Luca : [post n° 339063]

Architetto e Rivenditore: possibile fiscalmente?

Ciao a tutti,
vorrei avere una informazione di carattere fiscale.
Un architetto avente p.iva, iscr. ordine e inarcassa potrebbe acquistare complementi d'arredo o materiali edili (rivestimenti e accessori) all'ingrosso e rivenderli ai suoi committenti?
Mi chiedo se è necessaria iscrizione in Camera di Commercio o simili.
Grazie
Ily :
Si puoi, ma devi aprire un secondo codice di attività per la partita Iva. A meno che (credo, ma non vorrei dire cose sbagliate) i mobili e i complementi non siano progettati da te.
kia :
se acquisti e rivendi sei di fatto un commerciante.
kia :
Per quanto riguarda il progetto di un arredo lo fai tranquillamente con la partita iva di architetto perché rientra nelle attività da architetto. Ma poi consegni il disegno al falegname, lui lo realizza e lo vende al cliente. Tu come architetto non puoi vendere un mobile ma il progetto del mobile. Non so se mi sono spiegata.
mapi :
anch'io sono più o meno nella stessa situazione: ho partita iva da architetto e vorrei aprire un e-commerce. Vorrei mettermi in regola ma la legge non mi aiuta, nel senso che, volendo continuare a mantenere la partita iva da architetto, dovrei aprire un'altra posizione e versare anche i contributi all'inps.
Praticamente dovrei svenarmi...non ho ancora capito qual è il metodo più indolore per riuscire a mantenere entrambe le cose.
Luca :
Ah quindi praticamente se un architetto volesse fare il "rappresentante" di una società che vende rivestimenti e piastrelle (e quindi prendere una percentuale sulle vendite) dovrebbe aprire una seconda posizione fiscale come commerciante in camera di commercio e pagarsi pure l'inps?

Luca :
Cioè io mi chiedo: io sono architetto, sono iscritto all'ordine e a inarcassa, ho una p.iva come architetto...posso vendere ad esempio delle sedie ai miei clienti? Nel caso in cui non potessi farlo cosa dovrei fare per mettermi in regola? Mi sembra assurdo che oltre a inarcassa debba pagare anche l'inps...
mapi :
oggi ho inviato una richiesta di informazioni all'inps per chiarire questa faccenda. cmq per ora credo proprio di sì. il commercialista mi disse che la p. iva di architetto è incompatibile con l'attività di commercio.
kia :
Luca, il rappresentante è un'altra figura ancora perchè non è lui che vende direttamente il prodotto. Lui fattura a chi commercia il prodotto.
Luca :
E quindi il rappresentante si pul fare?
kia :
@luca
a mio avviso può più che altro essere che siano assunti con contratto dall'azienda X per fare promozione a determinati prodotti.
Luca :
@ Kia
Capisco. Io vorrei capire un architetto che vuole anche rivendere prodotti (che siano complementi d'arredo o simili) cosa dovrebbe fare per essere in regola fiscalmente. Forse mi conviene chiedere al commercialista! :)
pepina :
lo paghi anche per questo ;)
Giulia :
Ciao,io sono in questa situazione da anni. Ho due codici attività una come architetto e una come commerciante. La mia attività prevalente dichiarata (dipende dal fatturato prevalente) è quella di commerciante per cui pago i contributi INPS e per le fatture fatte come architetto pago il 4% a INARCASSA.
Credo sia la stessa cosa se si ha come attività prevalente quella di architetto, si paga tutti i contributi ad INARCASSA e all'INPS solo il contributo integrativo proporzionale alle fatture emesse.
Non tutti i commercialisti sanno gestire queste situazioni: quello che avevo prima mi aveva detto che dovevo pagare i contributi sia all' INPS che ad INARCASSA
Luca :
In tutta sincerità non è che mi fido tantissimo dei commercialisti ultimamente. Vedo che hanno le idee molto confuse e, da una parte, li capisco anche con tutti gli aggiornamenti normativi continui e indefiniti!
kia :
più che altro, qua si parla di contributi previdenziali....che non è proprio il campo dei commercialisti. E materia da consulente del lavoro. Al commercialista interessa che tu faccia fatture nel modo corretto e farti pagare le tasse, ma sulle questioni contributive spesso ne sanno tanto e quanto noi.
mapi :
Ieri ho parlato con inarcassa. Mi hanno detto che una seconda attività è incompatibile con l'iscrizione ad inarcassa...a prescindere dal volume d'affari. Si possono fare entrambe le cose, ma l'iscrizione ai fini previdenziali va fatta alla gestione separata dell'inps e all'inarcassa si pagherà solo il 4% sulle fatture emesse. Giulia, è così che funziona nel tuo caso, vero?

Una cosa non ho capito: quel 4% ad inarcassa a cosa serve? A cosa da diritto?
Giulia :
Ciao, non ho capito neanche io a cosa serve pagare il 4% all'INARCASSA . Ho comunque telefonato anch'io all'INARCASSA quando mi sono iscritta all'albo e avevo già la P.IVA come commerciante e mi hanno risposto che non dovevo pagare i contributi fissi ma solo il 4%.
kia :
giulia, scusa, ma non ho capito una cosa....i contributi relativi all'attività esercitata con p.iva da architetto mica sono solo il 4% a inarcassa. Devi versare anche in gestione separata.
mapi :
ma il numero di partita iva è sempre lo stesso, vero?
Giulia :
si, è lo stesso con 2 codici attività diversi (questo complica un po' la contabilità perchè bisogna tenerne una per ogni codice attività ).

per quello che riguarda il 4% non credo che quando si arriverà alla pensione si potrà pensare ad un ricongiungimento dei contributi versati, nessuno ha saputo darmi una spiegazione .... la più probabile è che avranno soltanto arricchito INARCASSA senza portarci altro beneficio...!!!)
Luca :
Cioè uno paga l'INPS e deve pagare anche INARCASSA?
Qualcuno mi sa dire invece come funziona la Gestione Separata INPS? Si paga sempre un fisso annuo?
kia :
mamma mia che casino. in questo paese se uno si vuole dar da fare per migliorare la sua condizione economica svolgendo più di una attività deve diventare pazzo.
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