Buongiorno colleghi.
Chiedo un vostro parere in merito al saldo di una parcella perché ho poca esperienza in merito.
Trattasi di una CILA e direzione lavori per opere interne in un appartamento in un Comune della periferia nord ovest di Milano. Le opere sono state piuttosto semplici, minime modifiche planimetriche e sostituzione di sanitari, finiture, caldaia e condizionatori.
Tale incarico mi è stato affidato con accettazione di preventivo regolare e dettagliato per rilievo, CILA compresa Comunicazione di Fine Lavori, Direzione Lavori.
Ora, a lavori conclusi, devo procedere al saldo non appena protocollata la CFL e devo richiedere al cliente degli extra per: variazione impresa esecutrice con conseguente comunicazione al Comune, produzione di documentazione relativa a una integrazione richiesta dal Comune (entrambe le integrazioni con procedura di protocollo online), coordinamento di terzi professionisti la cui prestazione non era inizialmente prevista.
Mi chiedevo, è possibile chiedere degli extra anche per il dilungarsi dei lavori?
Premetto che nel preventivo iniziale non menzionavo un termine temporale, ma ragionevolmente non prevedevo che i lavori potessero dilungarsi in questo modo...La causa del protrarsi di questo incarico è derivata da decisioni operative in corso d'opera cui il cliente non aveva fatto inizialmente menzione, tant'è vero che il preventivo dell'impresa è quasi raddoppiato. Queste scelte postume non hanno per me comportato, nei fatti, attività extra a parte qualche telefonata con l'impresa che mi avvisava di questa o quella nuova richiesta ma "solo" una gran perdita di tempo per il fatto che un lavoro che prevedevo concludersi in due/tre mesi si sta, di fatto, protraendo da sette.
Voi in questi casi come fate?
El : [post n° 429325]
Extra su parcella per incarico che si dilunga
La direzione lavori di solito si paga a percentuale sull'importo dei lavori pertanto se dici che i lavori sono stati superiori ci dovrebbe già essere un incremento del tuo compenso che forse può andare a coprire anche l'attività di coordinamento dei professionisti prima non preventivato.
Purtroppo se il disciplinare d'incarico non prevede queste evenienze (e di solito, quello per una CILA è assai snello per non spaventare il cliente...), non hai granché a cui aggrapparti per chiedere un aumento della parcella concordata.
Integrazioni richieste dal Comune ed eventuale subentro di un impresa sono cose abbastanza ordinarie, che io solitamente considero ricomprese nel costo iniziale. Se anche l'incremento del costo dei lavori non ha comportato per te un effettivo aggravio di lavoro, eviterei di contrappormi al committente. Anche se la situazione no fosse questa, non averne parlato con il committente prima della fine dei lavori, ti mette in una situazione difficile, perché il "potevi parlarne prima" è un'arma assai potente. La comprensione del committente per la situazione di attesa di quanto legittimamente ti spetta, dipende dalla volontà del committente stesso. I miei di solito sul tira fuori soldi che non hanno mai considerato di dover spendere, rispondono picche. Ti auguro migliore fortuna.
Integrazioni richieste dal Comune ed eventuale subentro di un impresa sono cose abbastanza ordinarie, che io solitamente considero ricomprese nel costo iniziale. Se anche l'incremento del costo dei lavori non ha comportato per te un effettivo aggravio di lavoro, eviterei di contrappormi al committente. Anche se la situazione no fosse questa, non averne parlato con il committente prima della fine dei lavori, ti mette in una situazione difficile, perché il "potevi parlarne prima" è un'arma assai potente. La comprensione del committente per la situazione di attesa di quanto legittimamente ti spetta, dipende dalla volontà del committente stesso. I miei di solito sul tira fuori soldi che non hanno mai considerato di dover spendere, rispondono picche. Ti auguro migliore fortuna.