Promosso dal 1997 con cadenza biennale da ALA Assoarchitetti & Ingegneri, con la Regione Veneto e il Comune di Vicenza, il Premio Internazionale Dedalo Minosse alla Committenza di Architettura, giunto alla sua tredicesima edizione, rappresenta l'unico riconoscimento, internazionalmente accreditato, conferito ai Committenti: l'azienda, l'ente o l'istituzione, che abbia cioè commissionato negli ultimi cinque anni un'opera particolarmente innovativa o originale ad un architetto o ingegnere libero professionista.

Obiettivo del Premio è, infatti, promuovere la qualità dell'architettura, in Italia e nel mondo, ponendo l'accento sul processo progettuale e costruttivo e sulle figure che determinano il successo dell'opera: l'architetto e il committente, con al loro fianco gli esecutori (le imprese) e i decisori (le pubbliche amministrazioni).

"I committenti sono importanti, ma spesso ci dimentichiamo di loro per attribuire tutti i meriti di un edificio al progettista." commenta Luigi Prestinenza Puglisi, critico e membro della Giuria "Eppure, una buona opera di architettura deve avere non solo una madre, che è l'architetto, ma anche un padre, che è il committente. Sfogliando il catalogo della XIII edizione, si può capire quanto precursore di un nuovo modo di vedere sia stato il Premio Dedalo Minosse, che questa centralità del committente la celebra da molti anni."

Dal 1997, nel corso di dodici edizioni, al Premio hanno partecipato progettisti affermati ed emergenti, da oltre 60 Paesi, candidando Committenti di grandi opere e infrastrutture, ma anche di piccoli gioielli.

Premio Dedalo Minosse . Cerimonia di premiazione al Teatro olimpico di Vicenza

XIII edizione: voci emergenti e culture lontane

Parla di internazionalizzazione, sostenibilità e inclusività l'edizione 2024/2025 del Premio Dedalo Minosse, con 400 candidature arrivate, in cui a spiccare sono le oltre 20 voci degli Under 40 e dei Paesi emergenti, tra un innovativo sguardo intergenerazionale e un significativo contributo femminile. Candidature inedite dall'Arabia Saudita alla Corea, dal Marocco alla Thailandia, passando per Namibia e Ghana,

"Il Premio Dedalo Minosse ha ormai superato il traguardo del quarto di secolo: venticinque anni di storia che ne hanno sancito la solidità e l'autorevolezza. Eppure, nonostante questa lunga tradizione, l'emozione non viene mai meno, anzi si rinnova e accresce a ogni edizione." ha dichiarato la direttrice del Premio Marcella Gabbiani "La XIII edizione 2024/2025 si apre sotto il segno della crescita e dell'espansione in tutte le sue dimensioni: più giovani, più donne, più Paesi coinvolti, più sostenitori che credono nella nostra visione. È il momento in cui il Premio si proietta verso una dimensione ancora più ampia, per continuare a essere promotore di creatività, spazio di confronto e motore di eccellenza per l'architettura e la committenza a livello globale."

Premi e Riconoscimenti speciali

L'11 ottobre, in occasione della serata di Premiazione "L'Oscar dei Committenti: un grande evento di architettura nei luoghi di Andrea Palladio a Vicenza", la Giuria presieduta da Veronica Marzotto - composta da architetti, ingegneri, imprenditori, giornalisti, professionisti e professioniste di fama internazionale, provenienti da contesti diversi e portatori di esperienze, prospettive e sensibilità eterogenee - attribuirà i seguenti Premi:

  • il Premio Internazionale Dedalo Minosse ad un committente che abbia incaricato un architetto libero professionista di un qualsiasi Paese;
  • il Premio Internazionale Dedalo Minosse OCCAM - Under 40 ad un committente che abbia incaricato un giovane architetto libero professionista di un qualsiasi Paese;
  • il Premio ALA - Assoarchitetti Fondazione Inarcassa ad un committente di qualsiasi Paese, che abbia incaricato un architetto italiano libero professionista;
  • il Premio ALA - Assoarchitetti - Under 40 ad un committente di qualsiasi Paese, che abbia incaricato un giovane architetto italiano libero professionista.
  • Al committente che si sia distinto, negli ultimi vent'anni, per un'attività particolarmente illuminata viene assegnato il Premio Internazionale Andrea Palladio.

La Giuria conferisce inoltre altri riconoscimenti messi a disposizione da Patrocinatori e Sponsor, a cui si aggiungono speciali segnalazioni. I premi? Targhe d'argento, disegnate dal celebre designer Bob Noorda.

