Ha preso il via la terza edizione del Premio Architettura Toscana (PAT) nato per promuovere le opere architettoniche, sia private che pubbliche realizzate negli ultimi cinque anni, capaci di stimolare una riflessione sulle esigenze di valorizzazione e insieme di rinnovamento del territorio toscano.
Come nelle due precedenti edizioni, il riconoscimento biennale - promosso dal Consiglio regionale della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Firenze, Federazione degli Architetti della Toscana, Ordine degli Architetti PPC di Pisa, Fondazione Architetti Firenze e Ance Toscana, con il patrocinio del Consiglio nazionale degli Architetti - premierà la ricerca, la qualità del fare progettuale, l'opera architettonica come strumento di rigenerazione e trasformazione del territorio, sempre più al centro del dibattito su sostenibilità e rapporto tra uomo e ambiente.
Il Premio Architettura Toscana punterà quindi l'attenzione non solo sulla qualità progetto, ma anche sulla qualità della costruzione, guardando tanto agli architetti quanto ai committenti, alle imprese e agli attori che hanno contribuito alla riuscita.
Categorie del premio
Il premio si articola in cinque categorie:
- opera prima (per progettisti rigorosamente under 40)
- opera di nuova costruzione
- opera di restauro o recupero
- opera di allestimento o di interni (opere temporanee esterne e interne ed opere di architettura di interni)
- opera su spazi pubblici, paesaggio e rigenerazione.
Può essere candidata una sola opera per ciascuna categoria, ma la stessa opera potrà essere candidata per più di una categoria.
Condizioni di partecipazione
Il Premio è rivolto alle opere ultimate da non oltre cinque anni nel territorio della Regione Toscana, da architetti operanti singolarmente o in gruppo, dipendenti pubblici e privati. Nel caso di gruppo è richiesto che il titolare della progettazione sia un architetto.
La candidatura potrà essere presentata dal progettista, dalla committenza o dall'impresa esecutrice (nel caso delle ultime due è obbligatoria la compilazione della liberatoria firmata dal progettista).
Il materiale dovrà essere inserito esclusivamente in formato digitale sul sito del Premio, a partire dal 3 dicembre 2021 fino all'11 febbraio 2022.
Il Comitato organizzatore si riserva di indicare una selezione di opere di particolare rilevanza documentata da pubblicazioni sulle principali riviste nazionali e internazionali di settore, invitandone i progettisti a presentare la candidatura.
Giuria
A valutare le opere candidate quattro progettisti e una sociologa:
- Daniela Ciaffi, professoressa e sociologa
- Nicola Di Battista, architetto
- Sofia von Ellrichshausen, architetto
- Gianluca Peluffo, architetto
- Gianpiero Venturini, architetto
Premi
Ciascuna categoria avrà un unico vincitore. Sarà consegnata una targa al progettista, alla committenza e all'impresa realizzatrice dell'opera.
L'opera vincitrice nella categoria "opera prima" riceverà, oltre alla targa, anche un riconoscimento in denaro di 5.000 euro.
Mostra e pubblicazione
La cerimonia di premiazione è in programma il 9 giugno alla Palazzina Reale di piazza Stazione, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, dove sarà allestita anche la mostra dei progetti vincitori. I lavori saranno esposti poi in tutta la Toscana dal settembre 2022 al marzo 2023.
Sul catalogo saranno pubblicate le opere premiate e selezionate dalla Giuria, una scheda sintetica elencherà tutte le opere candidate al Premio.
Sito ufficiale Premio Architettura Toscana
Le richieste di chiarimenti e delucidazioni sul bando e sulle procedure potranno essere formulate e inviate all'indirizzo email segreteria@premio-architettura-toscana.it entro le ore 24.00 del 23 dicembre 2021. Le risposte ai quesiti saranno pubblicate ed esclusivamente consultabili sul sito www.premio-architettura-toscana.it
!!! la scadenza per le iscrizioni e la consegna degli elaborati, prevista per l'11 febbraio 2022, è stata prorogata a domenica 20 febbraio entro le ore 24.00.
Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.
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