Morello : [post n° 334115]

Abilitazione e titolo

Salve a tutti, ho una domanda da porre circa il titolo di 'Architetto'. Per fregiarsi di questo titolo basta l'abilitazione professionale o è necessaria l'iscrizione all'Ordine? Leggendo la normativa sembra prevalere la seconda ipotesi. Lo chiedo perché ho eseguito un rilievo architettonico, essendo io regolarmente iscritto, coadiuvato da un amico-collega che invece è semplicemente abilitato, ma non iscritto. Volevo saperlo sia per fini pratici (possibilità di nominarlo in relazione come Arch. Tizio Caio), sia per fini economici (indicazione del collaboratore abilitato). Grazie in anticipo
kelis :
il titolo di architetto si acquisisce con superamento dell'esame di stato.
Arch3B :
il titolo professionale di "architetto" si acquisisce al momento dell'iscrizione all'albo e si perde al momento della cancellazione da questo.
KLA :
Io sapevo che:
Con la laurea si è Dottori in Architettura;
Con il superamento dell'esame di stato si è Architetti.
L'iscrizione all'albo fornisce un numero di identificazione (di appartenenza ad un albo specifico) con il quale esercitare la libera professione, il tuo collega/amico non potrà firmare nulla ma secondo me è a tutti gli effetti un Architetto.
Viste le divergenze di opinioni secondo me fai prima a fare una telefonata all'ordine!
desnip :
Sì, e facci sapere la risposta! :-)
Perchè è l'ennesima volta che qualcuno lo chiede e ognuno di noi la pensa in maniera diversa, per cui sono curiosa.
Ily :
Il titolo di architetto si acquisisce con l'abilitazione non si perde mai, si resterà architetti per l'eternità (e spero di non finire all'inferno, in mezzo a palazzinari che mi fanno progettare villette postmoderne per tutti i secoli dei secoli...).
Arch3B :
Ily rimarrai architetto, dentro :-)
C'è una sottile differenza tra poter utilizzare il titolo, ed essere abilitati alla professione con tale titolo senza poterlo utilizzare.
Poi il fatto che un bel timbro NON ufficiale che riporta Dott. Arch. può benissimo essere l'abbreviazione di dottore in architettura (anche non abilitato), è un altro discorso, come altro discorso è quello che dicono gli ordini al riguardo.
Di certo se Renzo Piano si cancella dall'ordine rimane architetto...noi non so XD
Se io mi laureo in tecniche per l'edilizia bla bla...e sostengo l'esame di abilitazione da pianificatore territoriale, sono un pianificatore territoriale a vita pur avendo conseguito una laurea in tecniche per l'edilizi bla bla??
Secondo me acquisisco il diritto di utilizzare tale titolo solo nel momento in cui mi iscrivo nel settore relativo della sezione adeguata dell'albo, se invece non mi iscrivo all'albo, rimango un dottore in tecniche dell'edilizia bla bla, abilitato alla professione di pianificatore territoriale, ma non posso utilizzare il titolo di "pianificatore territoriale".
Naturalmente potrei sbagliarmi....
kelis :
cmq il titolo di dott. arch. implica che hai passato l'esame di stato e che sei architetto, non che sei dottore in architettura. Io nelle mie fatture mi firmo come dott. arch.
Arch3B :
e quindi un dottore in architettura non abilitato come si può firmare?
Fai bene kelis a firmarti dott. arch. ma dott. è l'abbreviazione del tuo titolo accademico, e arch. del titolo professionale.
E' il titolo di architetto che implica l'iscrizione all'albo, ed è l'iscrizione all'albo che implica il superamento dell'esame di stato.
Il dott. implica il conseguimento di una laurea anche triennale (e anche in biologia ad esempio).
kelis :
credo che un laureato in architettura non abilitato si debba firmare solo dott. (sempre se vuole usare un titolo)
invece un architetto abilitato e iscritto all'ordine si deve firmare dott. arch. oppure solo arch.
io mi firmo dott. arch. perchè nell'albo del mio ordine siamo "catalogati" come dott. arch. quindi se mi cataloga così l'ordine io credo sia corretto...
poi sul fatto che un laureato triennale si possa firmare come dott. non sono molto d'accordo...però demando alla legge la disciplina dei laureati triennali che però per il mio modo di vedere non saranno mai dottori...
Arch3B :
Capisco, e un laureato triennale non abilitato come si dovrebbe firmare?

Si mi pare un buon ragionamento che non fa una piega XD

Il fatto che a tuo modo di vedere i triennali in genere non saranno mai dottori è abbastanza patetico per una serie di ragioni che non mi pare il caso di sviscerare, ma ammetto che discuterne è altrettanto ridicolo.
Direi che possiamo chiudere sul curioso concetto secondo il quale, come cataloga gli iscritti il tuo ordine provinciale, è probabilmente corretto a prescindere dalla normativa nazionale, alla quale demandi questioni in contrasto con consuetudini che ti aggradano.

