di GIULIO LADI
Nella discussione sull'attualità dei due grandi manifesti dell'urbanistica e dell'architettura moderna - la Carta di Atene, del 1933, e quella del Machu Picchu, del 1977 - Orvieto lancia la sua candidatura a sede di un corso di laurea della Facoltà di Archiettura Ludovico Quaroni.
A Palazzo del Popolo si è tenuto il convegno internazionale che ha fatto il punto sull'attualità di quei due manifesti cardine dell'urbanistica moderna, di cui rimangono in piedi certi concetti che il tempo non ha annacquato: la attenta conservazione dei centri storici, così come dei paesaggi, la spinta a privilegiare il trasporto pubblico rispetto a quello privato.
In un contesto in cui si è parlato di centri storici, di urbanistica di città a misura d'uomo, Orvieto ha lanciato la sua candidatura a ospitare un corso di laurea della Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni, attualizzando uno scritto dell'architetto Renato Bonelli.
Lo scopo del corso di laurea dovrebbe essere quello di "formare uno specifico profilo professionale di architetto che opera in quei piccoli centri che dispongono di un patrimonio storico - artistico e paesaggistico di grande densità".
Scrive Bonelli: "La proposta di scegliere Orvieto quale sede della nuova facoltà muove dalla constatazione dei numerosi aspetti e delle diverse qualità positive rispetto alle esigenze del nuovo impianto". E continua: "E' ormai acquisito che vivere, operare e soprattutto studiare in un ambiente architettonico come quello che distingue Orvieto, costituisce per se stesso un processo culturale ed una pratica di educazione estetica, questo è uno dei principali motivi per cui si lancia e si fonda la scelta di Orvieto".
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