Open House Milano. 10 tappe che gli architetti non possono perdere

guida per orientarsi tra gli appuntamenti in città

di Elisa Scapicchio

Milano, 14 e 15 maggio 2022

Sabato 14 e domenica 15 maggio Open House, l'ormai affermata manifestazione che apre le porte a luoghi nascosti e difficilmente visitabili, sarà in scena a Milano.

Due giorni non sono sicuramente sufficienti per visitare tutto quello che vorremmo, per questo abbiamo individuato 10 tappe che un architetto di oggi non dovrebbe perdere.

Si parte con le nuove costruzioni, dal Campus Symbiosis di Barreca & La Varra al Vetra Building di Il Prisma, fino all'intervento di Park Associati in un edificio progettato da Piero Portaluppi e la Casa della Memoria di Studio Baukuh. Si torna poi indietro negli anni con la Chiesa parrocchiale San Francesco d'Assisi di Gio Ponti, il Collegio di Milano di Marco Zanuso e il complesso di Monte Amiata di Carlo Aymonino e Aldo Rossi, la Chiesa di San Nicolao alla Flue di Ignazio Gardella, per concludere con la chiesa di Santa Marcellina e San Giuseppe alla Certosa di Mario Tedeschi e l'edificio iconico della Torre Arcobaleno di Original Designers 6R5 Network.

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1. Campus Symbiosis, ICS Milan International School | by Barreca & La Varra

viale Ortles, 46 | sabato 14 maggio

Collocato nel masterplan di Symbiosis, il Business District di Covivio a sud della Fondazione Prada nella zona di Porta Romana, il progetto di ICS Milan è firmato dallo studio Barreca & La Varra, che guiderà i visitatori alla scoperta degli spazi - interni ed esterni - di questa iconica "scuola in verticale", caratterizzata da doppie e triple altezze con auditorium, mensa, piscina e palestra, e spazi esterni quali logge e terrazze.

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foto: ©Carola Merello, ©Ugo De Berti

2. Vetra Building | by Il Prisma, Artelia Italia e LAND

piazza Vetra 17 | sabato 14 maggio 

Vetra Building rappresenta un intervento di riqualificazione a scala urbana, nel centro storico di Milano.

Il progetto, firmato Il Prisma con Artelia Italia e LAND è stato concluso nel 2021 e ha visto la realizzazione di uffici di altissima qualità ed efficienza energetica (classe A e certificazione LEED) e di spazi retail al piano terra (ristorazione e pet shop).

L'intervento comprende anche la realizzazione di una nuova piazza urbana con l'opera "X" di Patrick Tuttofuoco - che collega il centro storico al Parco delle Basiliche -, la nuova reception per eventi e presentazioni, la corte interna con caffetteria, la sala riunioni e la palestra.

Intorno sono previste ulteriori riqualificazioni, tra cui la parziale pedonalizzazione di Piazza Quasimodo ed interventi per migliorare il verde pubblico.

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foto: ©BAMS 

3. Ansperto 5_Allen&Overy | by Piero Portaluppi + Park Associati

via Ansperto, 5 | sabato 14 maggio

A progettare i due edifici come sede del Linificio e Canapificio Nazionale, tra il 1919 e la metà degli anni '30, fu Piero Portaluppi. Nel 2020 Park Associati è stato coinvolto nella riqualificazione del cortile interno, che è stato completamente riqualificato e trasformato in corte ipogea su cui affacciano gli spazi di rappresentanza e la biblioteca dello studio legale internazionale Allen & Overy.

Alcuni spazi di particolare pregio sono stati interessati da un intervento puramente conservativo, come il giro scala originale, che è oggi possibile ammirare nello stile originale, tarda secessione viennese, adottato da Portaluppi.

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foto: ©Andrea Martiradonna

4. Casa della Memoria | by Studio Baukuh

via Federico Confalonieri 14 | sabato 14 e domenica 15 maggio

Progettata nel 2015 da Studio Baukuh, la Casa della Memoria è un istituto culturale del Comune di Milano dedicato ai valori di libertà e democrazia.

L'edificio si distingue per le facciate a mosaico e al suo interno trovano posto cinque associazioni: Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED), Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (AIVITER), Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI), Associazione Piazza Fontana 12 dicembre 1969 Centro Studi e Iniziative sulle Stragi Politiche Anni '70 e l'Istituto Nazionale Ferruccio Parri.

Lo spazio è utilizzato per mostre, conferenze, performance e lectures, tutti eventi gratuiti.

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foto: ©Open House Milano

5. Chiesa parrocchiale San Francesco d'Assisi al Fopponino | by Gio Ponti

via Paolo Giovio 41 | sabato 14 e domenica 15 maggio

Nel 1961 Gio Ponti venne chiamato per rispondere alle esigenze di una nuova parrocchia.

La chiesa venne inaugurata il 10 maggio del 1964 e venne dedicata a San Francesco d'Assisi.

Il progetto di caratterizza per lo stile sobrio, francescano, facendo in modo che l'assenza di elementi decorativi mettesse in risalto l'essenzialità delle forme e lo slancio verso l'alto della struttura.