Nella selezione dei progetti da premiare, la Giuria - oltre a considerare le caratteristiche tipologiche, dimensionali e funzionali delle opere - ha posto particolare attenzione a una serie di temi che riflettono le sfide più attuali dell'architettura contemporanea: dalla sostenibilità economica e ambientale all'uso di energie rinnovabili, dalla sostenibilità sociale all'uso innovativo di tecnologie, materiali, sistemi, e progetti ispirati al principio del Design for All (valutati da una commissione dedicata).

Un'attenzione particolare è stata riservata alla capacità delle opere di tutelare e valorizzare paesaggi, tradizioni e patrimoni architettonici, insieme alla ricerca di nuovi linguaggi e all'integrazione tra arte e architettura. Premiati anche gli approcci multidisciplinari e le soluzioni che esplorano modalità inedite dell'abitare e degli spazi interni.

Le 3 mostre in programma

Tre gli appuntamenti espositivi che accompagnano la rassegna nella Basilica Palladiana: la mostra principale, con fotografie, testi, elaborati, plastici e video che raccontano i 70 progetti selezionati provenienti dall'Italia e dal mondo, i 5 Premi, gli 8 Premi Speciali e le 11 Segnalazioni della Giuria oltre ad altri 45 progetti pubblicati nel catalogo. Storie di buone pratiche e percorsi responsabili, di progettisti e committenti, che hanno portato a realizzazioni di successo negli ultimi 5 anni, dalla grande alla piccola scala, sui temi dell'abitare, del lavorare, degli spazi pubblici e delle infrastrutture, dei luoghi per istruzione, cultura, sport e cura.

A fare da filo conduttore la sostenibilità, ambientale e sociale: anche l'allestimento 2025, curato dallo Studio Gabbiani di Vicenza, è infatti pensato per ridurre al minimo gli scarti e l'impatto dei trasporti, delle lavorazioni e dei materiali. Una sorta di percorso urbano trasparente realizzato con morali in legno naturale - travetti a sezione quadrata o rettangolare, usati nell'edilizia e nella carpenteria per la realizzazione di strutture portanti, intelaiature e l'orditura secondaria dei tetti - che lasciano vedere il grande salone della Basilica. Una via diagonale principale e alcune vie laterali conducono i visitatori a guardare dentro i progetti come da finestre sospese e aperte. Sulla strada si incontrano i plastici, si snodano i racconti, i filmati e le foto, i disegni, i nomi e i testi di tante voci, culture e provenienze diverse.

Completano la rassegna sui committenti della XIII Edizione di Dedalo Minosse due altre mostre che si snodano in sequenza, aprendo uno squarcio sull'atto creativo come fatto a sé: Sergio Bianchi propone, in occasione del centenario dalla nascita, "Il Primordiale ricordato scende e tocca il Pianeta. Luigi Pellegrin_100", una raccolta di disegni di grande formato, che raccontano la personale ricerca dell'architetto sulla costruzione di un nuovo luogo dell'uomo sul pianeta. Visioni di grande forza, ma anche di grande rispetto per l'ecosistema. Chiude il percorso espositivo "MATER MATERIA. Women artists for a visionary future" una collettiva che raccoglie sculture, installazioni e proiezioni di 9 artiste che indagano il rapporto tra naturale e artificiale, a cura di Fortunato D'amico e Rosa Cascone.

Un Forum di eventi Un grande Forum nel "Foro" antico di Vicenza, la Basilica Palladiana. Sono infatti decine gli eventi in programma che animeranno i contenuti nelle tre settimane, dal 12 ottobre al 2 novembre: progettisti e committenti, costruttori, giornalisti, tecnici, artisti, istituzioni ed esperti si confronteranno in seminari, conferenze e workshop interdisciplinari aperti a tutti, attivando così il cuore civico della città, che si arricchirà dei contribuiti e delle voci di professionisti, amatori, scuole e associazioni. Incontri pensati per dare risposte alle complesse dinamiche del processo costruttivo in cui convergono aspetti estetici, tecnici, etici, economici, ambientali, sociali. Dal 2025 ALA inaugura inoltre "Fuori Forum" allargando la collaborazione del format ad altre istituzioni e sedi decentrate in città e a Verona.

Ora, non resta che aspettare la proclamazione dei vincitori!
(e noi ci saremo, eccome se ci saremo).

Info →  dedalominosse.org

pubblicato il:

vedi anche...