giorgio : [post n° 220059]

PEC che fare?Minacce da parte dell'ordine?

Salve premetto che sono da poco abilitato,e al momento per campare sicuramente non faccio l'architetto,ma faccio altro,e le prospettive non sono per nulla incoraggianti

Stamane ho ricevuto dal mio ordine di appartenenza questa mail:

"Gentile xxxxx xxxxxxxx,

Si ricorda a tutti i professionisti che non avessero ancora attivato la casella di Posta Elettronica Certificata (PEC), che il termine per l'attivazione era fissato per il giorno 28 novembre 2009.

Tuttavia, poichè abbiamo riscontrato che numerosi iscritti non ancora ritirato la busta contenente i codici per l'attivazione del servizio, si sollecita il suddetto ritiro.

Si riporta, inoltre, uno stralcio bla,bla,bla,bla,ecc......

Per chi non si dota del servizio sono previste sanzioni che saranno stabilite dagli Ordini di riferimento, che hanno l'obbligo di controllare il rispetto della normativa da parte degli iscritti.

Cliccare sul seguente link per scaricare il modulo di attivazione del servizio e le istruzioni per l'attivazione"

Ora mi chiedo se sia per forza necessario sottoscrivere un servizio che dopo due anni paghero' e che forse non sfruttero' mai,o se si possa in qualche modo evitare!!E poi ancora non ho visto alcun centesimo entrare nelle mie tasche e già ci sono minacce di sanzioni
e pretese di sottoscrizioni!!
Oltre alla seccatura di recarsi personalmente all'ordine per sottoscrivere e avere i codici segreti di iscrizione pur abitando ora in un altra città!
Sandra :
Mi unisco al coro....anche io non saprei cosa farmene al momento.
beppe :
Legge 2 del 28.01.2009 art.16 comma 7. E' la legge di conversione del decreto anticrisi.
La PEC è d'obbligo e va attivata entro il 29.11.2009 per i professionisti. Ma non c'è scritto da nessuna parte che se non si attiva c'è una sanzione. Poi se gli c'è una circolare o un provvedimento interno da parte degli ordini questo non so dirtelo. Ma la legge parla di obblighi ma non di sanzioni.
Paolo :
Purtroppo è un adempimento obbligatorio per legge, tutti i professionisti iscritti a un ordine professionale si devono dotare di PEC.
Non so che cosa comporti il fatto di non aprire questo account, ma è meglio non rischiare, visto i tempi che corrono.
giorgio :
Pieno rispetto per le leggi (giuste o sbagliate che siano),
Ma io in questa e-mail dell'ordine(per giunta di prima mattina!!) ho colto un modo di fare un po minatorio e interessato a invogliare(sanzioni!!???)
Poi ho saputo anche della Società che si è presa l'appalto con il mio ordine di appartenenza ,per curare questo servizio....e a me sa tanto di business!!
Forse avranno garantito qualche viaggio a qualcuno?....bo ! chissà!!
Speriamo che ci sia almeno un garante(Antitrust) su questo affare all'italiana..,e non il solito Far West!!
Ennesima occasione di arricchimento a danno sempre dei più deboli!!
poipoi :
a me sembra che l'ordine abbia tutto il diritto di ricordare agli iscritti un obbligo di legge. Mi sembra che abbia il dovere di sanzionare un iscritto che (giusta o sbagliata che sia) non adempie a una legge dello stato.
Ti sei iscritto a un Albo professionale e non al circolo bocciofilo sotto casa. Non è un gioco. Se poi in questo paese la legalità è diventata un optional, questo non vuol dire che tutti debbano smettere di fare il loro dovere. Non si può reagire in questo modo quando c'è (finalmente) qualcuno che ci ricorda che esiste una Legge e va rispettata. Magari lo facessero più spesso, e per cose più serie.
Deboli? Far West?
Far west vuol dire che ognuno si fa giustizia da solo, che la legge, lo stato non c'è. Se qualcuno ti ricorda che hai un obbligo di legge da rispettare, in quanto professionista iscritto a un Albo, è nel pieno delle sue prerogative e la tua reazione è assolutamente fuori luogo, sproporzionata, e anche sbagliata. Informati meglio.
Esiste un albo pubblico di fornitori di pec. Nel caso del mio ordine c'è stata una gara per la fornitura, e qualcuno l'ha vinta con l'offerta migliore. Come avviene in qualsiasi paese civile.
Fra due anni dovrai pagarti questi 5 euro l'anno di casella pec? Ti hanno svegliato la mattina presto con questa mail dal tono sgarbato? Accidenti che cattivoni! Questi sì che sono problemi seri. Hai tutta la mia solidarietà.
giorgio :
x poipoi:
Forse non hai recepito(o non hai voluto recepire) il tono provocatorio del mio secondo intervento.
E scusami(almeno parlo per il mio ordine) non li ho mai visti cosi' interessati e premurosi nei miei confronti
anzi non si sono mai fatti sentire se non per vendermi qualcosa(corsi e software)
Siamo abbastanza grandi e vaccinati per non credere più agli asini che volano!
Ben vengano i buoni principi da te citati,ma ti ripeto il concetto :qui nessuno è fesso,purtroppo sono abbastanza smaliziato e quello che dici tu,io non me lo bevo,come fosse succo di fragole,ma vedi un po tu!!!
gg :
caro giorgio.
permettimi di dissentire sul fatto che il tuo ordine avrebbe un interesse economico nell'invitarti a ritirare i dati della tua pec.
O almeno non nel senso che dici tu.
Un interesse c'è, ma è di altra natura.

