Pippo343 : [post n° 496941]

Frazionamento-20mq-salva casa

Vi scrivo in merito a questa tematica.

Ho individuato un immobile (appartamento) in Milano che può essere frazionato: una parte verrà accorpata all’appartamento limitrofo esistente, la parte rimanente a cui sono interessato sarà un monolocale di circa 20/22 mq.
Il regime derogatorio in tema di agibilità introdotto dal decreto salva casa ( art. 24 bis comma 5 del testo unico in materia edilizia ) , può Trovare applicazione rispetto al caso suddetto , ovverosia , al frazionamento di un immobile esistente ?
Nello specifico tale intervento può ritenersi ricompreso nella condizione di cui alla tricolo 24 comma 5ter lettera B:
“ b) sia contestualmente presentato un progetto di ristrutturazione con soluzioni alternative atte a garantire, in relazione al numero degli occupanti, idonee condizioni igienico-sanitarie dell'alloggio, ottenibili prevedendo una maggiore superficie dell'alloggio e dei vani abitabili ovvero la possibilità di un'adeguata ventilazione naturale favorita dalla dimensione e tipologia delle finestre, dai riscontri d'aria trasversali e dall'impiego di mezzi di ventilazione naturale “

Peraltro, ad oggi risulta uno schema di regolamento del Ministero della salute recante la definizione dei requisiti igienico - sanitari ai sensi del citato art. 20, comma 1 bis , del DPR 6 giugno 2001, n. 380 che addirittura per ogni abitante sembrerebbe fissare la metratura in 18 mq….

Grazie
d.n.a. :
Le consiglio di rivolgersi ad un tecnico di fiducia e nulla osservo (anche se vorrei molto farlo) sulla qualità della vita che un monolocale di 22 mq (spero almeno con aggiunta di un bagno) possa offrire alla dignità di una persona nel 2025, ancorché rispettoso dei requisiti di agibilità previsti dalla normativa vigente.
arch.sergio :
l'art 20 non è quello del permesso di costruire?
archspf :
Tralasciando la mia personale interpretazione sull'argomento, letteralmente sarebbe possibile applicare la deroga anche a seguito di interventi. Tuttavia sempre a mio giudizio si apre un paradosso, ritenendo di poter escludere la condizione a) del comma 5-ter e valutare la fattibilità della lettera b), poichè sarebbe possibile (oltre alle altre) a condizione di aumentare la superficie dell'alloggio...
Fermo restando che il riferimento all'ultimo punto non è certo l'art 20 del DPR 380/2001, non ci si confonda con gli standard minimi (dM 1444/1968).
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