Sezione Nodi - Festa dell'Architettura di Roma

conferenze

Roma, 10, 11 e 12 giugno 2010

Otto importanti conferenze tenute da grandi architetti italiani e stranieri su temi specifici, che oggi appaiono rilevanti per Roma, a partire da un proprio progetto, da una esperienza che si propone come esemplare.

Le conferenze si svolgono tra l'Auditorium Parco della Musica - Sala Petrassi e il MACRO Testaccio - Aula Ersoch.

giovedì 10 giugno | Auditorium Parco della Musica - Sala Petrassi

  • ore 10.00 - Eduardo Souto De Moura
    mobilità - a partire dalle metropolitane di Porto e Napoli

    Come coordinatore della Metro di Porto, l'architetto portoghese è riuscito a realizzare la più bella metropolitana europea, attraverso il contributo di diversi progettisti, con una formula che ha pochi precedenti e che dimostra, soprattutto a noi, che l'architettura dei trasporti può essere parte della città.
  • ore 12.00 - James Corner - Field Operations
    paesaggio

    Il maggior paesaggista americano, racconta i progetti in corso a New York per il Parco di Fresh Kills, che era la più grande discarica della città, e per la trasformazione della sopraelevata Highline in giardino pensile e un parco pubblico divenuto una nuova icona della città. Robert Hammond, presidente della società Friends of the High Line, è il cittadino newyorkese che ha salvato la High Line dalla demolizione ed è riuscito a trovare le risorse pubbliche e private per realizzare il progetto.
  • ore 15.00 - Bernard Tschumi
    museo - a partire dall'Acropoli di Atene

    L'architetto svizzero trapiantato a New York presenta le sue opere più recenti con particolare riferimento ai musei. A proposito di aree archeologiche e città, di musei nuovi e di scavi: la Soprintendenza di Roma avrebbe approvato il progetto di Bernard Tschumi per l'Acropoli di Atene, se fosse stato proposto ai Fori?
  • ore 17.00 - Massimiliano Fuksas
    infrastrutture - a partire dallo stadio di Firenze e dall'aeroporto di Shenzen in Cina

    Nella competizione mondiale tra città, alcuni tipi di edifici hanno rappresentato il primato simbolico: prima i musei, e oggi sempre più le grandi attrezzature del tempo libero e del trasporto. Massimiliano Fuksas è tra i pochi architetti ad avere avuto modo di confrontarsi con questi temi, in cui l'innovazione tecnica, il linguaggio, e la capacità di accogliere nuovi riti sociali richiedono soluzioni inedite per essere in armonia.

venerdì 11 giugno MACRO Testaccio - Aula Ersoch

  • ore 10.30 - Stefano Boeri
    centralità - Architettura è/e Politica" a partire dal G8 alla Maddalena e altri grandi progetti

    Le polemiche e le inchieste sugli appalti rischiano di oscurare la discussione su una realizzazione di grandi dimensioni e ambizioni, nata per un evento temporaneo, ma destinata a restituire un luogo della Sardegna ai suoi cittadini e ai turisti. Partendo da questa vicenda e dagli altri progetti strategici in cui è impegnato, Stefano Boeri ci parla delle condizioni dell'architettura italiana (e non solo) di fronte a nuove sfide.

sabato 12 giugno MACRO Testaccio - Aula Ersoch

  • ore 10.30 - Richard Burdett
    Olimpiadi

    A partire da Londra: errori da non ripetere, opportunità da cogliere. Richard Burdett racconta la sua esperienza nella preparazione delle Olimpiadi del 2012, con una attenzione speciale al contesto italiano e romano in cui è cresciuto e di cui si occupa a proposito dell'Expo milanese. Un confronto utile a una città che si candida per il 2020.
  • ore 15.00 - Yvonne Farrell e Shelley McNamara, Grafton Architects
    Università - a partire dalla nuova sede della Bocconi a Milano

    Le due titolari dello studio irlandese hanno realizzato il miglior edificio universitario in Italia. E' una provocazione per Roma, dove le università pubbliche e private si sono pigramente abituate al riuso di edifici senza qualità.
  • ore 19.00 - Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal
    Abitare

    Le sperimentazioni della seconda metà del XX secolo hanno lasciato in eredità un patrimonio abitativo carico di grandi problemi tecnici e sociali, che male si adatta agli stili di vita di oggi. In controtendenza con le politiche di demolizione e sostituzione, i progetti dei due architetti francesi propongono una radicale trasformazione, interpretando le preesistenze e intervenendo chirurgicamente per dare alle case più spazio, più luce e più libertà d'uso

+ info sul sito della Festa dell'Architettura di Roma: www.indexurbis.it

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