chiara : [post n° 298103]

quesito rapporto di lavoro

ciao a tutti,
ho un quesito, sono una laureata in architettura non abilitata. Trovandomi a lavorare in uno studio che tipo di contratto posso fare ora come ora? Escludendo contratti veri e propri che sono utopia, devo aprire p.iva? che però non rispetterebbe le tre condizioni imposte dalla nuova riforma del lavoro.
Alternative?
Grazie
Kia :
Se non sei ancora abilitata potrebbero farti un contratto a progetto (co.co.pro). Contratti seri (ferie, malattia, tredicesima, maternità) di solito non ne fanno.
In alternativa potrebbero chiederti di aprire p.iva come disegnatrice che non è il massimo. Tra questo e co.co.pro meglio il co.co.pro....insomma, il male minore. I contributi vanno in inps gestione separata comunque ma almeno ti risparmi rotture fiscali e burocratiche perchè pensa il loro consulente del lavoro a farti la busta paga. Mentre se ti apri la p.iva devi starci dietro tu...
chiara :
.. è che il commercialista mi ha detto che fare contratti a progetto adesso è sempre più difficile,perchè si sta cercando di eliminarli, o meglio tra un pò dovrebbero sparire (così mi disse). Per quello mi domandavo se ero costretta ad aprire p.iva eventualmente come disegnatrice in regime dei minimi...ma poi ho visto le "limitazioni" della nuova riforma del lavoro per chi non è abilitato...quindi uno che fa? apre lo stesso p.iva?
p.s. contratto serio se che non l'avrò.
Grazie Kia della disponibilità
luisè :
Se non sei ancora abilitata potresti fare una collaborazione occasionale. Sostanzialmente vieni pagata e ti viene trattenuta la ritenuta d'acconto del 20% sul totale dell'importo. E' un tipo di pagamento che può essere fatto fino ad un totale di 5.000 euro l'anno. Sostanzialmente tu emetti una ricevuta in cui specifichi la prestazione svolta, l'importo che ti viene corrisposto e la ritenuta sul totale. Non so come funziona adesso con la riforma del lavoro, ma quando ho cominicato io era un modo piuttosto vantaggioso, anche se provvsorio (molto provvisorio) di regolarizzare la propria posizione.
sissi :
Il commercialista ti dice di avere la p. iva così avrai bisogno di lui. Se la apri per lavorare in uno studio evita finchè puoi, specialmente se non sei abilitata, tutte spese in più
chiara :
mah.. Sissi all'inizio anche io ho pensato fosse per quel motivo però pare il governo stia cercando di abolire questi tipi di rapporto di lavoro... in qualsiasi caso vorrei evitare la p.iva il cui costo vale la pena sostenere se lo stipendio fosse di un certo livello :/
mi informo se nell'eventualità si può considerare la collaborazione occasionale che propone luisè.
grazie a entrambi!
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