tom : [post n° 149840]

australia...newyork o UE?

ciao a tutti,

dopo 3 anni di lavoro sto seriamente valutando un'esperienza all'estero per uno o due anni. Tra le mete globali sono orientato verso paesi di lingua inglese; tra queste in ordine Australia, Usa o UK. Mentre per London l'unico problema è trovare lavoro, per le altre due, c'è il problema dei visti...
Leggendo i siti delle ambasciate australiane e usa, notavo come esperienze di lavoro superiori a tre mesi, per la prima occorre un test attitudinale in funzione delle capacità - età mentre per la seconda c'è la green card lottery con estrazione di 50.000 visti di lavoro.
Qualcuno di voi che ha gia intrapreso una cosa simile, sa darmi qualche dritta, consiglio?....

Vi ringrazio in anticipo,

Saluti

tom

email
ce :
Guarda io ero intenzionato a fare una cosa simile, se ti interessa un compagno di viaggio contattami: email
tom :
Ciao, noi siamo in due, e ci stiamo stiamo informando soprattutto per i problemi visti. Abbiamo una nostra amica che lavora da + di un anno a Melbourne...ci stiamo informando anche con lei...

Teniamoci in contatto se ti va

saluti

tom
ce :
Io il 9 devo partire per Birmingham con il progetto leonardo, vado a fare uno stage di 4 mesi e mentre saro' la' provero' ad informarmi e a capire che aria tira.

Ok teniamoci in contatto

saluti
tom :
Buon viaggio allora.

Segnamoci le mail che ci si aggiorna.
Se dovessero esserci troppi casini per andare fuori europa, non escludo l'inghilterra...

ciao

tom
massimiliano :
Ciao Tom,
io ti scrivo dalgi USA (nello specifico Miami).
Non ridurrei il laborioso processo di un visto di lavoro negli USA ad una "lottery" (che tra l'altro e' strutturata per destinare una gran parte dei visti ad paesi con specifici accordi economici-politici con gli USA quali in questo momento L'irlanda).
Io se fossi in te comincerei ad inviare CV ai vari studi di New York (dove ho vissuto per 2 anni) oppure di altre citta' USA (dipende dai tuoi interessi personali, cosmopoliti e di tendenze architettoniche) e cominci a sondare il mercato.
Molti studi applicano ad un Junior architect (che non va' inteso come la figura professionale che c'e' in Italia) contratti di 9 mesi rinnovabili con un visto di lavoro.
Condivido la tua scelta di restringere l'ambito d'azioni ai paesi di lingua inglese, pero' sono paesi con culture e stili di vita cosi' differenti che penso dovresti valutare piu' attentamente e calibrare a seconda di cio' che ti aspetti da questo tipo di esperienze (non solo a livello lavorativo ma anche di Lifestyle)
qualcuno diceva: "chi comincia e' gia' a meta' dell'opera"...vola!
keep in touch!
giulia downunder :
Ciao, io ti scrivo da Sydney, domanda piu' importante:quanti anni hai: se sei entro i 30 puoi richiedere una working holiday visa che ti permette di stare qui un anno e lavorare fino a 6 mesi nello stesso studio. E' molto probabile che una volta qua il tuo capo ti sponsorizzi (io sono appena stata ssponsorizzata) e quindi puoi restare fino a 4 anni. Se hai piu' di 30 anni puoi entrare con un visto turistico di 3 mesi o tentare dall'italia la skilled visa. E' tutto qua: www.immi.gov.au
tom :
Grazie Massimiliano per la tua risposta.
Sono libero professionista di 28 anni di cui 3 di lavoro da architetto. L'idea di farmi un'esperienza all'estero, la vedo importante non solo in ambito lavorativo, ma anche e forse sopratutto come esperienza di vita, conoscere nuove culture, e non per ultimo consolidare la l'inglese. Partirei con l'obiettivo di permanenza di 1 / 2 anni, lasciare l'Italia mi dispiacerebbe alquanto, anche se ultimamente la situazione italiana non promette rose e fiori quindi, chi lo sa, non si può mai sapere...

Grazie ancora dei consigli!

PS. se dovessi decidere per gli States, quale meta mi consigli? Mi hanno parlato molto bene anche di Boston e Chicago
tom :
Ciao Giulia.
Si, infatti credo che la strada meno accidentata sia quella della working holiday anche se, leggendo le prescrizioni per utilizzare quel tipo di visto, stabiliscono come il lavoro debba essere saltuario e non superare un tot di ore settimanali. Poi non so se nella realtà si riesca ad aggirare la norma...

Io ho un'amica brasiliana che lavora come arch. a Melbourne da 1 anno o più. Lei stessa mi ha consigliato Sidney. Tu, è molto che ti sei trasferita? Come ti trovi?

Ciao e grazie ancora

massimiliano :
Io, per una serie di considerazioni, reputo New York la citta' piu' dinamica degli USA, Boston e' altrettanto bella ma un po' troppo "provincia" per i miei gusti (anche se poi conosco gente che diventa matta per the "whitecity"), Chicago e' fantastica! the "raincity" ha una qualita' architettonica eccellente, uno skyline raffinato ed un lifestyle meno cautico di NY.
Io in questo determinato momento ho optato per Miami in quanto e' in pieno "rinascimento" e come qualita' di vita e' decisamnete quello di cui avevo bisogno in questo momento.
Non continuo con altre citta' perche' altrimenti divento un documentario!
ti lascio la mia mail sia mai che decidi per questa parte del globo.
email
massimiliano :
errata corrige! chiedo perdono ma "the raincity" e' Seattle! Chicago e' denominata "the windcity"
sorry
giulia downunder :
La cosa sulle ore settimanali che dici non e' vera: lavori le solite 40 ore settimanali con la working holiday. Adesso inoltre hanno inserito gli architetti nelle professioni in demand in australia quindi una volta che sei qua con la WHV e' molto facile che verrai sponsorizzato.
Tina :
Ciao Giulia ti ho scritto anche in un altro post ma poi ho letto le tue risposte qui...queste sono più aggiornate quindi ho pensato di riscriverti...arrivo a Sydney a giugno con mio marito ingegnere desiderei chiederti qualche info posso contattarti? la mia mail è danitina[at]inwind.it...grazie
angela :
ragazzi io sono in italia...sto mandando curriculum per la capitale...ma niente ancora!!! se avete quanche contatto da mandarmi ve ne sarei grata!!! ciao e in bocca a lupo atutti per i vostri viaggi
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