Alle radici di Gehry

Un piano per consolidare la vocazione artistica del centro di Toronto, con l'innesto di architetture in grado di essere, allo stesso tempo, icone nella skyline e "buone vicine degli edifici circostanti" (canadianarchitect.com): lo schema commissionato a Frank Gehry dal mecenate e produttore teatrale David Mirvish punta a sviluppare l'area a ridosso di King Street, che confina con  "il Royal Alexandra Theatre e la Roy Thomson Hall a est,... [la sede del] Toronto International Film Festival a ovest e il John Street Cultural Corridor, culminante a nord nella Art Gallery of Ontario" (canadianarchitect.com) -  ristrutturata dallo stesso Gehry nel 2008 (dezeen.com).  

Il progetto preliminare, presentato dal maestro canadese lo scorso 1 ottobre (latimes.com), combina funzioni diverse nell'ambito di un insediamento che ha come nuclei  principali la nuova sede da 5.600 metri quadrati della collezione d'arte Mirvish, circondata da terrazze verdi, e il complesso dell'Ontario College of Art & Design University, in cui verrà collocato "il centro didattico per le arti visive, gli studi curatoriali e la storia dell'arte", con "gallerie espositive, studi, aule per seminari e una sala per conferenze pubbliche" (canadianarchitect.com).  

La componente residenziale coinciderà con l'aspetto più scenografico, nelle tre torri che saranno caratterizzate da silhouette differenti e altezze variabili tra gli ottanta e gli ottantacinque piani (latimes.com).  
 
Frank Gehry, vissuto  "nel quartiere di King Street West" e autore di una soluzione che richiama  "direttamente la scala, i materiali e il sentimento della zona" (canadianarchitect.com), ha evidenziato la particolare condizione del suo ritorno alle origini:  "è molto speciale per me... lavorare a Toronto, dove sono nato, entrare in contatto con le parti della città in cui sono cresciuto" (latimes.com).

Immagini (da dezeen.com)

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