redazione p+A : [post n° 281321]

Liberalizzazioni: via ogni riferimento alla tariffa e assicurazione obbligatoria

Cancellato ogni residuo riferimento alle tariffe professionali, obbligatorio il preventivo scritto, anticipazione dell'obbligo di assicurazione professionale, possibilità di partecipare al capitale sociale dei confidi.
Leggi la notizia:
[p+A news: Liberalizzazioni-via-ogni-riferimento-alla-tariffa-e-assicurazione-obbligatoria-da-subito]
sissi :
Ringrazio la redazione p+a, pongo una domanda che è già emersa nei giorni scorsi ma che non ha ancora trovato risposta certa: chi lavora esclusivamente come collaboratore in uno studio è tenuto ad avere l'assicurazione?
E quindi il titolare dello studio deve stipulare un contratto con il collaboratore?
Grazie
xax :
cosa significa che "L'assicurazione antirischi diventa obbligatoria in anticipo"?
io non ce l'ho ed ho presentato dei progetti in via di approvazione... devo fare la polizza subito? quando entra in vigore questo decreto?
redazione p+A :
x sissi
bella domanda.
Non c'è ancora una risposta certa, ma forse è il caso di attendere 1) la pubblicazione del Decreto in Gazzetta e la conversione in Legge 2) eventuali istruzioni da parte delle organizzazioni professionali. Spieghiamo il perché.

Un collaboratore, o meglio un libero professionista free-lance, può avere delle responsabilità di fronte al suo committente, chiunque esso sia, soprattutto se partecipa alla progettazione. Ma un architetto è responsabile di ciò che firma, e i collaboratori non firmano, ma rimangono comunque perseguibili civilmente nel caso facciano danni.

Stiamo parlando però di una sanzione disciplinare. Questi aspetti specifici non vengono sviluppati in dettaglio in un testo di legge, ma saranno oggetto di approfondimento, presumibilmente, da parte del nostro Consiglio Nazionale e/o di quei futuri organismi che si occuperanno di deontologia e sanzioni disciplinari.

Dovremo comunque aspettare che questa norma venga recepita dai codici deontologici delle singole categorie. E prima di agosto dovrebbe arrivare anche una riforma delle professioni.
Attendiamo istruzioni.
francesco :
quindi, essendo noi "finti liberi professionisti", per il momento è meglio aspettare a stipulare una polizza assicurativa?
redazione p+A :
Diciamo che la maggior parte dei liberi professionisti (veri) ce l'hanno già una polizza assicurativa, a prescindere dagli obblighi disciplinari. La nostra è diventata una professione in cui si rischia la denuncia molto più facilmente che in passato.
Lavoriamo tutti in condizioni precarie, sotto grande pressione, e l'errore è sempre dietro l'angolo.
sissi :
Esatto, per i veri liberi professionisti non era obbligatoria ma era cmq meglio averla. Per le finte p. iva attendiamo nuove, se non escono ulteriori normative io direi che possono anche non averla. Grazie
ilsole :
Qualcuno sa dirmi se nel caso di prestazione occasionale prodotta da un dipendente pubblico, questo debba essere assicurato? ovvero se uno svolge 2-3 lavori per privati, lavori autorizzati dal proprio Ente di appartenenza, deve avere un'assicurazione obbligatoria per legge o visto il tipo di prestazione può esserne esentato? Grazie.
Kia :
x ilsole:
scusa ma non si è capito cosa tu faccia. Dipendente pubblico firmi pratiche per conto tuo da architetto con "prestazione occasionale"? La prestazione occasionale è vietata dalla legge Biagi per chi è iscritto ad un albo. Ossia devi avere una p.iva.
archiMS :
La prima cosa che salta all'occhio è che, in qualche modo, il governo ha voluto subito "compensare" quel poco che aveva tolto alle assicurazioni (tra l'altro molto poco dato che, con la scatola nera per le auto, i rischi per l'assicuratore sono davvero pochi). In effetti le assicurazioni (e le banche) sono le uniche categorie che non hanno protestato e non sono scese in piazza...mah!
studio16 :
la polizza va fatta subito?
qualcuno di voi è già informato e conosce i costi per stipulare una polizza con un'assicurazione?
accettiamo suggerimenti e consigli.
studioSEdici
ilsole :
x Kia
In base alla riforma Biagi, una prestazione occasionale con un singolo committente non deve durare per più di 30 giorni, e non deve prevedere un compenso complessivo superiore a 5000 euro lordi nel corso di un anno. Può essere svolta anche da un architetto senza partita iva ma con autorizzazione dell’ente di cui è dipendente.