Non c'è molto da aggiungere direi....grazie per lo scambio di battute particolarmente interessanti e originali.
Buona giornata e buon lavoro :-)
kelis :
Guarda Arch3B, grazie a te per lo scambio di battute.
Evidentemente hai la classica coda di paglia se rispondi in questi termini.
Non mi pare il caso di affermare che un laureato triennale possa vantarsi di un titolo, quello di dottore, avendo studiato e superato tre anni di università anziché cinque. Altrimenti avremmo fatto tutti la triennale, che dici? Risparmiando due anni (o più, per i fuori corso) di tasse, rotture di palle eccetera.
Tanto è vero che gli architetti junior hanno una apposita sezione all'interno degli albi, la sezione B, e si devono firmare come junior arch.
Riportami la normativa che afferma che un triennale può utilizzare legalmente il titolo di dottore e poi ne riparliamo.
Saluti.
Arch3B :
kelis, ripeto, stiamo parlando di mondi diversi in lingue diverse.
Non credo possa esserci discussione.

La normativa è in rete, consultabile da chiunque.

Decreto del 22 ottobre 2004, n.270, Art. 13.
comma 7.

DPR del 5 giugno 2001, n. 328
Art. 15 comma 3 e 4.

Cordialmente.
kelis :
Sul DPR del 5 giugno 2001, n. 328 - Art. 15 comma 3 e 4: concordiamo, infatti i triennali se superano esame di stato sono architetti iunior.

Sul Decreto del 22 ottobre 2004, n.270, Art. 13. - comma 7: ahimé non sapevo che un triennale poteva definirsi dottore mentre chi ha laurea V.O. o specialistica o magistrale si debba chiamare dottore magistrale. Un tempo solo chi aveva i 5 anni poteva chiamarsi dottore.
Continuo a non essere d'accordo, i tre anni non sono di certo come i cinque!
Ma di fronte alla normativa ovviamente non posso che prendere atto.
desnip :
Ah.... com'erano belli e semplici i miei tempi (era protozoica) in cui c'erano solo lauree quinquennali in ARCHITETTURA e niente tecniche dell'edilizia, scienza dell'architettura, ingegneria edile-architettura, e via per confondere.....
fulser :
già, come sono d'accordo desnip!
Poco tempo fa ho sentito una infermiera della "vecchia guardia", quasi piangente perchè una sua giovane collega le ha detto che, in quanto laureata triennale, deve rivolgersi a lei chiamandola dottore!
Quanto a dott. arch., se uno è professionista iscritto all'albo e inarcassa lo trovo cacofonico. E' ovvio che è anche dottore. Ma deve essere la passione tutta italiana per il titolo.
Inca1996 :
desnip io son contenta di essere riuscita a fare l'ultimo anno di vecchio ordinamento.....5 anni obbligatori...e nel cv lo sottolineo!
ma quelli dopo di me....che colpa ne avevano in fondo se si son ritrovati il 3+2??
camp :
Il laureato triennale sarà Dottore in (nome corso di laurea)
L'abilitato triennale sarà Architetto Iunior, con la i di italia e senza abbreviazioni.
Detto questo siamo tutti d'accordo che la triennale vale molto poco e potessi sceglierei senza dubbio il vecchio ordinamento, 5 anni e via, però non è neanche colpa nostra che ci siamo capitati in mezzo al 3+2
Comunque,una volta stabilito il modo corretto per i documenti ufficiali, consiglio di fregartene di come ti chiamano, tanto ti sentirai a volte ingegnere a volte geometra a volte dottò...
desnip :
Infatti loro non hanno nessuna colpa. La colpa è di quelli che hanno creato tutto questo casino.
Ily :
Ma la laurea in "ARCHITETTURA" (quella semplice parola scritta sulla pergamena, per intenderci) non esiste più?!? Quella di cinque anni, uguale per tutti (tranne l'indirizzo dell'ultimo anno).
Quei corsi di laurea che tu dici in cosa sei laureato e lo capiscono tutti: legge, economia, lettere classiche, ingegneria civile, fisica, matematica, architettura, filosofia, agraria, psicologia, medicina, veterinaria, farmacia...
Ho visto il diploma di laurea triennale di una mia amica in qualche oscurissimo corso della facoltà di agraria... Non ho capito assolutamente che cosa è... io pensavo che studiasse banalmente "agraria": assurdo!!!
Ily :
Fulser, ma davvero? E l'infermiera "della vecchia guardia" non l'ha mandata a quel paese? Io mica mi faccio chiamare architetto (o dottoressa) quando vado a fare cose non inerenti la professione. E invece mi secca MOLTISSIMO se i clienti dello studio dove lavoro mi chiamano signorina: al mio titolo ci tengo parecchio, ma mi sembra cafone e fuori luogo sbandierarlo ai 4 venti.
fulser :
Purtroppo l'infermiera "tradizionale" è rimasta talmente basita che non ha saputo reagire. Anche perchè dal punto di vista burocratico è la verità: i laureati triennali hanno "diritto" a questa qualifica, ma converrete tutti che in ambito medico la cosa può creare dei fraintendimenti ridicoli e anche pericolosi.
Certo non è colpa dei triennali (anche se questa che fa, come giustamente dici, la cafona, altro che calcio nel sedere gli darei), ma questa cosa del titolo è veramente assurda.
fulser :
Ops, LE darei, ovviamente....
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