Gaetano : [post n° 483498]

Competenze dell'architetto in materia di bonus edilizi.

Salve,
ho già avuto modo di leggere un'altra discussione su questo portale riguardante le competenze dell'architetto in materia di bonus edilizi e ho compreso che non ne ha e che la competenza, trattandosi di materie fiscali è di un commercialista.
Il punto è questo.
Io dovrei ristrutturare quasi esclusivamente le parti esterne di una casa singola (villetta) e non toccare l'immobile se non per rifare il bagno con sanitari e piastrelle, ma non gli impianti idrici e l'intonaco esterno (semplice abbellimento). A tal proposito ho chiesto all'architetto se facendo questo tipo di lavori avrei potuto usufruire del bonus 50%. La sua risposta è stata (non lo so, ti devi confrontare con un commercialista/fiscalista).
Una persona che ha fatto dei lavori simili a quelli che dovrei eseguire io nella mia proprietà mi ha detto che ha avuto gli stessi problemi e incertezze riguardo il poter usufruire del bonus e mi ha anche detto che gli era stato spiegato che se avesse fatto dei lavori di straordinaria manutenzione nell'immobile i lavori per gli esterni potevano essere "trainati" e quindi rientrare anch'essi nel bonus 50% e invece se avesse fatto solo dei lavori di ordinaria manutenzione quelli esterni non sarebbero rientrati nel bonus.
Detto questo le mia domande sono:
fermo restando che non sono certo che sia proprio come dice questa persona, ma se lo fosse, il professionista contabile avrà un'idea chiara come un architetto di quali siano i lavori di ordinaria e/o straordinaria manutenzione che poi potrebbero "trainare" quelli eseguiti per gli esterni?
Non sarebbe eticamente più corretto, per dare un buon servizio al cliente ignorante, che l'architetto si interfacci direttamente con il professionista contabile?
L'introduzione dei bonus non dovrebbero comunque far parte delle competenze dell'architetto per una questione di evoluzione della professione?

