Corrado : [post n° 409043]
Condannato in solido
Trovo ingiusto, che in caso di contenzioso, tra committente, impresa e direzione dei lavori, le responsabilità del direttore dei lavori sono equiparate a quelle dell’impresa visto che i compensi e le mansioni sono differenti e soprattutto se l’impresa fallisce o non possiede nulla (il titolare) il direttore dei lavori paga in solido. Cosa si può fare per aggiustare una norma oggi assolutamente non equa e soprattutto non giusta. Grazie
La tua è una domanda di carattere meramente politico, in quanto se sei tecnico sai benissimo che non si può aggiustare una norma, ma la deve aggiustare il legislatore, che poi sia assolutamente non equa, lo stabilisci tu, e non il legislatore che votato dal popolo è soggetto preposto a stabilire la giustizia di una norma, in accordo o meno con la corte costituzionale, che ne è chiamata a stabilire la costituzionalità, costituzione che è legge suprema della repubblica a cui ogni legge deve equamente conformarsi. Tu tecnico la devi applicare, quindi se vi è una sentenza che ti condanna in solido con un impresa a risarcire un danno, significa che il giudice ha stabilito che quel danno è anche colpa tua, indipendentemente dal tuo compenso e dalla forma giuridica dell'impresa, in quanto tu sei un professionista, e a prescindere dal compenso sei chiamato ad esercire una funzione pubblica nel rispetto della legge (se uccidi uno e sei nullatenente, il carcere te lo fai lo stesso). ora resta il baluardo della corte costituzionale appunto che può dire che quella legge per cui sei stato condannato è non equa, per cui hai aggiustato la tua posizione di colpa. tutto questo per dire che per non pagare in solido, devi lavorare nel rispetto della legge, applicando le tue conoscenze tecniche di professione, e essere diligente e professionale. Quindi... lavorare bene. Spero che il commento non sia più superfluo.