Gli allestimenti di Valeriano Pastor e Michelina Michelotto tornano alla Fondazione Querini Stampalia

L'effimero architettonico. Mostra a cura di Armando Cattaneo, Maura Manzelle e Barbara Pastor

Nel 1987 la Querini Stampalia accolse due allestimenti firmati da Valeriano Pastor e Michelina Michelotto che segnarono una fase di rinnovata attenzione allo spazio espositivo. A distanza di quasi quarant'anni, la Fondazione ne propone una nuova lettura con L'effimero architettonico, in programma dal 6 dicembre 2025 all'8 febbraio 2026, primo appuntamento di un ciclo di mostre dedicate agli architetti che hanno contribuito alla trasformazione del palazzo.

Riproposti negli spazi dell'Area Scarpa, i due allestimenti - realizzati per le esposizioni I Querini Stampalia. Un ritratto di famiglia nel Settecento veneziano e Cento vetri. Opere in vetro dal 1951 al 1987 - permettono di osservare da vicino la ricerca condotta dai due architetti sul rapporto tra luce, trasparenza e articolazione degli interni veneziani. 

Attraverso una sessantina di disegni originali e fotografie provenienti dagli archivi della Fondazione Querini Stampalia, dal Fondo Architetti Pastor Michelotto e dalla Falegnameria Capovilla, l'esposizione ricompone i processi progettuali e realizzativi dei due interventi. Prospettive colorate, piante di studio, sezioni e schizzi su carta vergatina documentano il lavoro di composizione di Pastor e Michelotto e il modo in cui gli allestimenti si innestano nel sistema del palazzo.

Luce e trasparenza costituiscono il filo comune che attraversa i due progetti. Velari, drappeggi, rivestimenti tessili che si avvicinano o si distaccano dalle pareti costruiscono nuove geometrie, modificano la percezione degli ambienti e rendono evidente la ricerca di Pastor sui caratteri della venetianitas, che rimanda agli studi di Giuseppe Mazzariol e Sergio Bettini e alla lezione progettuale di Carlo Scarpa.

Il percorso si completa con la registrazione audio di Valeriano Pastor, tratta dal suo intervento del 2010 all'inaugurazione della mostra A lezione con Carlo Scarpa e alla presentazione dell'omonimo libro di Franca Semi: un documento che restituisce direttamente la voce dell'architetto e il suo rapporto con l'eredità scarpiana.

La mostra è curata da Armando Cattaneo, Maura Manzelle e Barbara Pastor e realizzata in collaborazione con l'Università Iuav di Venezia, con il patrocinio dell'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Venezia e con il supporto di ANCE Venezia-Associazione Nazionale Costruttori Edili e di Mazzonetto.

Il metodo del "progetto tentativo"

All'interno del percorso espositivo emerge il metodo del progetto tentativo, che si ricollega alla riflessione estetica degli anni Cinquanta e accomuna figure come Carlo Scarpa, Italo Calvino, Luigi Pareyson e Carlo Diano. Il progetto, architettonico o artistico, è inteso come un'indagine che procede per successive approssimazioni, esplorando ogni aspetto dell'opera alla ricerca della soluzione più adatta, nella consapevolezza che il risultato finale resterà sempre un avvicinamento e mai un compimento assoluto.

Pastor definisce questo modo di procedere "comporre distinguendo", e i due allestimenti del 1987, strettamente legati al processo di trasformazione del palazzo avviato dopo gli interventi di Scarpa del 1963, diventano il campo d'azione in cui questo metodo si rende leggibile.

L'EFFIMERO ARCHITETTONICO. DUE ALLESTIMENTI DI VALERIANO PASTOR E MICHELINA MICHELOTTO
6 dicembre 2025 - 8 febbraio 2026

Dove: Area Scarpa-Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa, 5252, 30122 Venezia

+info: querinistampalia.org

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