Ma tornando all’assicurazione, ripropongo la domanda: qualcuno sa dirmi se nel caso di prestazione occasionale prodotta da un dipendente pubblico, questo debba essere assicurato?
Kia :
x il sole
guarda che se sei iscritto ad un albo professionale non puoi fare prestazione occasionale anche se l'ente di cui sei dipendente ti dà l'ok. L'ente regola i rapporti tra te e lui ma non quelli tra te e il fisco o la cassa di previdenza (metterti in regola da quel punto di vista è un affare tuo, mica dell'ente). E poi se leggi bene la legge biagi non dice che se è solo un cliente puoi mentre se sono due o tre non puoi.
Kia :
x ilsole: nel senso che l'Ente per cui lavori ti dice che puoi fare l'architetto o l'ing. in parallelo all'attività che svolgi sotto contratto per lui, ma la forma corretta (e legale) con cui esercitare il secondo lavoro sono affare tuo. Prestazione "occasionale" e prestazione "professionale" sono due cose ben diverse. Anche se hai n.1 cliente l'anno come architetto non ti pone in condizione diversa da chi ne ha n.2/3 l'anno, perchè tanto hai un contratto da dipendente per un ente x. E' sempre prestazione professionale che comporta iscrizione ad un albo....e soggetta a quanto pare all'assicurazione obbligatoria e a tutte le cose che la riforma porterà.
ilsole :
Per Kia: non è questo il forum corretto per parlarne ma sento l’obbligo di chiarire. Leggo un certo disappunto nei confronti di chi saltuariamente svolge un regolare (intendo non in nero) lavoro extra. Chi svolge una attività professionale in forma di collaborazione retribuita con redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (categoria redditi diversi per il fisco) ed è dipendente di un Ente, deve essere iscritto al proprio Ordine (e quindi paga l’iscrizione), se supera i 5000 euro lordi annui deve iscriversi alla gestione separata Inps (e non paga Inarcassa ma paga Inps avendo già un Ente previdenziale), nella fattura inserisce ritenuta d’acconto e l’anno successivo paga al fisco regolari imposte dovute alla somma dei redditi di quanto percepito dai lavori svolti. Nella mia regione c’è una legge che prevede la possibilità di svolgere attività extra se queste non ledono gli interessi dell’Ente. Faccio un esempio pratico: un mio collega è andato in pensione e con la sua liquidazione desiderava ristrutturare una vecchia casa della madre. Ha chiesto a me se ero disponibile ad eseguire progettazione, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza. Avendo i requisiti e previa autorizzazione dell’Ente ho potuto svolgere l'attività resa nota anche all’Ordine a cui sono iscritto. Ho pagato, l'anno successivo, regolari tasse. Ora, se sarà obbligatorio dotarsi di un'assicurazione professionale, provvederò in merito.
Kia :
x il sole:
Punto primo: intanto su questo forum si parla di svariati argomenti.
Punto secondo: mi pare che hai una bella confusione in testa perchè parli di prestazione occasionale (ma poi dici che hai fatto d.l......quindi è una prestazione professionale) fatta con "fattura" che però "non supera i 5000 euro".....Le "fatture" le fa solo chi ha p.iva. Se non hai p.iva, al massimo avrai fatto una "ricevuta". Le ricevute le fa chi fa prestazione occasionale. Se leggi la Legge Biagi vedrai che cose come D.L, coordinatore della sicurezza ecc,ecc. cosucce per cui serve una iscrizione all'ordine che ti dota di timbro, sono ESCLUSE dalla forma di lavoro detta "prestazione occasionale".
