Il Comune di Carrara, in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Massa Carrara, rende omaggio a Bienaimé e al suo amore per la città dedicandogli la mostra "Da Ezio... a Carrara" che porta alla luce il suo profondo legame con Carrara e il suo impatto urbanistico sulla città. L'esposizione ospitata al CARMI museo Carrara e Michelangelo sarà visitabile fino al 14 gennaio 2024.
Accanto a questo tributo, il museo ospita anche una panoramica sull'architettura contemporanea territoriale attraverso le opere selezionate dal PAT - Premio Architettura Toscana 2022, che dimostreranno come l'architetto costituisca una presenza molto influente per le nuove generazioni di professionisti.
Ezio Bienaimé con Leonardo Ricci e il figlio Andrea, Expo Montréal 1967. Foto Archivio Federal Photos Montréal
Echi di Bienaimé "da Ezio...a Carrara"
C'è ancora tanto da raccontare sull'architetto e sull'uomo che ha partecipato alla vita politica e intellettuale della sua città, verso la quale ha mostrato un attaccamento tale da farne quasi le radici della sua fisicità. Questo legame l'ha portato in alcuni casi a rinunciare a sollecitazioni esterne e a una definitiva migrazione in altri luoghi che gli avrebbero donato più visibilità e più prestigio.
L'esposizione mostra un Ezio Bienaimé "inusueto", neologismo coniato da lui stesso, per non ripetersi nel riferimento ai due precedenti progetti espositivi che si sono tenuti sempre a Carrara, rispettivamente al CAP Centro Arti Plastiche nel 2011 e al Museo del Marmo nel 2018, due iniziative che abbinati a convegni, ricerche e nuovi momenti di approfondimento hanno dato spazio al repertorio pratico e di pensiero di Bienaimé.
Il titolo, Da Ezio...a Carrara, si riferisce proprio all'amore di Bienaimé per la città e suggerisce molto del contenuto della mostra, che non vuole concentrarsi sulle architetture da lui firmate, sulle sue capacità compositive, tecniche e intellettuali, ma sul suo legame con Carrara, che oggi si fa testimone di quelle proposte urbanistiche fortemente volute dall'architetto per la sua comunità ma, probabilmente, rimaste nella memoria di pochi.
La poetica urbanistica di Bienaimé si compone di originali capacità di analisi morfologica, sintesi, soluzioni e idee che spesso si arricchiscono di provocazioni, cartografie, testi, segni e tracciati delle risorse tipiche della "città-territorio", termine particolarmente ricorrente in ogni suo "attraversamento" progettuale. Ezio Bienaimé "attraversa" la città-territorio intendendola come un complesso antropico e naturale vissuto da una comunità. Le proposte urbanistiche in questo contesto non solo solo un segno grafico, ma un approccio metodologico capace di individuare delle fasi evolutive mai isolate, distanti da scelte limitate, spesso non coincidenti con il "bene comune" e prive di effetti positivi sulla collettività.
Le sue proposte raccontano sistemi vasti, fatti di reti, di rapporti e di connessioni, di usi, di costumi e di paesaggio. Sono un insieme di risorse che identificano un luogo in maniera univoca, attraverso la memoria sedimentata e quella rinnovata, rispetto alla quale i segni diventano testimoni per le generazioni future.
Così la mostra, partendo "Da Ezio", propone una lettura d'amore che attraversa i paesi a monte, percorre il Passaggio a Nord Ovest, si ferma nell'area ex Montecatini e giunge alla riorganizzazione della Diga di Ponente, affacciandosi sulla scenografia offerta dalle Alpi Apuane, particolarmente affascinanti per Bienaimé.
Il premio PAT - Premio Architettura Toscana
La mostra con i progetti vincitori del PAT - Premio Architettura Toscana, espone una selezione di opere realizzate nella regione tra il 2016 e il 2021 e costituisce una chiara testimonianza di quanto l'operato di Ezio Bienaimé sia ancora molto importante nell'influenzare le nuove generazioni di architetti.
I progetti sono accomunati da un sapiente uso dei materiali sostenibili, dalla valorizzazione del dialogo tra l'architettura e il paesaggio, da soluzioni architettoniche che restituiscono, optando per un linguaggio minimale, la valenza civica dei luoghi e da un'idea di bellezza come elemento altamente comunicativo.
Il CARMI è la sede dell'ultima tappa dell'esposizione, che ha assunto il carattere itinerante passando per il Pecci di Prato, le Officine Gullo House di Firenze, la Scuola Comprensiva di Sant'Albino a Montepulciano (SI), Ginori 1735 a Sesto Fiorentino (FI), il Museo dell'Opera del Duomo di Pisa e Piazza dell'Isolotto a Firenze.
DA EZIO... A CARRARA | EZIO BIENAIMÉ URBANISTA
+ PAT Premio Architettura Toscana
CARMI Museo Carrara e Michelangelo
via Sorgnano 42 Carrara
Aperture
21 luglio > 14 settembre
martedì > domenica, ore 9:30 - 12:30 e 17:00 - 20:00
15 settembre > 14 gennaio
martedì > domenica, ore 9:00 - 12:00 e 14:00 - 17:00
Ingresso intero 5 euro. Ingresso ridotto 3 euro.
Info carmi.museocarraraemichelangelo.it | Locandina
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