Rinascita dell'Aquila: Il contest «Fondazione Telecom» sceglie il Palazzo Pica Alfieri

Il Palazzo Pica Alfieri, capolavoro dell'architettura aquilana, scelto come simbolo per raccontare una città transennata, puntellata e deserta. È l'idea del regista pescarese Raoul Vecchiola che con il suo video si è aggiudicato uno dei 4 premi messi in palio dal contest lanciato lo scorso settembre dalla Fondazione Telecom Italia sulla piattaforma di crowdsourcing Zooppa, per promuovere la conoscenza e la scoperta dei beni cosiddetti invisibili.

I creativi del web erano stati invitati a realizzare dei contributi video per promuovere proprio la conoscenza e la scoperta dei beni architettonici «invisibili», in quanto inagibili, chiusi al pubblico, dimenticati.

Il Palazzo Pica Alfieri - una vera punta di diamante dell'architettura abruzzese - era stato scelto dal regista Raoul Vecchiola come «il simbolo migliore per raccontare lo stato di invisibilità di un'intera città, svuotata, puntellata, transennata e ancora "guardata a vista" dall'esercito, con i suoi cittadini sparpagliati altrove, lontani dai propri simboli, monumenti e luoghi storici. In una parola: lontani dalla propria cultura».

Le origini di questo palazzo dal notevole pregio storico artistico, risalgono al 1265. Tanti sono i nobili e regnanti che vi hanno soggiornato nei secoli. Nel 1467, ad esempio, vi soggiornò Alfonso di Calabria, figlio di Ferdinando I d'Aragona, nel mentre andava a conquistare il trono di Napoli. Nel 1493 La Regina Giovanna I d'Aragona, vi soggiornò con il Duca di Calabria Alfonso. Nel 1806 Il Sovrano del Regno delle due Sicilie Giuseppe Bonaparte in visita alla città fu invitato ad un ricevimento tenuto nel palazzo.

Aragonesi, Camponeschi, Carafa, Colonna, Cantelmo, Barberini, Pica Alfieri, sono le famiglie che a partire dal 1400 si sono avvicendate nelle sue magnifiche stanze Questa pregevole opera architettonica, inoltre, è stata collocata al primo posto nel settecento abruzzese dalla Storia Architettura Italiana di Einaudi.

La commissione giudicante del concorso, ha deciso, pertanto, di attribuire al video uno dei quattro primi premi ex aequo messi a disposizione. La speranza di tutti è che all'attribuzione del premio segua un effettivo progetto legato alla valorizzazione di questo meraviglioso palazzo, unico per valore storico e pregio architettonico.

Il video è un racconto in prima persona del suo protagonista: il M.se M° Fabrizio Pica Alfieri, dura un minuto e da oggi è visibile anche sul canale youtube della Fondazione.

Il videowww.youtube.com/watch?v=RJPZ7itUKZg

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