Diritti umani a Winnipeg

A due anni dall'avvio della costruzione, prende forma il museo dei diritti umani progettato a Winnipeg (Canada) da Antoine Predock, che, in un complesso alto 100 metri e appoggiato su 293 piloni di fondazione (skyscrapernews.com), ha distribuito 4000 metri quadrati di spazi per mostre e iniziative culturali.

La silhouette del Canadian Museum for Human Rights - "paragonato da alcuni a un elmetto prussiano, se visto da una certa angolatura"  (skyscrapernews.com) - scaturisce dall'idea di un percorso che simboleggi il passaggio dell'umanità dalla fase di oscurantismo alla speranza nel cambiamento (predock.com).

A partire dall'atrio principale "scavato nella terra", l'edificio si alleggerisce progressivamente nei materiali e nella forma, fino alla sommità della "Tower of Hope", sovrastruttura in vetro e acciaio che evoca il concetto di "ascesa" (predock.com) e purificazione. La sequenza comprende anche un "Giardino della Contemplazione" in cui celebrare la relazione dei popoli aborigeni del Canada con la natura,  e il "rispetto dei loro diritti umani" (skyscrapernews.com).  

L'opera di Predock, vincitore del concorso internazionale di architettura bandito nel 2003 (humanrightsmuseum.ca) nasce come "...'museo del dialogo' con un forte interesse riguardo all'innovazione... per esplorare l'argomento dei diritti umani con un riferimento speciale, ma non esclusivo, al Canada" (lordculturalrecruitment.com).

Il Canadian Museum for Human Rights, che aspira a ottenere la certificazione LEED Argento (humanrightsmuseum.ca), richiederà un'investimento di circa 270 milioni di dollari, finanziati con fondi del governo centrale, contributi delle  amministrazioni locali e donazioni di privati (skyscrapernews.com).

Immagini (da humanrightsmuseum.ca): 1 | 2 | 3 |4

Le fasi della realizzazione (da predock.com)

Web cam (humanrightsmuseum.ca)

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