Premio Beniamino Contini: vince il viaggio a Marsiglia di Marima De Pace

L'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Matera proclama il vincitore della II Edizione del Premio Beniamino Contini - In viaggio per l'Architettura, indetto per onorare la memoria dell'architetto Beniamino Contini e destinato a premiare i viaggi di studio che hanno avuto come obiettivo la conoscenza dell'architettura in tutte le sue forme.

La giuria ha individuato il vincitore nell'architetto Marima De Pace, con la proposta di viaggio dal titolo "Marseille: la citè rehabilitè". Il premio prevede l'assegnazione di un contributo per le spese di viaggio, di soggiorno e per l'acquisto di materiale informativo e bibliografico di approfondimento in relazione al viaggio stesso e utile a raccontare l'esperienza durante la mostra che sarà allestita e curata dalla vincitrice nel mese di aprile 2017.

Marseille: la citè rehabilitè - arch. Marima De Pace

Il progetto dell'architetto De Pace è destinato alla sua città, Matera, che nel 2019 vivrà il suo anno da Capitale Europea della Cultura e permetterà ai suoi cittadini di migliorare la qualità della loro vita, grazie ad arte e cultura, e di rafforzare il senso di comunità. I materani potranno partecipare alle attività cittadine rivestendo un ruolo più importante nello sviluppo del territorio in cui vivono. 

Gli esempi del passato mostrano che essere una Capitale Europea della Cultura porta nuova vita e favorisce uno sviluppo culturale, sociale ed economico.

Nel 2013 la Capitale Europea della Cultura è stata Marsiglia che, ancora oggi, mostra i segni architettonici, urbanistici e sociali realizzati nell'anno precedente a quello da Capitale. È proprio per questo motivo che Marima De Pace ha scelto di visitare la città francese per cercare le basi di una riflessione proiettata verso il dibattito professionale sul tema dell'architettura come elemento di sviluppo culturale.

La storia di Marima è iniziata nel 2014, nei mesi precedenti alla nomina di Matera Capitale Europea della Cultura, quando sulla rivista L'Architetto era stato rappresentato il lungomare di Marsiglia. In quel momento l'architetto De Pace si è chiesta in che modo l'architettura e la Capitale Europea della Cultura potessero essere collegate e si è interrogata sulle opportunità che questo evento avrebbe potuto rappresentare per la sua terra.

Analizzando Marsiglia la prima parola che viene in mente è "Euroméditerranée", un progetto di riqualificazione urbana e di sviluppo economico messo in atto nell'Europa meridionale e destinato a rinnovare una superficie maggiore di 480 ettari nel cuore della città francese. 

Il progetto ha reso Marsiglia una città attraente, influente e ricca, oltre ad averle ridato il suo tradizionale ruolo di ponte tra l'Europa e il Mediterraneo.

A partire dalla trasformazione che ha interessato Marsiglia, l'architetto De Pace ha dato il titolo al suo progetto di viaggio, "Marseille: la citè rehabilitè", facendo riferimento al cambiamento che, dalla crisi economica, demografica, politica e sociale degli anni '50, ha portato la città alla rinascita. 

Il porto vecchio, a causa della rilocalizzazione delle attività industriali, e il centro della città, in cui buona parte delle abitazioni sono state abbandonate, erano le aree più sofferenti. Il progetto Euroméditerranée, nella prima fase, ha puntato alla rivitalizzazione urbana nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile a partire proprio dalle zone maggiormente colpite, fornendole di infrastrutture, spazi pubblici, uffici, case, negozi, alberghi e strutture culturali e ricreative. 

La seconda fase, avviata nel 2007, ha esteso il suo raggio d'azione arrivando fino alle periferie della città, riqualificando aree dismesse e abbandonate, aprendo parchi urbani e realizzando nuovi quartieri residenziali basati su principi e tecnologie altamente innovativi.

La nomina di Marsiglia Capitale Europea della Cultura ha segnato un cambio di rotta nell'Euroméditerranée, che si è impegnato anche in campo culturale realizzando musei, auditorium, centri di ricerca, gallerie, atelier, laboratori e biblioteche. 

L'intera città è stata pervasa da un clima di entusiasmo e di vitalità. 

Quando Marima ha deciso di stilare il suo itinerario di viaggio si è lasciata guidare dai caratteri del luogo e dalle idee, andando alla ricerca di spunti, riflessioni, interrogazioni che avrebbe potuto portare con sè al suo ritorno e che avrebbe avuto la possibilità di adattare alla città di Matera, aprendo un dibattito professionale per un centro urbano che, seppure diverso da Marsiglia, si trova a poter sfruttare la stessa opportunità.

Il progetto

L'elaborato progettuale sottoposto alla riflessione della giuria è l'esito di un lavoro di ricerca e di studio che si muove dall'analisi storica e sociale della città, espresso attraverso alcune parole chiave: il carattere del luogo, rappresentato dal porto e dal multiculturalismo tipico di tutti i centri portuali; le periferie e la riconversione postindustriale; le idee e i principi della rigenerazione urbana, dello sviluppo sostenibile e del riuso; il coinvolgimento dei cittadini. 

Ciascun elemento è stato rappresentato su vari mezzi di trasporto, facendo riferimento alla reale geografia umana di Marsiglia. 

Graficamente la tavola si compone di due colori, il bianco e l'azzurro, in rappresentanza del rapporto della città con la terra e il mare e a descrivere simbolicamente Marsiglia e Matera.

L'itinerario è rappresentato da una linea più spessa che attraversa le principali opere di architettura di Marsiglia, a ciascuna delle quali corrisponde un'icona grafica rappresentativa dei caratteri tipologici principali dell'opera. 

Le icone hanno volutamente la stessa dimensione, perché il peso che queste architetture assumono nel panorama sociale, urbano e culturale non è legato alla grandezza fisica, ma dall'influenza che hanno sulle persone che le utilizzano. 

Il viaggio dell'architetto De Pace, infatti, si è orientato verso la raccolta di testimonianze, racconti, ricordi e opinioni di chi ha partecipato al cambiamento.

Il futuro di Matera

Nell'immaginario futuro di Marima si potrebbe instaurare una collaborazione tra l'Ordine degli Architetti di Matera e l'Ordre des Architectes Provence-Alpes-Còte D'Azur, oltre che un dialogo fatto di intensi scambi con l'università marsigliese.  

Sarebbe utile colloquiare con i fruitori degli spazi interessati dal progetto e capire come cambierebbe il loro atteggiamento in relazione ad un architettura nata per accogliere attività culturali. Fare cultura, infatti, non può prescindere dai luoghi in cui essa può trovare lo spazio per svilupparsi e la progettazione di ambienti idonei a diffondere e promuovere la cultura è fondamentale per una futura Capitale Europea della Cultura come Matera.


l'architetto Marima De Pace, vincitrice della II Edizione del Premio Beniamino Contini

Gli altri progetti

Gli altri progetti di viaggio in graduatoria sono stati presentati rispettivamente da:

  • Arch. Antonio Giulio Loforese, con la proposta di viaggio "Brutalism Vs Baldoni"
  • Arch. Maria Bruna Pisciotta con la proposta di viaggio "Forme di Architettura contemporanea in Spagna: il dialogo dell'Architettura con il luogo, con la storia, con la città"
  • Arch. Antonello Capodiferro con la proposta di viaggio "Il suono del mare".

Ulteriori informazioni sul sito dell'Ordine degli Architetti di Matera www.architettimatera.it

di Maria Laura Leo

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