maurizio : [post n° 343686]

incarico da un impresa

buongiorno colleghi, sono stato contattato da un impresa che deve esegurie una ristrutturazione di un appartamento e necessita delle prestazioni di un tecnico, avendo venduto al committente la ristrutturazione chiavi in mano, posso far firmare la lettera d'incarico e la parcella dall'impresa per conto del committente? grazie
molly :
Io farei firmare la lettera di incarico al committente e per accettazione anche all'impresa.
Devi metterti d'accordo però prima con l'impresa perchè è lei che ti paga, giusto??
fulser :
Stai attento agli accordi che farai in questo caso: chi ti dà l'incarico e ti paga va chiarito per bene PRIMA, altrimenti rischi di ritrovarti in cantiere due figure (committente ed impresa) che ti chiedono o fanno fare cose discordanti, alla fine non accontenti nessuno dei due e rischi pure che non ti paghino.
molly :
vero!!!!!
biba :
Sono d'accordo, la lettera d'incarico dovrà firmarla chi ti incarica, altrimenti detto chi ti paga. Se l'impresa fornisce un "chiavi in mano" vuole dire che lei prenderà i soldi e poi ti girerà la tua parte, quindi accertati di avere un contratto con l'impresa. Poi certamente un'altra lettera in cui il proprietario sottoscrive che gli vai bene tu come tecnico non guasta. Onestamente ignoro se ci siano dei risvolti a livello deontologico, ma penso che nel momento in cui il proprietario firmerà la pratica dove tu compari come tecnico, questo sia già sufficiente.
john :
Scusate, ma in caso di pratica edilizia che farebbe il tecnico? Lo stesso se presentasse una qualsiasi comunicazione di inizio lavori deve essere incaricato dal committente e non dall'impresa...Il proprietario dell'immobile ha responsabilità e dichiara l'inizio lavori, come può l'impresa averne diritto? Secondo me c'è qualcosa che non quadra....
Valy :
Ho lo stesso dubbio di John, nei moduli a Milano, per esempio, c'è anche scritto che il tecnico dichiara di non avere rapporti di dipendenza con l'impresa... Non credo che sia possibile far firmare l'incarico all'impresa come committente...anche perché il DL "dovrebbe" controllare l'operato dell'impresa
kia :
ma allora come si risolve la faccenda? una impresa avrà pure diritto di vendere una ristrutturazione chiavi in mano a chi lo richiede o no? Se al padrone di casa sta bene così.....
Probabilmente si risolve con una serie di lettere di incarico "incrociate" oppure un contratto tra impresa e padrone di casa dove si dirà che la ristrutturazione è chiavi in mano e il progetto è a cura dell'arch.XXX che firma per accettazione dell'incarico.
Il rapporto di dipendenza con l'impresa va un attimo chiarito perché non penso che se chiamano un professionista con sua p.iva si possa parlare di dipendenza..
maurizio :
Grazie a tutti dei vostri pareri, ho pensato di risolvere la cosa così:
-nella lettera d'incarico, che ho intestato all'impresa, ho specificato che è titolare del contratto con il committente XX, proprietario dell'immobile sul quale si va ad intervenire e che è l'unico avente titolo a firmare ed accettare il progetto e la d.l.
giulio :
buongiorno maurizio, il tema è molto interessante e devo dire mi sembra anche giuridicamente poco trattato, mi è capitato molte volte e credo che per alcuni lavori, mi capiterà ancora. premetto che il committente, in questo caso "cliente" dell'impresa, non paga te ma la azienda per cui tu lavori, con lui tu non hai diretti rapporti economici. distinguo la fase della progettazione da quella esecutiva.


la progettazione può pagarla chiunque, posso anche commissionarti una villetta con giardino nel mezzo di piazza san pietro, non è un abuso, non è illegale è un progetto. lo paga il cliente alla ditta e la ditta paga te, se vuoi, con un mandato con regolare lettera d'incarico.

per la fase di realizzazione è più difficile: chi chiede il permesso al comune? la legge dice "avente titolo": il proprietario ma a chi dà mandato alla ditta? NOOOO al professionista, per cui scatta l'incarico diretto e avresti da chiedergli la tua parcella, peggio è la direzione dei lavori, nella quale tu sei impegnato a controllare chi ti paga, ti sembra possibile??

Io spesso ho montato ascensori nei condomini lavorando per l'impresa cha aveva preso il lavoro "chiavi in mano" ma formalmente l'incarico è sempre firmato dall'amministratore dello stabile. Consiglio chiarisci con l'imprenditore il ruolo, le responsabilità e gli importi, ma spiegagli che il tutto deve essere comunicato al cliente che dovrà firmarti tutte le autorizzazioni.

Buon lavoro

john :
Maurizio sono d'accordo con te, ma dico io come fa un soggetto ad accettare un chiavi in mano senza avere un rapporto diretto con il tecnico visto che lo stesso soggetto ha responsabilità giuridica e fiscale sul proprio immobile. Secondo me oltre l'accettazione dei progetti e figura del DL andrebbe ben specificato nei contratti che il proprietario delega il progettista alle verifiche riguardo la legittimità urbanistica ed edilizia del proprio immobile e sopratutto la consapevolezza delle proprie responsabilità, oltre a quelle già citate, verso il tecnico e l'impresa. . non a caso il tecnico è una figura indipendente, insomma detto che non c'è niente di male e si può fare, da tecnico però non sottovaluterei nessun aspetto

ti faccio un banale esempio, chiavi in mano ammesso, se il committente aprisse un contenzioso durante i lavori e volesse cambiare impresa o DL per incompatibilità tu rimarresti sempre e comunque il tecnico firmatario, che si fa se il tuo contratto è legato solo all'impresa?
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