniture indipendentemente dalla manodopera.
Non esiste correlazione "univoca" tra la necessità di un titolo edilizio e la possibilità di agevolare delle opere giacchè se ne deve inquadrare la natura: non si presenta o meno una pratica edilizia per poter beneficiare di una agevolazione in quanto permangono due contesti separati (ambito urbanistico da una parte, e fiscale dall'altra), che per un annoso e notoriamente irrisolto problema, non sono in perfetta sovrapposizione.
Giustissima la precisazione @archspf,
il punto centrale penso sia proprio inquadrare la natura dell'intervento, per cui prima di pensare di far fare i lavori al cugino e il progetto all'impresa, la partenza dovrebbe sempre essere quella di incaricare un tecnico.
Capiti gli interventi si identifica la necessità o meno di fare una pratica edilizia. Aggiungo che se per noi tecnici la distinzione è chiara, per un cliente lo è sicuramente meno. Se al rifacimento dei rivestimenti ci aggiungo la modifica di tramezzi interni già è qualcos'altro.
Per cui @Enrica le consiglio prima di tutto di chiedere una consulenza ad un tecnico locale per poi valutare il da farsi.
il punto centrale penso sia proprio inquadrare la natura dell'intervento, per cui prima di pensare di far fare i lavori al cugino e il progetto all'impresa, la partenza dovrebbe sempre essere quella di incaricare un tecnico.
Capiti gli interventi si identifica la necessità o meno di fare una pratica edilizia. Aggiungo che se per noi tecnici la distinzione è chiara, per un cliente lo è sicuramente meno. Se al rifacimento dei rivestimenti ci aggiungo la modifica di tramezzi interni già è qualcos'altro.
Per cui @Enrica le consiglio prima di tutto di chiedere una consulenza ad un tecnico locale per poi valutare il da farsi.