Per fare quello che hai fatto tu dovevi avere p.iva (nel regime che + i confaceva), versare i contributi alla gestione separata e versare anche un 4% a Inarcassa da non iscritto (vedi sito inarcassa). Eh si, c'è anche il 4% di inarcassa caro mio, cosa credevi, di poter firmare e non versare l'obolo?
ilsole :
Nei tools di questo sito c'è la possibilità di redigere una ricevuta professionale, prova:
punto 1: inserisci un importo
punto 2: metti un flag alla voce "una ricevuta (non ho la partita IVA)"
punto 3: metti un flag alla voce "sono un architetto o un ingegnere iscritto all'Albo" e alla voce "sono iscritto alla gestione separata INPS (no INARCASSA)"
punto 4: metti un flag alla voce "un'azienda, una società, un professionista (è sostituto d'imposta) o alla voce "una persona fisica non sostituto d'imposta"
punto 5: metti un flag su "no"
Poi pigia il tasto "calcola"
Ti risulta da pagare Inarcassa?
In ogni caso l'esempio del mio collega non esiste, era un esempio.
Kia :
in merito al versamento del 4% a inarcassa, dicesi contributo integrativo. Leggiti la parte che riguarda i NON iscritti a inarcassa (perchè hanno altro tipo di contribuzione previdenziale, vedi inps, perchè hanno un contratto nazionale). Esempio: insegnanti che fanno anche la professione di architetto. Per fare la professione hanno una p.iva, versano ad inps gestione separata + 4% a inarcassa da non iscritti.
Riporto dal sito di inarcassa:
"I CONTRIBUTI PER I NON ISCRITTI:
Contributo integrativo
il contributo integrativo è dovuto anche dai non iscritti?
Si, il contributo integrativo è dovuto anche dai professionisti in possesso di partita iva ma che non sono iscritti ad inarcassa perché assoggettati ad altra forma di previdenza. Tali professionisti devono versare in unica soluzione il contributo integrativo sul volume d'affari dichiarato ai fini iva tramite un bollettino MAV che deve essere generato e stampato tramite l’apposita procedura disponibile nell'area riservata di ciascun professionista su Inarcassa On line . La scadenza per il versamento è il 31 agosto".
Non me lo sono mica inventato io.
www.inarcassa.it/site/Home/Contributi.html



gg :
x ilsole
solo per puntualizzare che quando scrivi "ricevuta professionale" si tratta di una contraddizione in termini. Un professionista iscritto a un Albo non può fare "ricevute per prestazioni occasionali".
Come giustamente scrive Kia, se vuole (lecitamente) svolgere un "regolare lavoro extra", dovrebbe aprirsi una partita IVA, e se è dipendente, su ogni fattura (e non ricevuta) pagarci sopra Gestione Separata e Inarcassa, e a fine anno portarsi quelle fatture come introiti nel 730.
ilsole :
invito anche te a redigere una ricevuta con il tool presente su questo sito. Non occorre possedere, per un dipendente, partita iva ed iscrizione ad inarcassa. In ogni caso paghi "gestione separata" solo se superi i 5000 euro annui sulla parte eccedente e quindi non su tutte le ricevute.
ilsole :
Hai riportato un testo per professionisti non iscritti ad Inarcassa ma in possesso di partita iva, e quindi obbligo di contributo integrativo. Ma c'è scritto qualcosa in merito a chi svolge lecitamente un lavoro in modo saltuario e non è iscritto ad Inarcassa e non possiede partita iva? Io nel sito inarcassa non ho trovato nulla. Hai provato ad utilizzare il tool presente su questo sito secondo le mie indicazioni? Oppure su questo sito hanno commesso un grave errore nel calcolo di una ricevuta?
Kia :
....Ilsole, il problema è che saltuario o meno non fa differenza perchè anche chi ha già la p.iva (solo quella e non ha un contratto) non sa se farà 1-2-10 lavori. Se sei iscritto all'ordine e fai lavori da architetto) devi per forza avere una p.iva per farti pagare dal tuo cliente. Che tu abbia o meno un altro lavoro con contratto non ha alcuna importanza: dal momento che fai lavori extra contratto, da professionista per tuo conto, le regole sono uguali per tutti. E nel caso specifico ti collochi in quella categoria di cui al sito di inarcassa.
