Liberalizzazioni: via ogni riferimento alla tariffa e assicurazione obbligatoria da subito

Cancellato ogni residuo riferimento alle tariffe professionali, la pattuizione dei compensi avverrà solo in forma scritta. Ma, novità di maggiore impatto per i professionisti, è l'obbligo di assicurazione professionale, che di fatto entra in vigore da subito.

I contenuti del decreto "Cresci Italia", appena varato dal Governo, sono cospicui. Volti alla "trasparenza" nel rapporto con i clienti, inducono il professionista a nuovi obblighi, in vista anche della riforma degli ordinamenti da attuarsi a breve. Inoltre, a vantaggio del professionista, la possibilità di partecipare al patrimonio dei confidi, per un accesso più agevole al credito.

Qualche ritocco anche per i tirocini, quelli obbligatori per l'accesso alle professioni regolamentate e che quindi non riguardano architetti e ingegneri: viene abolito il giusto compenso da corrispondere al tirocinante (introdotto dalla Manovra estiva), e 6 mesi dei 18 mesi potranno essere svolti nel corso dell'ultimo biennio degli studi.

Il Decreto introduce la possibilità, per gli under 35, di costituire una s.r.l. con meno adempimenti e un solo euro di capitale (Società semplificata a responsabilità limitata). e prevede misure di semplificazione nella redazione e accelerazione dell'approvazione dei progetti, con la possibilità di omettere la presentazione dei progetti preliminari o definitivi, purché il livello successivo contenga tutti gli elementi previsti per il livello omesso.

I contenuti del provvedimento sono stati resi noti in conferenza stampa, dopo il Consiglio dei Ministri di venerdì e divulgati attraverso un comunicato. Il testo del decreto non è stato ancora pubblicato, ma salvo limature dell'ultimo istante e secondo gli ultimi testi in circolazione, diffusi dopo il CdM, ecco alcuni delle nuove misure che interesseranno il professionista.

Aggiornamento del 24.01.2012
Decreto liberalizzazioni in Gazzetta. Preventivo scritto se richiesto.
Pubblicato in G.U. il Decreto Cresci Italia che contiene alcune differenze anche rispetto all'ultima bozza circolata nei giorni scorsi. Chiariti alcuni aspetti che riguardano il preventivo, che può essere richiesto in forma scritta.

Aggiornamento del 2 marzo 2012
Liberalizzazioni: il preventivo può essere di massima. Limiti al socio finanziatore nelle STP. Via libera al Senato al maxi-emendamento alle liberalizzazioni: il preventivo è obbligatorio anche se di massima, limiti al socio di capitale nelle Società tra Professionisti. Tornano le tariffe per le liquidazioni giudiziali dei compensi ma solo per un periodo limitato. Riconosciuto un rimborso spese al tirocinante.

Tariffe: eliminato ogni riferimento

Come proposto nel documento inviato dall'Antitrust a Governo e Parlamento in vista del decreto, ogni riferimento alle tariffe professionali - rimasto dopo il Decreto Bersani e in seguito all'entrata in vigore della Manovra estiva (DL 138/2011) - viene di fatto cancellato.

«Sono abrogate le tariffe delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico», così  apre l'articolo 9 dedicato alle "disposizioni sulle professioni regolamentate". In sede di presentazione del Decreto, la ministro della Giustizia Paola Severino ha affermato che: «si è reso immediatamente attuativo il precetto dell'abolizione delle tariffe».

Il decreto Bersani abrogava l'inderogabilità della tariffa nella determinazione dei compensi. Non eliminava le tariffe. Queste restavano come riferimento nelle liquidazioni giudiziali dei compensi ed erano"salve" in ambito pubblico, avendo le stazioni appaltanti la facoltà di utilizzarle come base per stabilire i compensi nelle procedure di evidenza pubblica. Continuavano, inoltre, ad essere uno strumento nella valutazione della congruità degli onorari.

Con l'entrata in vigore del decreto la tariffa non ci sarà più. Soli in caso di «liquidazione da parte di un organo giurisdizionale», «il compenso del professionista è determinato con riferimento a parametri stabiliti con decreto del ministero vigilante». Sarà il Ministero della Giustizia, dunque, a fissare nuovi parametri per valutare la correttezza dei compensi che - in tale ambito - spettano al professionista.

Eliminando la tariffa e qualsiasi riferimento ad essa, si ostacolano in modo definitivo (?) i tentativi anche recenti di ripristinare le tariffe minime. È il caso della riforma della professione forense, che aveva già superato un passaggio parlamentare all'inizio dello scorso anno.

E se interpretiamo in modo corretto la frase «Sono abrogate le disposizioni vigenti che, per la determinazione del compenso del professionista, rinviano alle tariffe [delle professioni regolamentate nel sistema ordinistico ndr.]», venendo meno la tariffa, dovrebbe decadere di conseguenza qualsiasi competenza sull'argomento tariffa da parte degli Ordini professionali, da subito, senza attendere la formulazione della riforma delle professioni prevista entro agosto.

Considerando la presenza in Parlamento di molte forze contrarie a queste specifiche disposizioni, bisognerà attendere quantomeno la conversione in Legge del Decreto per capire se questo orientamento verrà confermato.

Obbligo di preventivo scritto

«Il compenso per le prestazioni professionali dovrà essere pattuito per iscritto al momento del conferimento dell'incarico», il codice deontologico degli architetti già lo prevede, ma non parla esplicitamente di preventivo scritto. Bisognerà inoltre fornire tutte le informazioni che riguardano gli oneri ipotizzabili «dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico».

Il compenso, dettagliato nel preventivo, non solo deve essere adeguato all'importanza dell'opera - come tra l'altro stabilisce il codice civile (art. 2233) - ma deve essere, dice il decreto, «onnicomprensivo».

La mancata determinazione del compenso, preventiva e per iscritto, costituisce un illecito disciplinare. I professionisti dovranno uniformarsi, per chi non l'ha già fatto, alla cultura del preventivo e del contratto, un concetto presente da sempre nelle realtà professionali non "tutelate" da una tariffa.

Il CNAPPC si dice soddisfatto: «condividiamo la norma che consideriamo utile per un rapporto trasparente con i clienti, ai quali non ci si dovrà limitare a preventivare i costi ma, occorrerà descrivere dettagliatamente la complessità della prestazione professionale».

Assicurazione professionale

Nel preventivo scritto, fornito al cliente, il professionista dovrà indicare i dati della polizza assicurativa per i danni provocati dall'esercizio dell'attività. L'assicurazione antirischi diventa obbligatoria in anticipo: la manovra estiva (DL 138/2011) stabiliva che tale vincolo dovesse essere recepito dalla riforma delle professioni, da attuarsi entro il 13 agosto e, invece il professionista dovrà attivarsi presto per stipulare la giusta polizza.

Confidi

Viene estesa ai liberi professionisti la possibilità di partecipare al capitale sociale dei confidi, con i medesimi limiti societari previsti per le imprese non finanziarie. Si tratta di consorzi o società cooperative di garanzia collettiva dei fidi, nati per agevolare i soci nell'accesso ai finanziamenti. Il risultato è un accesso più agevole al credito anche per i liberi professionisti.

di Mariagrazia Barletta architetto

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