Le nuove norme liturgiche e l'esigenza di riempire gli spazi portarono alcune variazioni al progetto originale. Accanto alle modifiche, negli anni successivi vennero collocate in chiesa diverse opere d'arte di notevole valore, firmate Francesco Tabusso, Marco Melzi, Virginio Ciminaghi, Fiorenzo Tomea e Cristoforo de Amicis.

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foto: ©Open House Milano

6. Collegio di Milano | by Marco Zanuso

via San Vigilio, 10 | sabato 14 maggio

L'edificio principale del Collegio di Milano venne realizzato dall'architetto Marco Zanuso tra il 1971 e il 1974 per ospitare FinAfrica. Immerso in un parco di 30.000 mq, si caratterizza per la presenza di terrazzini privati chiusi da parapetti in mattoni pieni sabbiati.

La sua architettura ricorda il brutalismo della Andrew Melville Hall disegnata da James Stirling costruita nel 1967 per l'Università di St. Andrew.

Ampliato nel 2020, il Collegio Milano ospita oggi 11 studenti italiani e internazionali iscritti alle Università milanesi.

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foto: ©Open House Milano

7. Complesso Monte Amiata | by Carlo Aymonino e Aldo Rossi

via Falck 53, via Cilea 106 | sabato 14 maggio

Realizzato su progetto di Carlo Aymonino e Aldo Rossi nel 1974, il quartiere, destinato ad accogliere circa 2400 abitanti, viene immaginato come un unico, articolato blocco, punto di riferimento all'interno del tessuto urbano.

Cinque corpi di fabbrica di diverse dimensioni racchiudono tutte le funzioni urbane - residenza, negozi di vicinato, attività legate al tempo libero - disegnando una planimetria a ventaglio imperniata attorno a tre piazze, tra cui una - come fosse un teatro all'aperto - funge da baricentro sociale e architettonico all'interno del quartiere. I percorsi di distribuzione pedonale sono invece strutturati con passaggi coperti e scoperti, sviluppati sia in orizzontale, sia in verticale e connessi alle logge e ai ballatoi che consentono l'accesso agli appartamenti, aggregati a formare edifici in linea in cui l'apparente disordine risponde a criteri funzionalisti.

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foto: ©Alba Deangelis

8. Chiesa di San Nicolao alla Flue | by Ignazio Gardella

via Dalmazia, 11 | sabato 14 e domenica 15 maggio

La chiesa, a forma di carena di nave rovesciata, venne progettata da Ignazio Gardella nel 1968.

Le pareti, color antracite, contrastano con le fasce verticali in cemento a vista e con quelle orizzontali parallele alle vetrate a nastro che percorrono longitudinalmente l'aula. L'ossatura di cemento armato è costituita da una successione longitudinale di archi, che formano un tutt'uno con i pilastri e con archi laterali simmetrici che definiscono ai lati due navate. La copertura è costituita da travi di cemento prefabbricate, collocate in stretta successione e con una copertura impermeabilizzante attualmente in rame.

All'interno gli arredi liturgici e gli interventi artistici sono opera di Vincenzo Gasperetti, Lello Scorzelli, Costantino Ruggeri, Pino Grioni.

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foto: ©Luca Rotondo

9. Santa Marcellina e San Giuseppe alla Certosa | by Mario Tedeschi e Carlo Ramous

viale Espinasse 91 | sabato 14 maggio

Progettata nel 1958 da Mario Tedeschi, la chiesa ha una pianta a croce latina con una deviazione appena accennata nel transetto e nell'abside. Sei capriate a losanga reggono il soffitto a spioventi, il paramento è di mattoni, sia all'esterno che all'interno.

La facciata è coperta da una grande scultura di Carlo Ramous, modellata direttamente in cemento su una superficie di circa 150 mq.

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foto: ©Open House Milano

10. Torre Arcobaleno | by Original Designers 6R5 Network

via Giuseppe Ferrari, 18 | sabato 14 maggio

Realizzata nel 1990 dallo studio Original Designers 6R5 Network, la Torre Arcobaleno rappresenta un segno riconoscibile nel paesaggio urbano ed emotivo di Milano, simbolo della capitale della moda e del design.

La Torre nacque in occasione dei Mondiali di Calcio che l'Italia ospitò nel 1990, quando lo stesso studio Original Designers 6R5 Network e le aziende Mapei, Marazzi e Tadini riqualificarono l'anonimo serbatoio idrico collocato nel perimetro dell'importante scalo ferroviario di Milano Porta Garibaldi, donando alla città un coloratissimo simbolo della creatività milanese.

La zona Garibaldi, ridisegnata oggi intorno alla piazza Gae Aulenti, ritrova così nella Torre Arcobaleno il suo "Totem Ceramico Colorato", a ricordare i Maestri Ceramisti italiani e le origini artigiane di un'industria riconosciuta in tutto il mondo come eccellenza del Made in Italy.

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foto: ©Luca Rotondo

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pubblicato il:

mag 14
mag 15

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