Luca : [post n° 329873]

Chiarezza su p.iva -- obbligo inarcassa -- obbligo assicurazione

Ciao a tutti,
vi chiedo delle delucidazioni su alcuni aspetti fiscali della professione che non sono ancora riuscito a capire.
Ho alcune domande che vorrei porVi affinchè qualcuno con più esperienza di me possa aiutarmi a capire.

- Chi apre semplicemente p.iva come architetto è automaticamente obbligato a iscriversi a Inarcassa e quindi a stipulare assicurazione obbligatoria e quindi alla formazione continua?

- Se io sono un architetto abilitato ma come lavoro faccio il grafico posso aprire p.iva come grafico? E, se si, potrei firmare progetti (ad esempio presentare una DIA) come architetto in questo caso? (Presumo di no, giusto?)

- Se io apro p.iva come architetto ma non lavoro devo comunque aprire una posizione inarcassa e fare l'assicurazione? Oppure posso aspettare di verificare che mi entri lavoro prima di accollarmi queste spese (fisse)?

Grazie a chiunque voglia darmi delucidazioni in merito.
simona :
SI - NO - SI
john :
1) Si sei obbligato: albo+partita iva = inarcassa obbligatoria...diventi un architetto (quindi libero professionista) e a quel punto obblighi di legge (assicurazione, aggiornamento etc etc etc)

2) Sinceramente non saprei se proprio non la puoi aprire. di certo non puoi fare l'architetto se sei un grafico. (altrimenti saremmo tutti fessi)

3) Si sei obbligato come detto sopra non è che scegli tu, se apri p.iva da architetto iscritto all'albo Inarcassa ti apre automaticamente la posizione. Si pagano le spese fisse della professione anche se fatturi zero (leggero problemino che ci accomuna tutti e ci sta mandando sul lastrico). Altrimenti sai che bello....e noi che fessi (ribadisco)
john :
PS: e aggiungo che se qualcuno ti consigliasse (visto il poco lavoro) di non aprire partita iva e viaggiare con le famigerate prestazioni occasionali entro i 5000 euro annui, sappi che sono favole. la legge lo vieta se sei iscritto ad un albo e se le emettessi (come tanti fanno) saresti un evasore.
Luca :
Siete stati molto chiari. La prest. Occ. La sto utilizzando ora per lavoretti di grafica da cui non guadagno quasi niente, non l'avrei utilizzata anche una volta abilitato....anche perché francamente abilitarsi e fare prestazioni occasionali devo dire che sarebbe proprio demoralizzante più di quanto già lo è l'intera professione di base.
poipoi :
Puoi fare il grafico e fatturare con la tua partita IVA da architetto.
I molti di noi che fanno l'architetto per hobby, non hanno due partite IVA e due posizioni assicurative. Se sei architetto ti conviene comunque farti una partita IVA con il regime dei minimi, se puoi, ed iscriverti ad Inarcassa, che costa meno dell'INPS.
Luca :
Cosa meno dell'INPS ma a quanto ho capito c'è un canone fisso annuo che bisogna comunque pagare sia che si guadagna 1000 sia che si guadagna 0. E questo è pesante se ci si aggiungono l'assicurazione obbligatoria, la formazione continua, eventuale iscrizione all'ordine, spese varie, spostamenti e chi più ne ha più ne metta. Mi sembra tutto abbastanza assurdo. Non a caso sto valutando l'idea di abbandonare completamente l'architettura e trovare lavoro in tutt'altri ambiti, un lavoro normale e remunerato il giusto.
poipoi :
informati bene Luca. Non è così.
Se vuoi lavorare come architetto, anche saltuariamente, la soluzione migliore è partita IVA + Inarcassa. Punto.
Se vuoi fare altro, tipo rubare o raccogliere pomodori, ci saranno senz'altro soluzioni più convenienti.
Te la metto così. Due terzi degli architetti potrebbero scegliere se iscriversi all'INPS o all'Inarcassa, e scelgono Inarcassa. Sono tutti scemi e tu sei il più furbo?
Luca :
poipoi da quello che so se ti iscrivi ad inarcassa hai un contributo fisso annuo da pagare che fino a 35 e x e dopo i 35 anni è y. Comunque mi sembra sia intorno ai 2mila euro l'anno fisso + l'8% (o qualcosa di simile) sul reddito sia che tu sei nei minimi sia che tu sei in regime ordinario.
A Inarcassa, da quanto mi hanno detto, non interessa che tu sia nel regime dei minimi o nel regime ordinario hai sempre una quota fissa annua a prescindere da quanto fatturi. Di questo sono certo.

Non ho capito la tua ultima frase perdonami...
poipoi :
Luca. Anche l'INPS ha dei minimi da pagare.
Se ti iscrivi, ad es. come grafico, rientri nell'ambito dell'artigianato. Oltre ai minimi (e non hai i vantaggi fino a 35 anni) si paga intorno al 24% del reddito, contro il 14 di Inarcassa.

Quella di cui forse parli si chiama Gestione Separata INPS. Non è una pensione. A 70 anni ti restituiscono qualcosa ogni due anni di versamento, sempre che tu ne abbia versati 20. L'aliquota è il 27% del reddito. Quasi il doppio di Inarcassa.

Le tasse e i contributi previdenziali vanno pagati. Fattene una ragione.
Luca :
Si mi riferivo alla gest. Separata inps. Non sono granché esperto in materia. In ogni caso tu hai proprio travisato la mia domanda iniziaLe. Se rileggi bene tutto ti accorgerai che nessuno ha affermato di non voler pagare i contributi, ne di voler fare evasione fiscale.
Io me ne sono fatto una ragione molto più di tanti altri tanto che sto seriamente pensando da mesi di cambiare mestiere e/o di prendermi una seconda laurea sanitaria. Figurati...
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