unoquasicomete : [post n° 498489]

Sbaglio io o il meccanismo INARCASSA è perverso?

Salve a tutti,

sono un architetto over35, che dopo anni da dipendente ha deciso di mettersi in proprio aprendo p.IVA a dicembre 2019 (proprio poco prima di quel bel 2020) e quest'anno mi vede terminare l'ultimo anno utile per la richiesta di deroga dei contributi minimi INARCASSA, senza la quale visto le annate 2020-2023 avrei sicuramente chiuso bottega.

Ora, ho pensato di fare due conti con il nuovo regime previdenziale cui sarò sottoposto dal 2026 (circa 3000e minimi richiesti) ed ho provato a fare due conti per valutare come regolarmi con qualche preventivo che (fortunatamente) mi hanno richiesto, ma spero di aver sbagliato qualche cosa.

Dunque...se dalla parcella la cassa è al 4%, per arrivare ai 3000e solo mediante le fatture emesse, vuol dire che dovrei fatturare 75000e annui di imponibile?

Cioè, se non fatturo almeno 6250e al mese il resto della cassa lo devo pagare con parte dei guadagni netti (cui ovviamente andranno detratte anche le tasse in regime forfettario)...non so, a me pare "leggermente" esagerato visti i tempi in cui viviamo...

Ho sbagliato io nel fare i conti, oppure è proprio un meccanismo perverso che ti costringe a reinvestire i tuoi guadagni netti nella cassa previdenziale senza possibilità di rivalersi sulla committenza con una percentuale maggiore???
unoquasicomete :
AGGIUNTA:

Se ho capito bene, anche arrivando ai 75000e/annui, considerando che con l'aliquota al 14.50% si superano i minimi soggettivi (2750e) di 8125+euro, la quota che non verrebbe coperta dalla committenza in fattura, e quindi da sottrarre ai guadagni netti, sarebbe ancora mggiore...ma è possibile???
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