Architetti e Architetture 2011

evento a cura dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Torino

Torino, 6 dicembre 2011 ore 18.00

La manifestazione Architetti e Architetture di quest'anno, oltre al riconoscimento agli iscritti che compiono i 50 anni di laurea (è il 13esimo anno di questo premio dell'Ordine degli Architetti di Torino), conferirà il titolo Cultori dell'Architettura (al suo sesto anno), a chi si è distinto per aver promosso, sostenuto e perseguito la qualità del progetto.

Il riconoscimento "alla carriera" per i 50 anni di laurea va agli architetti: Djahanguir Darvish-Kodjouri, Giorgio De Ferrari, Pompeo Fabbri, Emiliana Leone Tommasi, Enrico Lucci, Romano Martinetti, Sandro Sassone, Vittoria Valz Blin, compagni di corso, che hanno potuto contare sugli insegnamenti di grandi nomi locali come Ottorino Aloisio, Carlo Mollino, Roberto Gabetti, per citarne alcuni. ma che hanno poi svolto un diverso iter professionale.

Durante la serata sarà distribuita l'agenda Moleskine® settimanale per il 2012. Segue aperitivo.

Degli architetti citati, saranno presenti in quattro:

Djahanguir Darvish-Kodjouri, nasce a Varamin in Iran e frequenta l'università prima a Teheran, poi a Roma e dal 1957 al 1962 a Torino, dove si è laureato. Dal 1962 ad oggi ha svolto la professione in Italia, in Iran e negli Stati Uniti occupandosi principalmente di edifici pubblici: scuole, università e centri di ricerca e di formazione, impianti sportivi (tra cui il complesso Takhti a Teheran, con annesso stadio per 30.000 posti), teatri. Ha partecipato a numerosi concorsi e i suoi lavori sono stati pubblicati su numerose riviste internazionali. Ha insegnato all'Università statale di Teheran per 15 anni. 

Giorgio De Ferrari, nato a Genova, nel 1961 si laurea alla Facoltà di Architettura di Torino dove è assistente di Roberto Gabetti sino al 1960, di Achille Castiglioni sino al 1977. Dal 1979 è Professore Associato e poi Ordinario di Disegno Industriale. Collabora anche con Joe Colombo e nel 1982 costituisce con Vittorio Jacomussi lo Studio De Ferrari Architetti. Nel biennio 1992/96 è presidente "SIAT Società Ingegneri e Architetti in Torino" e direttore di "ART atti e rassegna tecnica". Ideatore e direttore della mostra itinerante "Torino Design, dall'automobile al cucchiaio" (1995) e "Piemonte Torino Design" (2006). 

Emiliana Leone Tommasi, è nata Torino, dove ha compiuto tutto il suo corso di studi. Nel 1958 si trasferisce a Ivrea e insegna matematica alle medie e storia dell'arte al liceo classico. Nel 1961, dopo la laurea, entra nello studio dell'architetto Annibale Fiocchi rimanendovi circa due anni, partecipando, tra l'altro, allo sviluppo del progetto del 1° Palazzo Uffici Olivetti. Nel 1963 apre il proprio studio lavorando come libera professionista per committenze private, dagli anni Novanta si occupa in prevalenza di ristrutturazioni e arredamenti di interni, negozi, locali pubblici e progettazione di mobili.

Romano Martinetti, nasce e si diploma a Merano, e si laurea al Politecnico di Torino. Ha realizzato piccoli e grandi condomini e poi ville, in Torino e sulle colline, e palazzine a tipologia unifamiliare. Si è occupato di grandi ristrutturazioni e restauri per residenze in città e in campagna, e di piani regolatori in zone industriali, attività che si è alternata ad allestimenti di spazi espositivi. 

Il premio dell'Ordine degli Architetti di Torino Cultori dell'Architettura sarà assegnato alla redazione del settimanale "Progetti e Concorsi" (Giorgio Santilli con Massimo Frontiera, Paola Pierotti, Mauro Salerno e Valeria Uva) per la messa a punto della proposta di legge di iniziativa popolare per la qualità dell'architettura. La redazione del settimanale, da sempre impegnata in un'attività di informazione e critica di studi e progetti di architettura sul territorio, ha richiesto alcune modifiche al Codice degli appalti al fine di creare un vero mercato della progettazione, trasparente e aperto ai giovani e alle realtà più piccole. In particolare la proposta di legge, presentata alla Camera dei Deputati lo scorso 7 luglio, si pone cinque obiettivi principali: l'affidamento della progettazione ai professionisti e non alla Pubblica Amministrazione, la riduzione delle trattative private per importi superiori ai 40 mila euro, la promozione del concorso e del progetto, l'agevolazione della partecipazione dei giovani ai concorsi e la richiesta di danno erariale in caso la realizzazione dell'opera non faccia seguito al concorso.

Appuntamento: martedì 6 dicembre 2011 ore 18.00 | web www.to.archiworld.it
Casa del Teatro Ragazzi e Giovani Corso Galileo Ferraris 266, Torino
Ingresso libero fino a esaurimento posti

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