Non comprendo perché non dovrebbe essere così dato che per esempio chi vende il fotovoltaico o solare termico da indicazioni adeguate nelle agevolazioni fiscali, come chi vende una piscina o chi vende gli infissi e quant'altro.
La mia preoccupazione è di pagare profumatamente tutti e di ritrovarmi con dei problemi che potrebbero farmi perdere l'agevolazione fiscale del bonus 50%, perché io, da ignorante in materia, dovrò fare da tramite con il commercialista e l'architetto sperando di capire bene quello che mi dice il commercialista e sperando di saperlo comunicare all'architetto.
Immagino le discussioni alla fine dei lavori ( ma io ti dissi, tu mi cesti, io ti comunicai, bla bla bla) :-) sto male al solo pensiero..
Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra risposta.
Gaetano
ArchiFra :
L'architetto é un professionista e non un commerciale.
Quello che lei pretende é assurdo.
Il tecnico fa il suo lavoro, il commercialista il suo e così il commerciale che vende.
L'architetto non deve nemmeno parlare col suo commercialista perché non gli compete.
Mitch :
Buongiorno Gaetano,
sfortunatamente credo non le sia chiara la figura dell'architetto. L'architetto non si occupa di questioni fiscali e/o sconti, perchè l'architetto svolge una prestazione di servizio relazionata con la parte più tecnica del progetto. I prezzi non vengono indicati dall'architetto, che redige un computo metrico con voci che poi verranno consegnate alle ditte, per avere dei preventivi. L'architetto si occuperà pertanto della fase progettuale, documentale inerente il progetto, e di cantiere, al fine di tutetale il cliente dalle ditte. Chi vende fotovoltaico, solae, mattoni ecc... è un venditore di prodotti, non di un servizio. Può l'architetto avere informazioni riguardanti i bonus? Assolutamente si, ma non sono di sua competenza e, in caso di errori, non è lui il responsabile del problema, proprio perchè l'architetto firmerà ciò che gli compete, ossia le pratiche edilizie (che non firma il commercialista). Può l'architetto interfacciarsi con il commercialista? Si, dando semplicemente il computo delle lavorazioni che andranno a realizzarsi, con i prezzi indicati dalle diverse ditte contattate.
Spero sia più chiaro!
Gaetano :
Si, grazie mille è molto più chiaro così. Pertanto dovrò confrontarmi con un commercialista che si occupi della parte fiscale dei bonus e farmi spiegare da lui quali siano i lavori da fare nell'immobile per far in rientrare nel bonus 50% anche i lavori degli esterni e quindi comunicare all'architetto quali lavori dovrà eseguire.
Incrocio le dita sperando che il.mio commercialista sia ferrato anche sulla parte tecnica oltre a quella fiscale.
Grazie ancora.
ArchiFra :
No gaetano, é il contrario.
In base ai lavori da eseguire si verifica quali rientrano nei bonus. Non é il commercialista che dà ordini al tecnico su cosa fare.
Lei ha le idee molto confuse
Gaetano :
Grazie per l'ulteriore riaposta, ammetto di poter essere confuso, ma proprio per questo scrivo a Voi. Ma se l'architetto non si occupa di bonus e il commercialista non si occupa della parte tecnica quale è la figura professionale che verifica se i lavori che devo fare rientrano nel bonus? Svelato questo arcano penso che finalmente mi chiarirò le idee.
Grazie ancora.
archspf :
Gaetano, le è stato già ampiamente risposto:
- all'architetto compete la verifica tecnica, ovvero tipologia delle opere e relative autorizzazioni urbanistiche
- al commercialista quella fiscale, ovvero verificare se la tipologia di intervento è oggetto di agevolazione
ArchiFra :
aggiungo che non è il titolo edilizo che determina l'accesso ai bonus, ma la tiplogia di opere indicate nelle apposite guide fiscali
unfor :
Penso che la figura che deve verificare se i lavori rientrano nel bonus sia il committente.
Gaetano :
Perfetto, grazie. Ora ho le idee chiare. Pensavo che il commercialista si occupasse esclusivamente dell'inoltro della pratica all'agenzia delle entrate. Quindi chiederò a lui se il tipo di lavori che devo realizzare rientrano o meno nell'ambito bonus.
Grazie ancora
Arch1 :
Buongiorno,
in realtà io non sono molto d'accordo con quanto scritto precedentemente, io sono un architetto e negli ultimi anni mi sono occupato di molte pratiche finalizzate all'ottenimento di incentivi fiscali e sono sempre stato io ad occuparmi della scelta degli interventi, chiaramente in base a quelle che erano le necessità del cliente.
Che un collega risponda che non sa se un determinato intervento rientri e no nella casistica per i quali è possibile richiedere una agevolazione fiscale dovrebbe far capire che il collega non è preparato su quel determinato argomento, che non è niente di drammatico in quanto nessuno è onnisciente.
Il commercialista deve occuparsi, a mio parere e dalla mia esperienza, solo della parte fiscale, ovvero verificare che sussistano le condizioni fiscali, e non tecniche, all'ottenimento dell'agevolazione.
Pertanto ritengo opportuno consigliarle di parlare con un tecnico di zona che si occupi di interventi finalizzati all'ottenimento di incentivi fiscali.
Gaetano :
Grazie mille per la risposta, il tecnico che si occupa dell'intervento finalizzato all'ottenimento dei bonus è una figura platonica che ho provato a cercare come un ago in un pagliaio e mi sono accorto che in effetti non esiste. Se Lei mi sa dire quale è il tipo di professionista che si occuperebbe di questo Le sarei molto grato, in quanto sarebbe colui che coniugherebbe al meglio il lavoro dell'architetto con quello del commercialista e il cliente potrebbe stare più sereno in quanto i cavilli italiani sono innumerevoli.
Paolo g :
Finalmente una risposta sensata,
Mitch :
Certamente ti puoi occupare anche degli incentivi fiscali, se ti sei preparato una parte extra che esula la mera competenza dell'architetto. Così come puoi occuparti di render, simulazioni energetiche e tante altre cose, ma non è di competenza propria dell'architetto, che dovrà progettare non in base agli sconti ma secondo una professionalità tecnico/etica. Si fa? In molti casi si. Ma basta cercare online per vedere che in merito a sconti riguardanti i bonus edilizi, i risultati saranno "agenzia delle entrate" e "caf" oltre a commercialisti, proprio perchè è un tema prettamente fiscale, che dipenderà dalla dichiarazione dei redditi e dalla possibilità di scaricare l'irpef. Esempio stupido ma efficace, credo: il Sig. Gaetano potrebbe essere una partita iva forfettaria, e non indicarcelo durante il progetto; essendo forfettario, non avendo irpef in dichiarazione dei redditi, non potrà avere accesso al bonus 50%, perchè non avrà nulla da "scaricare". Come potete vedere, è un calcolo che deve sapere il committente (Sig. Gaetano)e il suo caf/commercialista di riferimento. Ovviamente possiamo venire in contro aiutando a capire.
Arch1 :
Mi perdoni per la tarda risposta ma non utilizzo frequentemente il portale.
Immagino che in zona da lei ci sia sicuramente qualche studio professionale che si è occupato di pratiche volte all'ottenimento di incentivi fiscali pertanto le consiglio di provare a chiedere li.
Qualora avesse bisogno di un consiglio puoi scrivere alla mia email email.
Saluti
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