Primo. Mi sembra di capire che il tuo ordine ha aderito a una convenzione stipulata con il consiglio nazionale, che ha fatto la gara. E quindi non ci può essere alcun interesse personale di qualcuno del tuo ordine. Se la tua è un pec.archiworld.it, allora è come ti dico.

In questo caso, la tua pec è stata già attivata e pagata, quindi che ritiri la busta oppure no, a loro non cambia niente. Almeno nel senso che dici tu.

L'interesse del tuo ordine a fornirti una pec, invece, è quello di poter facilitare le comunicazioni ufficiali nei tuoi confronti.
È questo il motivo per cui insistono, oltre al fatto che si tratta di un obbligo di legge per tutti i professionisti iscritti a un albo.

Fin quando non andrai a ritirare quella busta con le password, ci sarà qualcuno che deve stampare una lettera, imbustarla, e inviarla tramite raccomandata al tuo indirizzo di residenza. Dato che vivi fuori, il postino non troverà nessuno e lascerà un cartoncino giallo nella tua buca delle lettere. Sarai quindi costretto a recarti all'ufficio postale, fare la fila, e finalmente avrai la tua brava lettera raccomandata dove magari c'è la convocazione all'assemblea di bilancio del tuo ordine che non te ne può fregare di meno.

Se invece vai a ritirare quella busta, da quel momento in poi potranno inviarti semplicemente un messaggio e-mail.

Mi sembra che questo abbia più senso che le tue illazioni su presunti interessi privati in una gara che il tuo ordine probabilmente non ha mai fatto.
poipoi :
x giorgio
qual è il tuo ordine?
Gli voglio scrivere una mail di apprezzamento.
Qualcuno che difende la legalità oggi è merce rara.
giorgio :
x poipoi:
Ho capito sei tu il presidente dell'ordine!!!

Scherzi a parte,mi sembra invece che tu stia esagerando al contrario,è inutile dirti qual'è il mio ordine di appartenenza,tanto sono tutti bravi,bellii e corretti
Comunque pur non pensandola come te,rispetto il tuo punto di vista
beppe :
Sul fatto che vada richiesta la PEC non c'è dubbio che esiste una legge che lo impone, solo che la legge non dice cosa succede qualora uno non la attiva. Nè la legge ti dice che devi rivolgerti obbligatoriamente al tuo ordine per attivarla ma solo di comunicargliela. Certo l'ordine può stipulare una convenzioni con società titolate per questa forma di esercizio. La sanzione chi la stablisce se non l'attivo? L'ordine? Non credo proprio. Dovrà dirmelo qualcuno cosa mi succede. vado in galera, pago una multa di 1,2,10,100,1000 euro. Insomma che fanno? Mi processano? Come al solito c'è qualcosa alla base che non funziona.
Infine vorrei invitarvi a chiedere a tutti gli uffici pubblici che frequentate per lavoro e non: comuni, province, regione, genio civile, soprintendenza, ente parco, uffici del territorio e chi più ne ha e più metta, se hanno adempiuto anch'essi al loro dovere, ovvero quella dell'attivazione dell PEC.
Se glielo chiedi alcuni non sanno nemmeno di cosa tu stia parlando.
Buona domenica a tutti.
poipoi :
x Beppe
trattandosi di un obbligo di legge, ritengo che possa rientrare nei compiti di un ordine stabilire, avendone diretta conoscenza, che gli iscritti che violano una legge dello Stato possano avere una sanzione disciplinare.
Se l'ordine a cui appartiene giorgio ha stabilito questo (o meglio minaccia di farlo) credo stia svolgendo un compito istituzionale che gli spetta.

Ti chiederai perché mi prendo a cuore la questione. Il mio interesse - e credo sia un interesse comune - è che questo benedetto paese si modernizzi. E nel bene e nel male questa pec va proprio in quella direzione. Non sono presidente di un ordine e nemmeno amministratore delegato di un fornitore di pec. Vorrei soltanto poter lavorare come fanno molti miei colleghi in Europa.

Sulla mancata diffusione della pec nella P.A. non posso che essere d'accordo con la tua analisi, anche se per diretta conoscenza devo dire che la diffusione è inversamente proporzionale alla latitudine. Purtroppo.
Ma sarai certamente d'accordo sul fatto che questo non può costituire un alibi, ma uno stimolo. Ad maiora.
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