momus : [post n° 439730]

estendere partita IVA a attività agricola

E' un argomento discusso più volte ma del quale non ho ancora capito la possibile soluzione.
Sono architetto iscritto regolarmente a ordine e inarcassa. In parallelo svolgo piccole attività agricole per le quali ho necessità di estendere la mia partita iva. Se ho capito bene c'è un problema strettamente fiscale: non è permesso essere iscritti a inps e inarcassa contemporaneamente.
Per ora lo scenario possibile è far decadere l'iscrizione a inarcassa e pagare i contributi da architetto all'inps, insieme a quelli da agricoltore.
Ci sono gli scenari possibili?
gg :
Ti conviene continuare a pagare Inarcassa come professionista e aprirti una seconda partita IVA come artigiano o commerciante solo per quelle eventuali attività di vendita che non puoi fatturare in altro modo.
momus :
Mi pare sia vietato come persona fisica avere due partite iva.
Adam Richman :
Ciao,
prova ad informarti (con inarcassa, inps, commercialista) se puoi assoggettare ad inarcassa anche le fatture emesse come agricoltore. Avresti una sola p.iva come architetto (attività prevalente) ed agricoltore (attività secondaria); essendo quella di architetto l'attività prevalente credo che tu debba restare iscritto alla sola inarcassa. Ti consiglio di sondare telefonicamente ma poi di farti dare risposte scritte via pec.
oikos :
Purtroppo solo Inarcassa non ammette la coesistenza di altre forme previdenziali dunque qualunque tipo di attività non inerente alla professione (e al tuo codice ateco) dovrebbe avere un'autonoma posizione fiscale.

Non potendo avere due p.i. come autonomo potresti aprire una srls per le attività agricole ma in quel caso, mantenendo la partita iva da architetto, verresti cancellato da inarcassa e iscritto alla gesitone separata (non inps, ma peggio per una questione contributiva) ma dovresti comunque continuare a versare il 4% ad inarcassa.

Diciamo che ti converrebbe aprire una srl/srls che riguardi attività varie, dalla progettazione architettonica a servizi che magari vadano nel campo dell'agricoltura (disegno degli esterni con progettazione del verde chiavi in mano, etc) in modo tale da rimanere sempre nella sfera di influenza di inarcassa per non sdoppiare il resto.

Certo che se la tua attività agricola riguarda la mungitura delle capre e la produzione di formaggio il discorso sopra diventa parecchio difficile...
momus :
Nel mio caso si tratterebbe di attività agricole legate alla produzione e vendita di materie prime, quindi coltivazione, che come dici tu diventa difficilmente giustificabile anche con una società.
E' possibile ipotizzare con delle percentuali indicative, quando "peggio" sarebbe la questione contributiva, passando da inarcassa alla gestione separata?
Altri scenari non ce ne sono, giusto?
oikos :
Ti conviene sentire un commercialista per i calcoli precisi che dipendono ovviamente dal reddito delle due attività e dalle varie aliquote, regime fiscale, etc.
L'srl la puoi comunque aprire per le attività agricole (o qualsiasi altra forma societaria che più si addice al genere di attività svolto) e rimarrebbe da valutare la tua posizione come socio amministratore dove, in certi casi e in funzione della categoria di attività, il compenso come amministratore non comportare la cancellazione automatica da inarcassa. Verifica con un consulente del lavoro.
gg :
l'unica incompatibilità riguarda il regime forfettario.
Il socio di una srl non può avere una partita IVA forfettaria, ma deve optare per un regime IVA normale.
Per il resto la società paga le proprie tasse e la persona fisica può essere iscritta a Inarcassa.
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