Buongiorno colleghi,
una domanda. Mi trovo a dover fare un preventivo per una banale cila per la manutenzione straordinaria del bagno di un appartamento.
Secondo voi può essere congruo chiedere 1000 euro? comprendendo redazione cila ed elaborati necessari, direzione lavori, scelta materiali (escludendo la parte della sicurezza).
Voi chiedete di più o di meno?
Archipoppy : [post n° 497064]
congruità preventivo
Lo so, ma infatti ho parlato genericamente di "manutenzione straordinaria" non ho specificato quali lavorazioni, perchè l'oggetto della mia domanda era un altro
hai fatto il rilievo di tutta casa verificando lo stato di fatto con un accesso agli atti? importo lavori? fai dei render? esecutivi impianti e rivestimenti? accatastamento? senza questi dati come si fa a rispondere...
Per quello chiedevo, se è manutenzione straordinaria perché sposti tramezzi allora ti accolli CILA, catasto, D.L, dichiarazione conformità, ecc....
Hai giò la licenza? Devi fare accesso agli atti?
Poi dal punto di vista del cantiere: esecutivi con finiture? scelta finiture? rendering? sezioni esplicative? bla bla bla....
poi so che alcuni colleghi mi odieranno ma dove lo fai? spese benzina?
@archipoppy non era per romperti ma solo per capire meglio
Hai giò la licenza? Devi fare accesso agli atti?
Poi dal punto di vista del cantiere: esecutivi con finiture? scelta finiture? rendering? sezioni esplicative? bla bla bla....
poi so che alcuni colleghi mi odieranno ma dove lo fai? spese benzina?
@archipoppy non era per romperti ma solo per capire meglio
Ho già effettuato il rilievo di tutto l’immobile (planimetria e una sezione) e verificato la conformità urbanistica. Non l’ho specificato solo perché davo per scontato come “base di partenza” per poter impostare una cila. Non si realizzeranno muri (almeno al momento non è previsto) ma rifacimento completo di tutti gli impianti, pavimenti rivestimenti e ovviamente sanitari. Ho fatto un schema impianti perché sposteremo la posizione dei sanitari. Penso farò degli esecutivi/schemi di posa dei rivestimenti.
Il comune mi ha specificato di fare appunto una cila. Il cantiere si trova a circa 1 ora di strada da dove lavoro abitualmente, quindi benché sia una pratica “semplice” ho comunque dei costi vivi perciò mi trovo in difficoltà nell’impostare in preventivo che stia in piedi (l’importo lavori sarà circa 15k variabile ancora dall scelta che farà la committenza sulle varie finiture)
Il comune mi ha specificato di fare appunto una cila. Il cantiere si trova a circa 1 ora di strada da dove lavoro abitualmente, quindi benché sia una pratica “semplice” ho comunque dei costi vivi perciò mi trovo in difficoltà nell’impostare in preventivo che stia in piedi (l’importo lavori sarà circa 15k variabile ancora dall scelta che farà la committenza sulle varie finiture)
Se non è prevista una diversa distribuzione non credo tu possa presentare una cila. Comunque, ammesso che sia così considera rilievo + accesso agli atti (500), almeno 4/5 volte dovrai farti vedere in cantiere per la dl (600) esecutivi (400) pratica (800). Considera tutto al minimo. Sei intorno ai 2300, con 1000 ci rimetti a meno che non ti interessi inserire questo lavoro come CV. Poi sta a te decidere...
Ho chiesto al tecnico del comune che ha confermato che il rifacimento completo degli impianti ricade nella manutenzione straordinaria e quindi necessita di cila (anche per usufruire delle detrazioni fiscali).
Eh si, almeno sui 2000 euro sarebbe una cifra minima per non andare in perdita, forse dovrei anche fare un calcolo di quanto mi costa il viaggio a/r per fare le visite in cantiere
Eh si, almeno sui 2000 euro sarebbe una cifra minima per non andare in perdita, forse dovrei anche fare un calcolo di quanto mi costa il viaggio a/r per fare le visite in cantiere
Secondo me ti conviene intanto farti pagare il lavoro svolto fino ad ora, rilievo e verifica precedenti edilizi. A seguire presentargli il preventivo per la parte successiva.
Se ti pagano vai avanti, se trovi da discutere anche su questa prima parte ti fai pagare e li saluti.
Se ti pagano vai avanti, se trovi da discutere anche su questa prima parte ti fai pagare e li saluti.
Il tecnico come fa a dire che serve la cila.. le detrazioni possono essere richieste anche senza
Il tecnico del comune farebbe bene a cambiare mestiere. Oppure a mettersi seriamente a studiare la normativa.
Si tratta di opere realizzabili in regime di edilizia libera, senza se e senza ma. In quanto tali la CILA, se presentata, va rigettata.
Si tratta di opere realizzabili in regime di edilizia libera, senza se e senza ma. In quanto tali la CILA, se presentata, va rigettata.
La risposta del tecnico comunale mi lascia allibita. Comunque il mio Comune tra le FAQ ha messo proprio la questione rifacimento bagno perché erano tormentati da Cile fatte a sproposito
Non è più corretto così, rifare completamente un bagno compreso gli impianti, senza modificare muri, è manutenzione ordinaria come stabilito dall’art. 3. “… interventi necessari a mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti …” nella CILA, alla voce “qualificazione dell’intervento”, il cliente dichiara che rientra nell’art. 6-bis?? È un falso. Sono d’accordo con Archifish, va rigettata, ma l’iter previsto è un po' differente. Ipotizziamo un caso estremo (direi anche assurdo) … depositata la CILA, il tecnico nel frattempo “vede la luce” e conviene sul fatto che è una manutenzione ordinaria. Il Comune non può annullarla perchè la CILA è una comunicazione (fatta dal committente) non un'autorizzazione, né un titolo abilitativo, può dichiarare l’inefficacia. Invece la tua relazione asseverata allegata alla CILA dove dichiari una manutenzione straordinaria solo perché lo dice il tecnico Comunale a prescindere dalle normative? La tua, è una dichiarazione giurata e assumi una responsabilità penale in caso di dichiarazioni false. Asseverare manutenzione straordinaria un intervento classificato per legge come manutenzione ordinaria, si configura come falsità ideologica in atto pubblico, e cosa è tenuto a fare il Comune? Ha il dovere di fare denuncia (penale), e segnalarlo all’ordine che provvederà a darti sanzione disciplinare. La mia non è un’opinione, è un’esperienza diretta affrontata personalmente. Quindi fossi in te ci rifletterei ancora un pò
Quali lavori rientrano nella CILA?
I lavori per cui si richiede la comunicazione di inizio lavori asseverata non devono interessare la struttura dell’edificio (come ad esempio scale, solai, ecc.), non devono modificare né la volumetria né la destinazione d’uso dell’edificio.
I lavori sono:
- interventi per rinnovare e sostituire parti di edifici;
- interventi per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici;
- frazionamento o accorpamento di unità immobiliari anche con variazione delle superfici delle singole unità (purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso).
Secondo l'art 6 bis del Testo Unico sull'Edilizia, quindi, la ristrutturazione completa del bagno, richiede il deposito della Comunicazione di inizio lavori asseverata CILA a firma di un professionista (architetto, ingegnere, geometra o perito). Non è obbligatoria, seppur consigliata, la direzione lavori.
I lavori per cui si richiede la comunicazione di inizio lavori asseverata non devono interessare la struttura dell’edificio (come ad esempio scale, solai, ecc.), non devono modificare né la volumetria né la destinazione d’uso dell’edificio.
I lavori sono:
- interventi per rinnovare e sostituire parti di edifici;
- interventi per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici;
- frazionamento o accorpamento di unità immobiliari anche con variazione delle superfici delle singole unità (purché non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso).
Secondo l'art 6 bis del Testo Unico sull'Edilizia, quindi, la ristrutturazione completa del bagno, richiede il deposito della Comunicazione di inizio lavori asseverata CILA a firma di un professionista (architetto, ingegnere, geometra o perito). Non è obbligatoria, seppur consigliata, la direzione lavori.
La ristrutturazione del bagno implica la sostituzione di tubature, impianti e massetto è una manutenzione straordinaria che richiede l’ottenimento della CILA, quindi ciò che è stato detto dal tecnico comunale non è completamente sbagliato. Questi interventi dovrebbero rientrare nella “realizzazione e integrazione di servizi igienico-sanitari“. No?
Premesso, la mia intenzione non è convincerti. Ma permettimi, senza offesa, di segnalare che dal mio punto di vista, la tua interpretazione della norma è errata.
Nel tuo elenco citi due interventi come distinti:
“rinnovare e sostituire parti di edifici”
“realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici”
In realtà la norma li definisce nella manutenzione straordinaria come un insieme di opere necessarie per “rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, NONCHÉ (tradotto: “e inoltre”) per realizzare ed INTEGRARE (tradotto: “aggiungere, completare”) i servizi igienico-sanitari e tecnologici”. Con il termine “nonché” la norma chiarisce che si tratta di un’unica categoria di interventi, non di due distinte. E “integrare” significa aggiungere impianti NON PRESENTI. Si torna così, al punto di partenza del mio messaggio precedente, all’art. 3 comma A. Rientrano nella manutenzione ordinaria le “opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici ESISTENTI”, opere, occhio e croce, coincidono alle tue. Pertanto, sempre secondo l’art. 6-bis, tra gli interventi subordinati alla CILA, restano esclusi quelli elencati all’art. 6, (comma A: interventi di manutenzione ordinaria). Quindi il rifacimento completo del tuo bagno non richiede il deposito della CILA.
Nel tuo elenco citi due interventi come distinti:
“rinnovare e sostituire parti di edifici”
“realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici”
In realtà la norma li definisce nella manutenzione straordinaria come un insieme di opere necessarie per “rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, NONCHÉ (tradotto: “e inoltre”) per realizzare ed INTEGRARE (tradotto: “aggiungere, completare”) i servizi igienico-sanitari e tecnologici”. Con il termine “nonché” la norma chiarisce che si tratta di un’unica categoria di interventi, non di due distinte. E “integrare” significa aggiungere impianti NON PRESENTI. Si torna così, al punto di partenza del mio messaggio precedente, all’art. 3 comma A. Rientrano nella manutenzione ordinaria le “opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici ESISTENTI”, opere, occhio e croce, coincidono alle tue. Pertanto, sempre secondo l’art. 6-bis, tra gli interventi subordinati alla CILA, restano esclusi quelli elencati all’art. 6, (comma A: interventi di manutenzione ordinaria). Quindi il rifacimento completo del tuo bagno non richiede il deposito della CILA.
Faccio un po' di esempi reali di lavori che ricadono in cila. Esempio 1: unisco locale soggiorno con locale cucina per avere un ambiente unico e per farlo butto via un tramezzo. Faccio qualche modifica all'impianto ma niente di che. Esempio 2: da un solo bagno gigantesco anni 70 ricavo due servizi igienici. Esempio 3: ho una casa vecchia con un bagno con accesso dalla cucina e voglio fare un antibagno per cui metto mano alla tramezzatura. Esempio 4: ho un ingresso enorme di cui non me ne faccio nulla e voglio crearmi un ripostiglio per cui ho bisogno di mettere due tramezze. Esempio 5: voglio frazionare un grande appartamento senza fare opere strutturali. E potrei andare avanti all'infinito o quasi. Per cui non è che faccio tanto fatica a trovare esempi di cosa serve la cila.“realizzazione e integrazione di servizi igienico-sanitari“ io ho sempre interpretato bagni nuovi nel senso che prima c'era un ripostiglio e ci faccio un bagno, allargamento di un bagno microscopio rubando superficie alla camera vicina, ricavare due bagni da un bagno grande originario. W il mio comune che ha fatto l'abaco degli interventi altrimenti gli arrivano 50 Cile al giorno di chi deve rifarsi il bagno come era e dove era. Rifare un massetto è attività libera!
@Archifish, @Archstatis, @Kia condivido e confermo.
