Al : [post n° 240127]

INARCASSA | seconda rata da 300 a 1500 euro

Vorrei ricordare a tutti coloro si trovano nella situazione descritta nei post successivi, di inoltrare formale lettera di protesta all'Ordine degli Architetti della propria città, in quanto ente tutelante della professione, e anche ai rispettivi delegati di Inarcassa.

L'assurdità di rendere retroattive le norme del nuovo statuto è chiara a tutti. Resta adesso da comprendere se questa azione è lecita, considerato che coloro i quali si sono iscritti ad Inarcassa prima del nuovo statuto, hanno sottoscritto una norma diversa.

Seppur cambiare statuto è diritto di Inarcassa, ciò non deve confutare quanto deliberato prima! Non si può dire "scusate abbiamo sbagliato, ciò che abbiamo detto prima non vale più"! Tutt'altro si può dire "da ora in poi le regole sono queste, nel rispetto di quanto deliberato in precedenza".

La retroattività della norma è eticamente un'azione scorretta nei confronti dei sottoscrittori di Inarcassa, anche per coloro che non sono stati colpiti da questa vicenda, anche perchè è chiaro che "oggi è toccato a noi, e domani toccherà a voi": il modus operandi è vizioso alla base.

Non è mio compito fare chiarezza sulla vicenda: il sospetto lecito è che sia necessario coprire dei "buchi di bilancio".

Stringiamoci in cerchio ed inoltriamo la richiesta di revisione della norma agli Ordini e Inarcassa, e incrociamo le dita.
upload :
ciao, vai al post 239725 di qualche giorno fa!
tommaso :
Sono furioso.Si tratta di un abuso chiarissimo,una norma vessatoria che può essere cancellata solamente ricorrendo al Tar del Lazio,perchè non mi illudo che inarcassa faccia passi indietro.Chi vuole organizzare un ricorso di questo tipo può contattarmi email
Al :
Intanto vediamo come si comportano i vari Ordini degli Architetti. Sarebbe interessante capire quante persone condividono questa situazione, così da averne una stima...
a.marco alcaro :
Lettera aperta al Consiglio di Amministrazione Inarcassa
Antonio Marco Alcaro12 settembre 2010Commenta
Appena rientrati dalle vacanze, alcuni nostri giovani colleghi iscritti a Inarcassa, (Cassa di previdenza Ingegneri e Architetti), hanno avuto una brutta sorpresa.

Nel mandato precedente (2005-2010) il Comitato dei Delegati ha approvato una modifica dello statuto che ha portato da 3 a 5 anni il periodo di agevolazione per i neoiscritti sotto i 35 anni, sembrerebbe un vantaggio in realtà per alcuni si è rilevata una fregatura.

Nella riunione che ha approvato la modifica dello statuto non si è specificato se la nuova norma valeva soltanto per i nuovi iscritti o anche per tutte le iscrizioni antecedenti, la decisione non è da poco in quanto ci sono 2464 colleghi che si vedrebbero perdere di colpo un diritto acquisito.

Il Consiglio di Amministrazione di Inarcassa nella riunione del 22 luglio 2010 ha deliberato di applicare la nuova norma a tutti gli iscritti, motivando la decisione con la constatazione che il numero degli iscritti che beneficierà della nuova norma è di gran lunga superiore a coloro che ne saranno danneggiati.

Prima l’agevolazione valeva per tre anni e l’unico requisito era quello di non aver compiuto 35 anni al momento dell’iscrizione, ora si ha diritto a 5 anni di agevolazione ma a patto che non si superino i 35 anni durante il quinquennio.

Gli iscritti con due anni di anzianità che avevano compiuto 35 anni nel 2009 erano tranquilli di dover pagare a settembre una rata di 250/300 euro di contributo minimo ma si sono visti recapitare un bollettino di ben 1500 euro!!!

Sarebbe venuto un colpo a chiunque, pensate a chi guadagna a malapena mille euro al mese lordi.

Il bello è che non sono stati avvisati per tempo l’aumento è stato caricato tutto sulla rata di settembre e non anche su quella di giugno e non è stata prevista una possibilità di rateizzazione.

