Uncharted Territories - Paolo Riani per Territori Sconosciuti

mostra itinerante

Montecatini Terme (PT), 22 lug - 28 ago 2005

Salone storico, Terme Excelsior
Viale Verdi, 61 - Montecatini Terme (PT)

lun- sab  9.00-20.00  /  dom 9.00-14.00 ingresso libero

www.icfany.org

L’intero percorso - 20 pannelli, numerosi progetti e disegni, un ricco repertorio fotografico, 30 modelli, appunti e testimonianze di viaggi e una proiezione multimediale - ripercorre per la prima volta l’intera vicenda biografica di questo protagonista dell’architettura internazionale e lascia emergere il profilo singolare di un esploratore di territori sconosciuti.

La tappa di Montecatini (la terza dopo Peccioli e Firenze) trova la sua ragion d’essere anzitutto nel cantiere memoria dell’architetto Paolo Riani. Nel piccolo centro, che dalle acque termali ha saputo trarre rinomanza e ricchezza, Riani trascorre un tempo lungo della sua infanzia tra la magia dei giochi e le ansie di quella guerra che aveva spinto la sua famiglia a cercare rifugio sulle Apuane e, più tardi, gli anni importanti della formazione liceale.

Nella Val di Fievole, dove la cittadina prospera intorno alle sue terme, Riani ha poi tratto ispirazione, progettato e realizzato alcuni dei suoi progetti, tra i più amati ed espressivi di quella speciale sintesi tra contesto, funzione e immaginazione poetica che sigla la sua architettura. Ed è questo il secondo motivo che conduce la mostra a Montecatini.

Una mostra che dispiega quaranta anni della vita dell’architetto mostrandone studi, segni, progetti e costruzioni al pari di incontri, visioni, affezioni a luoghi e persone realizzati e intessuti nei tanti paesi da lui visitati. Una mostra che porta dunque a Montecatini la storia di un uomo e di un professionista segnata, sin dagli anni giovanili, da un’irresistibile aspirazione cosmopolita. Sempre in viaggio, e ogni volta da straniero, dalla Toscana al Giappone agli Stati Uniti d’America alla Russia ai Paesi Asiatici al Medio Oriente. A esplorare diversità. A scambiare conoscenze, emozioni, culture nella consapevolezza che il riconoscimento delle differenze è la via che conduce al rispetto delle identità e all’accoglienza reciproca. A fare dell’architettura un veicolo di comunicazione e relazione tra diversi e uguali nel mondo.

Lo stesso spirito cosmopolita anima l’ICFA (Fondazione per la Cultura Italiana), una fondazione che , inaugurata da Riani a New York nel 2002 per promuovere la cultura italiana negli USA, si qualifica oggi con un progetto di promozione interculturale, in Italia e altrove, con l’intento di sviluppare sentimenti positivi verso le diversità e le interdipendenze non solo economiche che si manifestano sempre più rapidamente in molti ambiti della nostra vita quotidiana. A tal fine l’ICFA si propone la realizzazione di iniziative volte alla riflessione su tale processo, tanto antico quanto inarrestabile, e le cui dimensioni solo oggi appaiono superare ogni immaginario.

La mostra che l’ICFA propone nei vari paesi toccati dall’esperienza umana e professionale di Riani vuole essere una sorta di manifesto illustrativo delle infinite possibilità di conoscenza, scambio e arricchimento tra gli uomini nel riconoscimento di eguali diritti e doveri che una società autenticamente liberale può generare e favorire.

pubblicato il: