Buongiorno
dei miei clienti vorrebbero trasformare un pergolato esistente (di circa 18 mq) in tettoia coperta con tavolato e tegole. L'edificio è un villino bifamiliare, con piano seminterrato, piano terra e primo piano e il pergolato si trova al piano terra.
Al Comune di Fiumicino, dove si trova l'immobile, mi hanno detto che serve una SCIA e l'assenso del vicino, in quanto il prospetto è comune, ma non mi hanno detto della necessità di presentazione della pratica al Genio Civile.
Ora dei colleghi ingegneri invece mi dicono che serve. Per questa trasformazione da pergolato esistente in tettoia secondo voi devo presentare una pratica al Genio Civile?
Grazie
MeLi : [post n° 497680]
Trasformazione di Pergolato in tettoia
Dipende se da quelle parti (Regione Lazio) esistono limiti di superificie e peso permanentemente portato tali per cui la struttura possa configurarsi o meno quale intervento privo di rilevanza ai fini della pubblica incolumità.
Potrebbe servire progetto strutturale e deposito oppure una semplice verifica di dimensioni e carichi per dimostrare che si rientra in una casistica per così dire semplificata.
Potrebbe servire progetto strutturale e deposito oppure una semplice verifica di dimensioni e carichi per dimostrare che si rientra in una casistica per così dire semplificata.
In linea generale la realizzaizone di un tettoria comporta il rilascio in realtà del Permesso di costruire o al limite della Scia art. 23.
Sono interventi che impattano sul territorio in modo permanente ed indipendentemente dalla tecnologia costruttiva utilizzata: il concetto di "precarietà" è ormai superato da sentenze giurisprudenziali l'ultima della quale conferma il presupposto del solo utilizzo (oltre che consistenza) ai fini della classificazione dell'opera.
Peraltro la copertura di quello spazio determina aumento della superficie utile accessoria.
Dal punto di vista strutturale non vi è dubbio che, in base alla dimensione dell'opera, questa debba essere soggetta a deposito del progetto/asseverazione.
Sono interventi che impattano sul territorio in modo permanente ed indipendentemente dalla tecnologia costruttiva utilizzata: il concetto di "precarietà" è ormai superato da sentenze giurisprudenziali l'ultima della quale conferma il presupposto del solo utilizzo (oltre che consistenza) ai fini della classificazione dell'opera.
Peraltro la copertura di quello spazio determina aumento della superficie utile accessoria.
Dal punto di vista strutturale non vi è dubbio che, in base alla dimensione dell'opera, questa debba essere soggetta a deposito del progetto/asseverazione.