Buongiorno a tutti! Essendo neolaureata ho iniziato a guardarmi intorno per trovare un lavoro e vorrei avere un po' di chiarezza sulle varie forme di compenso che si può avere in uno studio per evitare di prendere fregature.
Da quello che ho capito molti sono a partita iva, ma senza abilitazione conviene aprirla? Quali forme di pagamento alternative posso proporre ad un eventuale datore di lavoro? Voucher? Contratto a progetto?
E in caso l'unica alternativa fosse la partita iva, sotto quale cifra oraria/mensile mi consigliate di non accettare?
Ringrazio in anticipo chi mi vorrà illuminare!
aspirantearchitetta : [post n° 392629]
come vengono pagati gli architetti dipendenti
"architetti dipendenti"....allora, partiamo dal presupposto che se fossero inquadrati come dipendenti avrebbero un contratto, contributi pagati dal datore di lavoro e quindi una regolare busta paga mensile. Purtroppo la situazione è ben diversa, nel senso che lo studio professionale vuole un dipendente...ma senza assumerlo e risparmiarsi un sacco di scocciature quindi direi che la formula preferita negli studi è quella della p.iva perchè alla fin fine tutte le rogne sono tue, dalle tasse al pagamento dei contributi, e l'unica cosa che devono fare loro è pagarti la ritenuta d'acconto sulle fatture (se sei in regime ordinario, se sei nei minimi manco quello). Nelle imprese invece è diverso per lo meno da quello che ho potuto vedere: tutti i geometri di cantiere che conosco sono assunti con contratto nazionale.