desnip : [post n° 90229]
compravendita terreno
Per l'acquisto di un terreno agricolo quale dovrebbe essere (in percentuale) la somma da dare a titolo di caparra? Vi sembra plausibile su 100000 euro dare 1400 euro per un anno e mezzo?
in che percentuale sia, ma forse non è specificato su qualche documento il pagamento, la caparra o altro? magari lì c'è scritto...
In pratica la questione è questa: ad un mio cliente hanno proposto di acquistare un terreno di ca. 700 m a 120 euro/mq, con una caparra di 2 euro/mq. Ora, io vorrei sapere se per l'acquisto di un immobile esiste un minimo da versare in percentuale a titolo di caparra... altrimenti chiunque potrebbe decidere di "rischiare" 1400 euro, no?
ho trovato questa nota che riguarda la percentuale della caparra da versare sulla compravendita in generale. Vale anche per i terreni.
Comunque è sempre il 10%.
Promessa unilaterale di vendita
Atto per il quale, solo s'impegna, il venditore a vendere e l'acquirente dispone semplicemente di un diritto di opzione; cioè ha la libertà di acquistare o no per una certa scadenza. La vendita sarà realizzata il giorno nel quale toglierà l'opzione. In compenso deve versare una caparra generalmente uguale al 10% del prezzo di vendita. Se l'acquirente non conclude la vendita la caparra rimane al venditore, salvo clausole sospensive.
Comunque è sempre il 10%.
Promessa unilaterale di vendita
Atto per il quale, solo s'impegna, il venditore a vendere e l'acquirente dispone semplicemente di un diritto di opzione; cioè ha la libertà di acquistare o no per una certa scadenza. La vendita sarà realizzata il giorno nel quale toglierà l'opzione. In compenso deve versare una caparra generalmente uguale al 10% del prezzo di vendita. Se l'acquirente non conclude la vendita la caparra rimane al venditore, salvo clausole sospensive.
La caparra
La caparra è una somma di denaro data come garanzia. Ne esistono due tipi (confirmatoria e penitenziale).
Negli acquisti di case tra privati se ne usa quasi sempre una sola: quella confirmatoria. Perciò quando in compromesso si parla semplicemente di "caparra" s'intende quella confirmatoria.
La caparra confirmatoria
La "caparra confirmatoria" è un anticipo sul prezzo d'acquisto dell'immobile. Viene pagata dall'acquirente quando firma il compromesso e impegna entrambi le parti alla conclusione dell'affare. Se l'acquirente si ritira dall'affare, perde ciò che ha versato; se è il venditore (cioè chi ha già incassato i soldi) a ritirarsi dall'impegno, dovrà rendere all'acquirente la somma ricevuta oltre a una penale pari a quanto incassato: in pratica, restituirà il doppio della somma ricevuta.
La parte che rispetta i patti (cioè che non si ritira) può se lo preferisce ricorrere al tribunale per ottenere che venga fatto quanto stabilito nel contratto. Inoltre potrà richiedere un risarcimento del danno subito: si pensi per esempio al caso di un venditore che si fosse già impegnato ad acquistare un altro appartamento, certo di incassare una determinata cifra dalla vendita del proprio, e non potesse perfezionare l'acquisto alla scadenza prestabilita.
La caparra penitenziale
La "caparra penitenziale" è un somma di denaro prestabilita a indennizzo dell'eventuale recesso (cioè ritiro) dal contratto. In questo modo il venditore e il compratore hanno già stabilito che o l'uno o l'altro possono recedere dal contratto pagando appunto una penitenza. Nel caso sia il compratore a recedere perde quanto versato, nel caso sia il venditore, deve restituire il doppio.
Con questa formula viene preventivamente esclusa la possibilità di richiedere in tribunale, come invece è consentito dalla caparra confirmatoria, il trasferimento della proprietà o un risarcimento dei danni.
La caparra è una somma di denaro data come garanzia. Ne esistono due tipi (confirmatoria e penitenziale).
Negli acquisti di case tra privati se ne usa quasi sempre una sola: quella confirmatoria. Perciò quando in compromesso si parla semplicemente di "caparra" s'intende quella confirmatoria.
La caparra confirmatoria
La "caparra confirmatoria" è un anticipo sul prezzo d'acquisto dell'immobile. Viene pagata dall'acquirente quando firma il compromesso e impegna entrambi le parti alla conclusione dell'affare. Se l'acquirente si ritira dall'affare, perde ciò che ha versato; se è il venditore (cioè chi ha già incassato i soldi) a ritirarsi dall'impegno, dovrà rendere all'acquirente la somma ricevuta oltre a una penale pari a quanto incassato: in pratica, restituirà il doppio della somma ricevuta.
La parte che rispetta i patti (cioè che non si ritira) può se lo preferisce ricorrere al tribunale per ottenere che venga fatto quanto stabilito nel contratto. Inoltre potrà richiedere un risarcimento del danno subito: si pensi per esempio al caso di un venditore che si fosse già impegnato ad acquistare un altro appartamento, certo di incassare una determinata cifra dalla vendita del proprio, e non potesse perfezionare l'acquisto alla scadenza prestabilita.
La caparra penitenziale
La "caparra penitenziale" è un somma di denaro prestabilita a indennizzo dell'eventuale recesso (cioè ritiro) dal contratto. In questo modo il venditore e il compratore hanno già stabilito che o l'uno o l'altro possono recedere dal contratto pagando appunto una penitenza. Nel caso sia il compratore a recedere perde quanto versato, nel caso sia il venditore, deve restituire il doppio.
Con questa formula viene preventivamente esclusa la possibilità di richiedere in tribunale, come invece è consentito dalla caparra confirmatoria, il trasferimento della proprietà o un risarcimento dei danni.
Informazioni molto utili... In effetti nel mio caso si tratta di una caparra penitenziale, ma ciò che mi interessava era soprattutto il quantum.
Bye
Bye
certo, mi sembra che tra le cose che ho consultato c'era scritto anche in questo sito. La quarta voce partendo dal basso.
www.creditfoncier.fr/editorial/international_italien/itag__glossary.…
www.creditfoncier.fr/editorial/international_italien/itag__glossary.…