Buonasera, volevo chiedere consiglio su una possibile pratica, un cliente in procinto di vendere un appartamento, ha appena ottenuto il rilascio della concessione in sanatoria per la chiusura di un sotto balcone al piano terra di una villetta a schiera. E' stato chiuso in parte con portafinestra e in parte con muro e finestra. Contestualmente o subito dopo la presentazione della domanda di condono (ma comunque non oggetto di condono) è stata demolita quella che prima era la porzione di parete perimetrale (non portante) ma che ora era tecnicamente un muro interno. Può essere fatta una "normale" CILA in sanatoria secondo voi per sanare la situazione? Tecnicamente non c'è nessun aumento di SUL in quanto il sotto balcone è diventato residenziale con il condono.
E quindi di conseguenza, immaginando che l'abuso non fosse stato fatto anni fa ma che fosse una richiesta attuale del cliente basterebbe una normale CILA? Il mio dubbio è sul muro che precedentemente era perimetrale è in teoria ora diventato a tutti gli effetti un muro interno.
Grazie per i consigli/condivisioni di esperienze
Arch.Riccardo M : [post n° 497791]
DEMOLIZIONE PORZIONE PARETE PERIMETRALE SU CONDONO SOTTO BALCONE
Il muro da esterno è divenuto interno con l'ampliamento condonato. Il problema semmai è il fatto che l'opera sia stata realizzata "Contestualmente o subito dopo la presentazione della domanda di condono" e non dopo aver ottenuto la concessione in sanatoria.
Se la porzione condonata è stata assentita come "superficie residenziale" non c'è aumento di SUL, viceversa Si, poichè si annette un vano accessorio che perde la propria autonomia.
Nel caso di sanatoria (CILA) occorre tuttavia verificare che le condizioni igienico-sanitarie del vano "derivato" dalla fusione siano rispettate nella loro interezza ed attualità: a nulla valgono altezze o rapporti non rispettati nel condono proprio in quanto lo si stà "superando".
Se la porzione condonata è stata assentita come "superficie residenziale" non c'è aumento di SUL, viceversa Si, poichè si annette un vano accessorio che perde la propria autonomia.
Nel caso di sanatoria (CILA) occorre tuttavia verificare che le condizioni igienico-sanitarie del vano "derivato" dalla fusione siano rispettate nella loro interezza ed attualità: a nulla valgono altezze o rapporti non rispettati nel condono proprio in quanto lo si stà "superando".
