Mario Zaffagnini, una scuola di architettura fondata sulle necessità dell'uomo

mostra retrospettiva

Bologna, 9 ottobre - 3 novembre 2012

La serie di iniziative di approfondimento critico e storiografico sulla personalità dell'architetto Mario Zaffagnini (1936-1996) prosegue grazie all'Urban Center Bologna, rivolgendosi all'ampio pubblico dell'intera città, dove il progettista ha lasciato numerose opere significative.

In programma una nuova mostra retrospettiva dedicata all'Architetto, in collaborazione con la Fondazione del Monte, col coordinamento scientifico di Michele Ghirardelli, Andrea Rinaldi e Theo Zaffagnini del Dipartimento di Architettura di Ferrara, che ripropone una selezione di opere e ricerche, arricchendosi di inediti contenuti multimediali

Il titolo della mostra: "Mario Zaffagnini, una scuola di architettura fondata sulle necessità dell'uomo" riprende il saldissimo convincimento, dell'architetto secondo cui, l'architettura - per essere di qualità - deve scaturire da processi culturali e creativi che prevedono come centralità la più esauriente risposta alle necessità dell'uomo. Una convinzione che ha un suo percorso, che matura attraverso le prime esperienze con Adalberto Libera, suo primo Maestro, e poi con l'amico Pierluigi Spadolini, una elaborazione concettuale portata a compimento nel suo ultimo periodo di attività scientifica a Ferrara. Una definizione comunque progressiva, compiuta in atti (le innumerevoli pubblicazioni, le sue ricerche, i suoi progetti, i suoi allievi).

I progetti e l'esposizione

I progetti esposti sono tra quelli di sicura preminenza qualitativa di Mario Zaffagnini, ma per quanto la sua attività professionale abbia sicuramente risentito della scelta di dedicarsi per lunghi periodi quasi esclusivamente alla carriera accademica, sono soltanto alcune tra le sue eccellenze come Architetto. Un primo censimento, che ha riservato talvolta sorprese anche agli stessi curatori di questa iniziativa. Le cifre distintive sono la coerenza, l'impegno assoluto, la tensione progettuale uniformemente portata al massimo, a tutte le scale dimensionali (da quella urbanistica al dettaglio esecutivo in scala 1 a 1).

Il nucleo fondamentale della mostra presenta un regesto sintetico della pratica professionale, dalle prime esperienze alle opere più importanti per ruolo e dimensione, che ancora oggi possono essere considerate esemplificative della capacità di Mario Zaffagnini di "fare scuola" attraverso il progetto, supportate da una sequenza originale fotografica con immagini di Elena Farnè, Alberto Mion e Pietro Piella. Tra queste emergono alcune esperienze nel campo del restauro, tra cui due rilevanti restauri di edifici a Bologna e Ravenna per la Fondazione del Monte. Qui, il tema progettuale contingente diventa occasione per allargare la riflessione a sfere metodologiche e culturali molto più ampie, che interrogano i rapporti tra conservazione e innovazione, tra estetica e tecnologia.

Sono particolarmente evidenti i temi di ricerca di una vita: la capacità dei tipi edilizi di rinnovarsi attraverso la storia trovando nuova vitalità per mezzo del progetto di architettura ed il rapporto organico tra i tipi edilizi ed il tessuto urbano. Un altro nucleo tematico fondamentale della Mostra documenta, con una selezione di esempi significativi, l'attività scientifica e sperimentale: ricerche, concorsi, pubblicazioni.

Una serie di audiovisivi originali, rielaborati per questa occasione, completano il profilo dello Studioso, dell'Architetto, dell'Uomo. Il repertorio cronologico delle opere e pubblicazioni a cura di Michele Manzella e Theo Zaffagnini; il video "I maestri dell'Architettura e del design: Mario Zaffagnini" del regista Alberto Di Cintio (Unifi;, un prodotto audiovisivo originale creato per l'evento di Theo Zaffagnini e Margherita Bissoni dal titolo Messaggi in bottiglia che ripropone un significativo brano tratto da una presentazione di Mario Zaffagnini intitolata "La lunga strada verso la qualità urbana"; e un video di Raffaello Scatasta, amico, editorialista e collega storico di Mario Zaffagnini sul primo periodo della sua attività professionale.

Questi continui rimandi tra storia, presente e futuro, tra teoria e prassi, trovano la loro sintesi in una parola sola: Architettura.

Le iniziative, in occasione del quindicinale dalla scomparsa

Grazie ad alcune coincidenze temporali, quali il ventennale della Facoltà di Architettura di Ferrara  e il quindicinale dalla scomparsa di uno dei suoi fondatori e docenti, si è giunti alla conclusione che dovesse essere posto in essere un momento di approfondimento critico e storiografico sulla personalità dell'architetto Mario Zaffagnini (1936-1996). La serie di iniziative ha preso il via con la giornata di studi del 13 marzo 2012 presso il Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara. A questa, sono seguite una mostra ed alcuni eventi ospitati dalla Fondazione del Monte di Bologna nel maggio - giugno 2012. Con la mostra l'Urban Center Bologna completa ed approfondisce l'esplorazione.

Appuntamento: 9 ottobre - 3 novembre 2012 | Ingresso libero
Sala Atelier dell'Urban Center Bologna, II piano Salaborsa - Piazza del Nettuno 3, Bologna.

Orari: martedì - venerdì, 10.00/20.00 |  sabato, 10.00/19.00

Info: www.urbancenterbologna.it | INVITO

Venerdì 26 ottobre alle ore 18.00, presso l'Ordine degli Architetti, Pianificatori, paesaggisti e Conservatori di Bologna, Via Saragozza 175 a Bologna, si terrà un altro incontro dedicato alla figura umana e professionale di Mario Zaffagnini, a cui parteciperanno allievi, colleghi, committenti, artigiani e costruttori che realizzarono le sue opere.

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