Mi sembra che una mazzata del genere in un periodo di crisi così delicato i nostri giovani colleghi non se la meritino.

Vi ricordo che l’art. 11 del codice civile stabilisce il principio di irretroattività:
“La legge non dispone che per l’avvenire: essa non ha effetto retroattivo.”, di fatto questa modifica è retroattiva perché chi si è iscritto nel 2008 (di età inferiore a 35 anni) aveva la certezza di pagare per tre anni un contributo minimo ridotto di un terzo, certezza che è svanita improvvisamente e inaspettatamente.

Bisognava prevedere almeno una proroga per coloro che, prima dell’entrata in vigore della nuova norma, avevano diritto ad un altro anno di agevolazione.

Appena sono venuto a conoscenza della situazione, poiché sono convinto che noi Delegati abbiamo il dovere di aiutare i nostri giovani colleghi, ho scritto una lettera (in allegato) al Consiglio di Amministrazione di inarcassa per consentire una proroga o almeno una rateizzazione del contributo dovuto.

Per dare maggiore forza alla lettera ho contattato tutti i Delegati Architetti e Ingegneri, (230 in tutto il territorio nazionale), chiedendo loro di sottoscrivere il mio appello al CDA, hanno risposto in 20, tra i romani i due ingegneri Aristide Croce e Massimo Calda e l’architetto Loredana Regazzoni, peccato che non abbiano sottoscritto gli altri due colleghi architetti romani.

Il tempo a disposizione è poco il contributo da pagare scade il 30 settembre, ci sono addirittura colleghi che hanno chiesto un finanziamento per pagare il contributo.

Il Presidente di Inarcassa Paola Muratorio, dopo la mia lettera, ha inviato a tutti i Delegati una lettera di chiarimento, le motivazioni espresse non mi hanno del tutto convinto e pertanto ho scritto nuovamente ai Consiglieri di Amministrazione:



Cari amici e colleghi Consiglieri



vorrei esprimere alcune considerazioni in merito alla lettera del nostro Presidente Paola Muratorio del 9 settembre 2010.

Chiarisco che nessuno vuole contestare la modifica degli articoli 22.4 e 22.3 dello statuto che ha mutato il regime di agevolazioni per i giovani iscritti sotto i 35 anni, personalmente ritengo che sia stata una decisione giusta in quanto incentiva i giovani ad iscriversi a inarcassa.

Il problema e’ che in sede di CND non e’ stata chiarita l’applicabilita’ o meno nei confronti dei “vecchi” iscritti, molti Delegati davano per scontato il mantenimento delle agevolazioni per i colleghi che ne avevano diritto.

Nella riunione del CDA del 22 luglio 2010 si e’ deciso di applicare la nuova norma anche ai vecchi iscritti considerando il fatto che coloro che ne avrebbero beneficiato erano di gran lunga superiori a coloro che ne sarebbero stati danneggiati.

Non credo che sia stato un buon metodo di valutazione in quanto non sono stati considerati gli effetti pericolosi che una decisione del genere poteva generare.

Le norme retroattive possono essere soltanto migliorative e non peggiorative, percio’ avete fatto benissimo ad estendere l’agevolazione a coloro che, con la vecchia norma, non potevano usufruirne, ma non potete negare a 2464 colleghi un diritto acquisito e soprattutto non si puo’ inviare un bollettino da pagare di ben 5 volte superiore al precedente senza alcun preavviso e senza possibilita’ di rateizzazione.

Ci sono dei Colleghi che hanno chiesto un finanziamento!! per pagare il contributo.

Certo di una vostra comprensione vi invio in allegato la lettera ufficiale inviata al CDA e sottoscritta da diversi Delegati.



Credo che la problematica non sia facilmente risolvibile, ci sono diverse interpretazioni ma sono convinto che ci siano dei presupposti per fare ricorso, invito tutti i colleghi interessati a seguire gli sviluppi prima di pagare il contributo, spero che prima del 30 settembre ci siano delle novità.
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