No, non ho ancora provato il tool, ma con tutto il rispetto per il sito di P+A che è validissimo, esso non ha carattere ufficiale come può averlo il sito dell'Agenzia delle Entrate o di Inarcassa.
ilsole :
x Kia: prova ad utilizzare il tool e ti renderai conto che un dipendente ingegnere o architetto può svolgere un lavoro senza avere partita iva e senza pagare inarcassa. Il sito dell'agenzia dell'entrate regola la fiscalità e su quello non ci piove, ciò non vuol dire che devi avere partita iva per pagare le tasse! Puoi farlo con il 730 alla voce redditi diversi. Ad oggi inarcassa non ha modalità per riscuotere da chi non ha partita iva e non è iscritto perchè già con altro istituto di previdenza. Prova ad usare il tool....
Kia :
....O santi numi!Sto parlando dei lavori da professionista che fai EXTRA contratto!!!Se ti limiti a lavorare per il tuo ente è chiaro che non devi versare nulla a inarcassa. Sto parlando di quelli che fai per conto tuo!per quelli ti serve la partita iva. Non puoi fare la collaborazione occasionale e ricaderesti appunto tra i professionisti non iscritti a inarcassa perchè soggetti ad altre forme previdenziali.
ilsole :
era ovvio che parlavamo dei lavori extra! Se utilizzi il tool ti renderai conto che un dipendente ingegnere o architetto può svolgere un lavoro EXTRA senza avere partita iva e senza pagare inarcassa. Prova ad usare il tool....è validissimo.
Kia :
il sole, informati meglio perchè non è come dici tu se il lavoro extra è quello da professionista arch. o ing, perchè è di quello che stiamo parlando no?Altrimenti non si capisce a chi sia dedicata quella sezione del sito di inarcassa.
ilsole :
Ripeto:stiamo parlando di lavoro extra. Mi sono informato e la sezione del sito di Inarcassa è riservata ai non iscritti ma che posseggono partita iva. Hai provato ad usare il tool? Secondo te perchè c'è la possibilità di redigere una ricevuta senza essere iscritto ad inarcassa e senza possedere partita iva?
oltreilmuro :
Confermo a Kia che ilsole ha ragione: me l'hanno indicato il consulente fiscale del mio ordine, due commercialisti fidati, e l'addetto dell'agenzia delle entrate a cui ho consegnato la mia chiusura di p IVA dopo il cambio di minimi introdotto da quest'anno: si possono fare prestazioni occasionali professionali (è una normativa recente, ma non so di quale anno) con iscrizione all'ordine d'appartenenza emettendo ricevute con ritenuta d'acconto qualora necessario e per la parte eccedente i 5000 € di reddito va imposta la quota INPS (elevata, mi sembra 27% di cui 1/3 a carico del professionista), sempre a patto che non si lavori per più di 30 giorni per prestazione; è ovvio che non si possono mettere a deduzioni spese professionali nella dichiarazione dei redditi dell'anno inerente.
ross :
Per KIA, veramente chi è iscritto ad un albo può fare prestazione occasionale, purchè non superi i 5000 euro annui..
gg :
piccola ricerca su Internet, per capire se è cambiato qualcosa.
Sembra invece che l'orientamento dell'Agenzia Entrate (e di un paio di Ministri delle Finanze) almeno fino a maggio 2007 sia ancora quello che sostiene Kia.
Un professionista dipendente iscritto a un Albo, per poter esercitare anche saltuariamente ha bisogno di aprire una partita IVA, ricadendo quindi nei casi in cui è dovuta la Gestione Separata INPS e il 4% ad Inarcassa.
vedi in particolare:
www.collegioperitiagrarisa.it/portale/attachments/category/6/Circola…
http://ordinemedicimc.regione.marche.it/viewdoc.asp?CO_ID=15582
Se la Legge Biagi (2003) esclude esplicitamente la possibilità per un professionista di fare un cocopro, la prestazione occasionale è ugualmente esclusa perché l'iscrizione a un Albo costituisce "idoneo presupposto per considerare il soggetto come esercente attività di carattere abituale", non occasionale.
Motivo per cui fate attenzione. Abbiamo notizia di pesanti multe comminate a colleghi non a conoscenza dell'argomento.