Aggiungo che anche io non è la prima volta che mi soffermo su quel punto ed ho già dato altre volte la mia spiegazione peraltro condivisa dalla maggioranza dei colleghi (pignoli almeno quanto me) e comunque dalle amministrazioni locali, sulla base del combinato disposto del "Decreto Scia 2" e de "Glossario Edilizia Libera" (rispettivamente del 2016 e del 2018), ovvero una interpretazione consolidata: la il passaggio “realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici” correttamente citato ed argomentato da chi mi precede, è relativo alla REALIZZAZIONE di nuovi servizi igienici o alla TRASFORMAZIONE di locali esistenti che vengono adibiti a tale nuova funzione.
Aggiungo che anche io non è la prima volta che mi soffermo su quel punto ed ho già dato altre volte la mia spiegazione peraltro condivisa dalla maggioranza dei colleghi (pignoli almeno quanto me) e comunque dalle amministrazioni locali, sulla base del combinato disposto del "Decreto Scia 2" e de "Glossario Edilizia Libera" (rispettivamente del 2016 e del 2018), ovvero una interpretazione consolidata: la il passaggio “realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici” correttamente citato ed argomentato da chi mi precede, è relativo alla REALIZZAZIONE di nuovi servizi igienici o alla TRASFORMAZIONE di locali esistenti che vengono adibiti a tale nuova funzione.
Buonasera colleghi, premettendo che vorrei ringraziare tutti per il proprio contributo e che rileggendo la norma e studiando un pò sono giunta alla vostra stessa conclusione (non ho ancora troppa esperienza in pratiche edilizie in più se il tecnico del comune mi porta fuori strada, la vedo ancora più dura!)
Se ci trovassimo poi nella situazione in cui si rileva la necessità di fare una contro parete (h. 100-120 cm) per poter incassare la vaschetta di scarico del WC (e spostare la caldaia dalla cucina al bagno), sarebbe necessario riaccatastare l'immobil e sarebbe dunque una manutenzione straordinaria in questo caso?
Se ci trovassimo poi nella situazione in cui si rileva la necessità di fare una contro parete (h. 100-120 cm) per poter incassare la vaschetta di scarico del WC (e spostare la caldaia dalla cucina al bagno), sarebbe necessario riaccatastare l'immobil e sarebbe dunque una manutenzione straordinaria in questo caso?
Ciao scusami mi sembri un po' confusa
Sperando di chiarirti le idee, e se vedi che non ti è chiaro ti proporrei:
Di mantenere tu l'incarico e cercare un collega più esperto e farti affiancare
Detto questo:
La logica non è: variazione catastale = manutenzione straordinaria
Ma la logica è: Individuazione opere da fare = Manutenzione straordinaria = Pratica Edilizia da individuare = Manutenzione straordinaria leggera = CILA
- CILA nel tuo caso comporta nel tuo Comune penso:
- Protocollazione in Comune
- Direzione Lavori
- Fine lavori e DiCo
- Variazione Catastale
Sperando di chiarirti le idee, e se vedi che non ti è chiaro ti proporrei:
Di mantenere tu l'incarico e cercare un collega più esperto e farti affiancare
Detto questo:
La logica non è: variazione catastale = manutenzione straordinaria
Ma la logica è: Individuazione opere da fare = Manutenzione straordinaria = Pratica Edilizia da individuare = Manutenzione straordinaria leggera = CILA
- CILA nel tuo caso comporta nel tuo Comune penso:
- Protocollazione in Comune
- Direzione Lavori
- Fine lavori e DiCo
- Variazione Catastale
@Archipoppy in risposta secca alla tua ultima domanda: poichè la modifica non interessa una diversa distribuzione e pertanto non andrebbe ad influire su quanto rilevante dal punto di vista urbanistico trattandosi peraltro di elemento con finalità meramente tecniche (cavedio), rimani in M.O.
Sollevo anche io la necessità di farti affiancare poichè in realtà questi argomenti costituiscono la base del lavoro e non vorrei incappassi in questioni più complesse da gestire.
Sollevo anche io la necessità di farti affiancare poichè in realtà questi argomenti costituiscono la base del lavoro e non vorrei incappassi in questioni più complesse da gestire.