FraFRa : [post n° 432503]
Abilitazione e concorsi pubblici. Quanto conviene?
Ciao a tutti. Premetto che sono un'architetto ma non ambisco alla libera professione. Vorrei avere un vostro parere sulla questione concorsi pubblici. Secondo voi è necessario e quanto conviene essere abilitati per accedere ai concorsi pubblici? Mi raccontate le vostre esperienze? Grazie mille!
Certamente l'abilitazione, di fondo e quindi aldilà dell'accesso ai concorsi pubblici, ti dà quantomeno una prima base di conoscenze, molte delle quali già si ricollegano alle attività tecnico-amministrative, più di quanto non succeda per la professione.
A livello di concorso l'abilitazione può costituire requisito e/o punteggio per scalare la graduatoria finale (titoli). Stessa cosa per l'iscrizione all'albo (cosa diversa dall'abilitazione che è sempre intesa come "Esame di Stato").
A livello di concorso l'abilitazione può costituire requisito e/o punteggio per scalare la graduatoria finale (titoli). Stessa cosa per l'iscrizione all'albo (cosa diversa dall'abilitazione che è sempre intesa come "Esame di Stato").
premesso che se non sei abilitato non sei architetto ma semplice laureato in architettura, l'abilitazione è sempre richiesta per accedere a concorsi di istruttori direttivi tecnici (categoria D) o istruttori tecnici (categoria C).
l'iscrizione all'albo è necessaria solo per le posizioni dirigenziali o di responsabilità (PO nei piccoli comuni che fanno le veci del dirigente)o per i bandi dove il posto a concorso si deve impegnare verso l'esterno firmando (ad. es. PDC).
quindi abilitarsi, cioè superare l'esame di stato, è sempre necessario se si vuole ambire al posto da tecnico, mentre l'albo può benissimo essere evitato.
io ad esempio mi sono cancellata dall'albo ma sono D.
solo per chi era di ruolo nella PA nel 1999 con almeno mi pare già 10 anni di esperienza nel ruolo non è richiesta l'abilitazione
l'iscrizione all'albo è necessaria solo per le posizioni dirigenziali o di responsabilità (PO nei piccoli comuni che fanno le veci del dirigente)o per i bandi dove il posto a concorso si deve impegnare verso l'esterno firmando (ad. es. PDC).
quindi abilitarsi, cioè superare l'esame di stato, è sempre necessario se si vuole ambire al posto da tecnico, mentre l'albo può benissimo essere evitato.
io ad esempio mi sono cancellata dall'albo ma sono D.
solo per chi era di ruolo nella PA nel 1999 con almeno mi pare già 10 anni di esperienza nel ruolo non è richiesta l'abilitazione
Grazie mille a tutti! Perfetto. Ma quindi se io non volessi fare il tecnico ma puntare più sul settore di sviluppo territoriale e promozione culturale/programmi europei, l'esame di stato o abilitazione mi servirebbe lo stesso? Insomma la progettazione non è proprio contemplata nella mia carriera e vorrei evitare di sprecare forze in qualcosa che fondamentalmente non è necessario. Lavoro da 3 anni nell'ambito dei beni culturali e del turismo, sviluppo e coordino progetti e mi piacerebbe continuare a fare questo, magari da una diversa prospettiva che mi garantisca una stabilità economica maggiore.
A meno che tu non cambi totalmente settore, se non ti abiliti rischi di non vederti preclusi concorsi che hanno come requisito l abilitazione, e non solo la laurea.
Non ho idea di quello che viene richiesto per quello che hai citato.
Non ho idea di quello che viene richiesto per quello che hai citato.