P.S. parliamo ovviamente di attività per cui esiste un obbligo di iscrizione a un Albo. Cioè quando dobbiamo mettere timbro e firma.
kia :
x Ross:
si, chi è iscritto all'albo degli architetti può fare prestazione occasionale se va a fare il commesso il we in un negozio ma non per fare una DIA e farsela pagare in prestazione occasionale.
Se a me gira di fare la dog sytter come prestazione occasionale posso benissimo. Poi tra, l'altro, mi parli di limite massimo di 30gg per la prestazione...ma mica stiamo parlando di fare ore in una bottega. Queste sono facilmente quantificabili perchè il datore di lavoro ti fa una assicurazione per tot giorni (almeno a me quando lavoravo occasionale in un negozio la facevano). Come faresti ad applicare questo principio ad una D.LL.?Capite che non ci siamo proprio?
ilsole :
Sono lieto che "gg" abbia riportato link interessanti per l'argomento e che "oltreilmuro" si sia informato presso il suo ordine, i commercialisti e presso l'Agenzia delle Entrate: due risultati contrastanti! Se ogni ordine/collegio deve emanare una circolare in merito ciò vuol dire che la normativa non è chiara ed è interpretabile a seconda delle convenienze. Infatti il Collegio dei Periti Agrari di Salerno deve premettere che nè la legge nè l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza hanno mai chiarito quali siano i criteri che individuano l'abitualità e quindi in quale momento si ravvisi l'obbligo di partita iva, per poi, dopo contorti ragionamenti, giungere ad una conclusione di parte, secondo il mio modesto parere, impugnabile.
gg :
ho anche detto che l'INPS e l'Agenzia delle Entrate hanno una opinione consolidata.
È conveniente seguire quella interpretazione, piuttosto che altre, per evitare, come è successo, che l'INPS ad esempio vi venga a chiedere 5 anni di contributi non pagati.
Vorrei suggerire che aprire una partita IVA non comporta spese aggiuntive rispetto alla emissione di ricevute, anzi. Questo se si intende pagarle le tasse.
ilsole :
L'Inps può chiedere un arretrato se hai superato i 5000 euro annui (infatti nel caso sei obbligato ad iscriverti alla gestione separata) e nell’ipotesi riporti sulla ricevuta il contributo Inps oltre la ritenuta d’acconto Irpef se il destinatario è sostituto d’imposta.

Anche senza partita iva si pagano le tasse!!! Si riporta l’importo di ricevuta nei redditi diversi sul 730. Il caf o il commercialista sommeranno quanto guadagnato come dipendente e quanto come lavoro extra e ricalcolano le imposte sulla base dello scaglione in cui rientri; sulla busta paga (=cedolino) ti deducono direttamente le tasse dovute, se vuoi divise tra luglio e novembre in 5 comode rate!
Kia :
iiiih, magari la vita fosse così semplice, ilsole. Secondo me devi fare proprio uno sforzo mentale e uscire dalla mentalità del "dipendente" dove è tutto scritto nel cedolino. Quando fai in parallelo la libera professione non funziona così, te lo assicuro.
Tornando al tool depositario del sapere supremo, ho fatto segnalazione al webmaster. E comunque, ribadisco che il sito P+A è favoloso ma non è uno strumento con carattere di ufficialità (non è nè il sito dell'inps, nè quello di Inarcassa, nè quello dell'ADE) quindi se il tool ti permette di fare una determinata operazione non significa che sia corretta perchè non sono stati inseriti dei blocchi all'inserimento degli input. Quindi se non sono corretti, vengono accettati lo stesso.
ross :
io mi riferisco a chi come me in passato ha collaborato in uno studio ed ha svolto prestazione occasionale..il mio commento era rivolto al fatto che l'ho potuta svolgere anche essendo iscritta ad un albo, contrariamente a quanto avevi detto in precedenza..riguardo all'assicurazione non apro bocca..non sapendo bene i fatti
ilsole :
Penso che Kia abbia superato il limite. Ho sorvolato su altri suoi messaggi, penso che prima di dare giudizi occorre conoscere le persone. Ho svolto per 25 anni la libera professione e da tre svolgo mansioni come dipendente di una pubblica amministrazione. Ritengo di aver esperienze sufficienti anche per ritenere valido il tool che ha criticato al webmaster. A fronte di ciò ritengo che la discussione possa chiudersi qui da parte mia.
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